Hai mai guidato su una strada che sembra sospesa tra cielo e roccia? Le Dolomiti Lucane in moto regalano un’esperienza unica, tra curve spettacolari, panorami vertiginosi e due borghi incastonati nella pietra: Castelmezzano e Pietrapertosa. Questo itinerario ti porterà nel cuore della Basilicata, tra scenari che sembrano usciti da un film d’avventura.
Nel mio ultimo reel su Instagram, questo viaggio ha conquistato migliaia di motociclisti. Se il video ti ha fatto venire voglia di partire, ecco tutto quello che devi sapere per vivere le Dolomiti Lucane in moto!
Perché visitare le Dolomiti Lucane in moto?
Affrontare le Dolomiti Lucane in moto significa immergersi in un paesaggio fuori dal comune: strade tortuose, panorami spettacolari e un’atmosfera sospesa tra natura e leggenda. Questo angolo di Basilicata offre un itinerario ricco di emozioni, perfetto per chi ama la guida dinamica e i borghi autentici.
Le Dolomiti Lucane devono il loro nome alla somiglianza con le più celebri Dolomiti alpine, ma qui il paesaggio ha un’anima tutta sua. Queste montagne, che superano di poco i 1.100 metri di altitudine, sono formate da rocce arenarie modellate dal vento e dall’erosione per milioni di anni, creando un profilo frastagliato e quasi surreale. Guglie, pinnacoli e pareti verticali emergono all’improvviso nel cuore della Basilicata, rendendo questo ambiente unico nel suo genere.
Le strade che conducono a Castelmezzano e Pietrapertosa sono un vero gioiello per ogni motociclista: curve strette, tornanti avvincenti e scorci panoramici che regalano la sensazione di fluttuare tra cielo e roccia. Il percorso offre una guida adrenalinica e immersiva, con la natura che cambia a ogni chilometro: falesie imponenti, boschi di querce e carpini, e panorami che si aprono su valli profonde e selvagge.
Ma il vero segreto di questo itinerario è una strada chiusa al traffico che collega direttamente Castelmezzano e Pietrapertosa. Questo tratto suggestivo si addentra tra le guglie di roccia, scende nel canyon e attraversa un ponticello sospeso sul torrente, regalando un’esperienza di viaggio unica. Non è una strada ufficialmente messa in sicurezza, quindi può essere potenzialmente pericolosa, ma per chi ha il coraggio – e la fortuna – di percorrerla, lo spettacolo è impareggiabile.
Un consiglio? Nei periodi di bassa stagione, con meno afflusso turistico, le possibilità di esplorarla indisturbati aumentano… ma resta comunque un percorso da affrontare con la massima attenzione e consapevolezza.
Itinerario Castelmezzano – Pietrapertosa in moto
Un tempo, per raggiungere Castelmezzano e Pietrapertosa in moto, c’era una sola strada: la SP13. A una certa quota il tracciato si divideva in due rami: uno puntava a nord verso Castelmezzano, l’altro a sud verso Pietrapertosa. Un percorso di montagna autentico, ricco di tornanti e scorci mozzafiato.
Con il crescente interesse turistico, nel 2008 le cose sono cambiate. Importanti lavori hanno trasformato la strada interpoderale Santa Croce-Camastra nella principale via di accesso a Castelmezzano, e l’apetura di un tunnel, la “Galleria del Sogno“, come un portale segreto, proietta direttamente nella spettacolare dimensione delle Dolomiti Lucane. Oggi questo collegamento permette di raggiungere Castelmezzano in moto più velocemente e in totale sicurezza, senza rinunciare al piacere della guida.
Per arrivare a Pietrapertosa, invece, si percorre ancora oggi la storica SP13, una strada di montagna da manuale, ricca di tornanti che, inerpicandosi sulla montagna, regalano uno stupendo panorama sulla valle del Basento e, una volta in quota, offrono scorci mozzafiato sulle guglie rocciose delle Dolomiti. Da fare assolutamente!
E la vecchia SP13 tra i due borghi? Oggi è una strada fantasma. Soggetta a smottamenti e caduta massi, è stata lentamente abbandonata e poi definitivamente chiusa al traffico. Ma il suo fascino non è scomparso e oggi può rappresentare un’avventura per chi sogna di vivere il paesaggio in modo totale e immergersi in uno degli scenari più suggestivi di queste montagne.
