Un piccolo itinerario in moto tra Lavello e Rapolla con 3 piacevoli tappe che vi conquisteranno
Siamo in Basilicata e uno dei tracciati in moto più amati dai motociclisti lucani e non solo è la SS93 Appulo Lucana.
La statale 93 collega Barletta a Potenza, ma è il tratto lucano, che va da Lavello a Rapolla, quello più gettonato dagli amanti delle due ruote. Bellissime curve, manto stradale quasi perfetto e qualche scorcio paesaggistico di pregio, pongono questo tracciato nella top ten delle strade lucane.
Ma cosa vedere tra Lavello e Rapolla? Vediamo come arricchire questo itinerario in moto sulla SS93 con 3 piacevoli tappe in grado di trasmettere belle emozioni e lasciare una traccia indelebile nella nostra memoria.
Il campo di lavanda
Lasciamo la statale Appulo Lucana poco prima di entrare in Lavello per prendere la Strada Provinciale 48 in direzione dell’area industriale Lavello-Melfi. Percorriamo 3,5 km per illuderci di stare in Provenza… Un bellissimo campo di lavanda non potrà non lasciarci sognare.
La fioritura della lavanda è uno spettacolare evento naturale. Il periodo migliore per ammirare una stupenda distesa di cespugli che colorano la collina di viola va da fine giugno ai primi di agosto. Arrivando in moto sarete catturati dal suo profumo intenso.
Questo piccolo campo di lavanda nasce dall’idea di un ragazzo che ha deciso di rimanere al Sud e di innovare l’azienda agricola di famiglia. Così, già agricoltore di cereali, ortaggi, legumi e frutta, sperimenta la coltivazione di questo meraviglioso arbusto. Nasce Bloom – essence of nature un’impresa dedica alla coltivazione di lavanda e alla produzione di oli essenziali con proprietà benefiche. Savino poi, con la collaborazione della sorella Alessia, dà vita a qualcosa di unico: “Bloom experience”, un progetto per creare eventi e collaborazioni che hanno consentito di trasformare un campo di lavanda in un’esperienza appassionante. Così questa location non è solo lavanda ma offre la possibilità di vivere eventi o svolgere attivitá in perfetta connessione con la natura.
Compiuta questa piacevole visita torniamo al nostro itinerario in moto sulla SS93. Riprendiamo la strada statale Appulo-Lucana costeggiando Lavello e godendoci il suo tracciato per 9 km fino all’incrocio con la SP168 per Venosa. Qui svoltiamo e ci prepariamo alla 2 sosta.
2° tappa Chiesetta San Rocco
Lungo la SP 168 “di Venosa” incontriamo quella che all’apparenza sembra una delle solite masserie abbandonate… E invece nasconde una deliziosa cappella privata, una meraviglia sconosciuta e semi nascosta: la Chiesetta di San Rocco.
Per raggiungerla si percorre un breve tratto di sterrato. Poi, il complesso di costruzioni che costituiscono la masseria si colloca a ridosso di una depressione del terreno tufaceo, che sicuramente ospitava qualche grotta, luogo ottimale per la conservazione dei prodotti agricoli, e all’inizio di una lunga distesa di campi coltivati. Si incontra d’apprima quella che doveva essere la casa padronale e a breve distanza la cappella privata, una stalla o capannone dei mestieri e un forno in muratura.
Il terreno intorno alle costruzioni viene tenuto pulito con un’aratura grossolana. Fate attenzione, dunque, che non sia troppo umido per affondarci le ruote e addentratevi in questa location affascinante che ha il potere di lasciarvi immaginare il suo passato e di farvi percepire l’anima che l’avvolge…
Fatto qualche scatto fotografico, la location è perfetta, torniamo sulla SP168 per raggiungere la 3° tappa.
Venosa e il castello Aragonese
Venosa è un piccolo gioiello incastonato nel Vulture, una città dal passato ricco di storia. È qui che nacque Orazio (65-8 a.C) autore dell’espressione “carpe diem”, che noi motociclisti amiamo molto(…!), con cui il poeta romano esorta a godere dei beni che la vita ci offre giorno per giorno. Venosa è piena di tesori architettonici da ammirare, ma ci concentreremo sul Castello Aragonese e sulla bellissima piazza porticata antistante. Piazza Umberto I è il cuore della movida venosina, con i suoi locali, cafè, tavoli all’aperto e negozietti che animano l’atmosfera di fronte all’imponente castello. Il contesto è unico! Da un lato la frivolezza della vita di società, dall’alto la severità della fortezza angioina….
Si tratta di una struttura maestosa, a pianta quadrangolare con 4 grandi torri cilindriche, circondata da un ampio fossato. Costruito da Pirro del Balzo intorno alla metà del 1400, il Castello di Venosa sorge su una preesistente cattedrale romanica e oggi ospita al suo interno un interessante Museo Archeologico