Come arrivare a Castelmezzano in moto
Per arrivare a Castelmezzano in moto, basta prendere l’uscita Albano – Castelmezzano dalla SS407 Basentana e imboccare la strada Santa Croce-Camastra. Sebbene su Google Maps sia ancora segnalata come interpoderale, in realtà è una strada ampia e ben asfaltata, che regala piacevoli emozioni anche a chi ama la guida veloce. Ampie curve in salita si alternano a qualche tornate più stretto regalando un mix perfetto di adrenalina e panorami mozzafiato sulle Dolomiti Lucane. Un percorso da godersi curva dopo curva.
Come arrivare a Pietrapertosa in moto
Se invece vuoi raggiungere Pietrapertosa, devi proseguire lungo la SS407 Basentana fino all’uscita Campomaggiore – Pietrapertosa. Qui si prende la SP13, che è ancora oggi una delle più belle strade di montagna della zona. Se ami guidare su percorsi immersi nella natura, questo tratto ti conquisterà: tornanti, curve sinuose e viste mozzafiato sulla valle del Basento. Ma il vero spettacolo arriva quando inizi a scorgere le guglie rocciose delle Dolomiti Lucane, che sembrano torri naturali scolpite dal tempo.
La strada dimenticata: SP13 Castelmezzano – Pietrapertosa
Ma c’è un’altra strada. Una strada che oggi non esiste più… o forse sì?
Un tempo, Castelmezzano e Pietrapertosa erano collegati direttamente da un tratto della SP13, un percorso spettacolare che si insinuava tra le rocce, attraversando un canyon selvaggio. Un percorso lento, scolpito nell’arenaria, fatto di tornanti stretti che scendevano fino al torrente per poi risalire sull’altro versante.
La composizione friabile di quelle rocce, tuttavia, non rendeva sicuro il percorso, frequentemente bloccato a causa della caduta di massi. Così, pian piano, la strada è stata abbandonata e chiusa al traffico.
Eppure, il tracciato è ancora lì, nascosto tra le montagne, quasi come un passaggio segreto tra i due borghi. Un sentiero che non è ufficialmente percorribile in moto, ma chi ama l’avventura e la scoperta non può fare a meno di sognare di attraversarlo almeno una volta.
Cosa vedere nelle Dolomiti Lucane in moto
Affrontare le Dolomiti Lucane in moto significa immergersi in un paesaggio selvaggio e scenografico. Come abbiamo visto, sia la strada Santa Croce-Camastra, che sale a Castelmezzano, sia la vecchia Provinciale13, che si contorce fino a Pietrapertosa, rappresentano un’esperienze mototuristica in sè.
E poi c’è il vero gioiello nascosto: il tratto abbandonato della SP13 tra Castelmezzano e Pietrapertosa, che si immerge nell’autentico scenario delle Dolomiti lucane.
Ribadiamo che questo percorso è ufficialmente chiuso, ma se sei tra quelli che non resistono al richiamo dell’avventura, potresti essere tentato di affrontarlo… ma attenzione! Se vuoi esplorarlo fallo in giorni strategici, lontano dai flussi turistici, preferibilmente in bassa stagione o nei giorni feriali, sempre con il massimo rispetto per l’ambiente e consapevole dei possibili rischi.
Ora non resta che scoprire le tappe imperdibili: Castelmezzano, Pietrapertosa e le esperienze da non perdere!
Cosa vedere a Castelmezzano
Castelmezzano è un intreccio di vicoli acciottolati, case arroccate sulla roccia e scorci che sembrano usciti da una cartolina. Definita città-natura ed inserita nel club de “I borghi più belli d’Italia“, Catelmezzano presenta una struttura urbana tipicamente medievale, fatta di piccole case di pietra incastrate in una conca rocciosa, in un perfetto equilibrio con la natura circostante.
Il punto più iconico? La terrazza panoramica della piazza princilale, P.za Emilio Caizzo, da cui puoi ammirare l’intero abitato. Qui, il tempo sembra essersi fermato e ogni angolo racconta una storia antica, fatta di pastori, templari, briganti e leggende…

Nella piazza puoi visitare anche la “Chiesa Maggiore” del paese, intitolata a Santa Maria dell’Olmo, con la sua facciata sobria e gli interni che custodiscono l’affresco di San Rocco, protettore del paese, una bellissima statua lignea raffigurante la Madonna con Bambino, di epoca bizantina ( XIII sec.), e alcuni dipinti del 1600.
Imperdibile la passeggiata per il centro storico! Apprezzerai il silenzio e la suggestione delle costruzioni inserite nella nuda roccia. Numerose scale ripide si aprono tra i vicoli e invitano a salire alle vette circostanti.
Percorrendo il corso principale di Castelmezzano si raggiungono i ruderi del castello e, affrontando una ripida salita si “conquista” il posto di vedetta, la “Gradinata Normanna”. Si tratta di una straordinaria, lunga e ripida scala scavata nella roccia, da cui era possibile sorvegliare la sottostante vallata del fiume Basento. Qui un sentiero permette di aggirarsi tra le rocce e godere di panorami stupefacenti… e se sei un vero temerario, in estate puoi salire i 54 gradini, imbracato e accompagnato da un operatore esperto.
>> Prenota la Gradinata Normanna (8€ singolo – 13€ coppia)
Dove parcheggiare a Castelmezzano?
🅿️ Il borgo di Castelmezzano è completamente pedonale, pertanto arrivati all’ingresso dovrai lasciare la moto. La prima possibilità è il parcheggio principale di P.za Paternò. Se non trovi posto, usci e dirigiti a sinistra: lungo la strada Provinciale 13 troverai certamente parcheggio sul lato destro. Una terza possibilità è quella del parcheggio del mercato, proprio sopra quello principale.
Cosa vedere a Pietrapertosa
A Pietrapertosa, il vero protagonista è il Castello Normanno, un’antica fortificazione incastonata nella roccia da cui si gode una vista spettacolare sulle vallate circostanti. Salire fin quassù è un viaggio nel tempo: tra torri di guardia e vecchie mura, sembra quasi di sentire l’eco delle battaglie medievali.
Il borgo, che si sviluppa alle pendici del castello, conserva ancora intatta la fisionomia medioevale e le sue tradizioni arabe, soprattutto nel suggestivo quartiere di Arabata, un dedalo vicoli che rievocano l’antico insediamento saraceno. Perditi tra le stradine di uno dei Borghi più Belli d’Italia e lasciati e conquistare dall’atmosfera sospesa nel tempo.
Merita una visita la Chiesa Madre di San Giacomo Maggiore, di fondazione quattrocentesca al cui interno sono custodite diverse testimonianze di arte lucana del XV – XVIII secolo.
Salendo da Via Garibaldi i numerosi palazzi signorili mettono in mostra portali in pietra decorati con fiori o emblemi che rappresentano il fasto di nobiltà scomparse.
Alla periferia del paese sorge il convento di S. Francesco d’Assisi, fondato nel 1474, ricco di numerose opere d’arte.
Dove parcheggiare a Pietrapertosa?
🅿️ Arrivando dalla provinciale SP 13 ti sembrerà di essere inghiottito dalle rocce. Addentrandoti nei vicoli del paese percorrerai Via della Speranza che conduce nella parte più alta del paese, dove trovi uno 1° slargo per il pargheggio, che è il nostro preferito perché regala una splendida vista d’insieme su tutto l’abitato di Pietrapertosa.

A breve distanza, c’è la possibilità di parcheggiare di fronte al Municipio. Proseguendo si incontra l’ampia “Parcheggio 1”, mentre scendendo nei pressi del Convento di San Francesco si raggiunge l’area “Parcheggio 2”
N.B. Tutti i parcheggi per auto di Pietrapersosa sono a pagamento, €1 a ora.
Le esperienze imperdibili sulle Dolomiti Lucane
Il Volo dell’Angelo
Se c’è un’esperienza che trasforma il viaggio in un’avventura da ricordare, è il Volo dell’Angelo. Immagina di lanciarti nel vuoto, sospeso a 400 metri d’altezza, tra Castelmezzano e Pietrapertosa: un’emozione pura, con il vento in faccia e una vista da brividi sulle Dolomiti Lucane.
>> Prenota il Volo dell’Angelo (lun – ven €35 singolo / €65 coppia ; weekend e festivi €46 singolo / €79 coppia)
La Via Ferrata
La Via Ferrata è un percorso attrezzato per scalare le Dolomiti Lucane che permette di raggiungere punti altrimenti inaccessibili e scoprire davvero la grande bellezza di questo luogo. Aperta e praticabile dal 1 Giugno al 31 Gennaio, offre due percorsi, La Via Ferrata Salemm e La Via Ferrata Marcirosa che si articolano rispettivamente lungo le dorsali rocciose di Castelmezzano e di Pietrapertosa. E’ una via ferrata considerata poco difficile, articolata in canali e camminamenti e passaggi vertivali che richiedono un’imbragatura
>> Prenota online attrezzatura per la Via Ferrata
Il Ponte Nepalese
Il Ponte Nepalese delle Dolomiti Lucane collega i due è posto a collegamento dei due vesanti delle pareti rocciose che separano Castelmezzano e Pietrapertosa e è centro del percorso delle 7 pietre. Lungo 72 m, raggiunge un’altezza massima di 35m da terra e può essere percorso da un massimo di 15 persone contemporaneamente, con un’imbragatura apposita.
>> Prenota online attrezzatura per il Ponte Nepalese
Il Sentiero delle Sette Pietre
Se ami esplorare la natura, ma preferisci un’attività meno adrenalinica puoi avventurarti in un suggestivo sentiero di trekking: il Sentiero delle Sette Pietre. Il percorso recupera un antico sentiero contadino, di circa 2 km, che scende nel canyon, attraversa il torrente Caperrino e collega i Comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano.
Un viaggio nei sapori di Castelmezzano
Dopo una giornata tra le curve spettacolari delle Dolomiti Lucane in moto, non c’è niente di meglio che fermarsi in una trattoria locale per scoprire i sapori autentici di Castelmezzano e Pietrapertosa. Qui la cucina è semplice, genuina e profondamente legata alle tradizioni contadine, ma ci sono anche chef che propongono una rivisitazioine dei piatti tipici in chiave “gourmet”. Ecco dove mangiare:
A Castelmezzano
- Al Becco della Civetta
Un ristorante raffinato segnalato dalla Guida Michelin, che esalta i sapori lucani con ingredienti di eccellenza. - Trattoria dal Vecchio Scarpone
Un locale rustico e autentico, dove potrai gustare piatti abbondanti e genuini, una cucina casereccia preparata con ingredienti tipici del territorio. - Peperusko
Questo ristorante si distingue per la cura nella preparazione dei piatti, che celebrano le eccellenze della Basilicata con un tocco modernità. - Hotel Ristorante Dolomiti
Situato in entrata del borgo di Castelmezzano, il Ristorante Albergo Dolomiti permette di gustare la cucina tipica lucana in un ambiente familiare.
A Pietrapertosa
- Albergo Ristorante Il Frantoio
Un locale che offre cucina lucana tradizionale e l’accoglienza familiare. - La Locanda di Pietra
Questo ristorante è noto per il suo ambiente caratteristico e l’uso di ingredienti locali nella preparazione di piatti tipici lucani. - Piccolo Ristoro Le Rocce
Questo ristorante si distingue per la vista panoramica suggestiva e un menù incentrato sulle specialità lucane.
Completa il tuo itinerario
Se questo viaggio tra le Dolomiti lucane ti è piaciuto potresti allungare la tua avventura aggiungendo alcune tappe al tuo itinerario in moto in Basilicata: >> Scopri l’itinerario nell’Alta Val Basento.
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Prima di togliere il casco…
Affrontare le curve delle Dolomiti Lucane in moto è un’esperienza che unisce adrenalina e paesaggi mozzafiato. Dai tornanti panoramici alle strade che si arrampicano tra le rocce, ogni chilometro regala emozioni uniche e scorci spettacolari. Se ami i viaggi su due ruote, questo itinerario ti conquisterà con il suo mix di avventura, natura e autenticità.
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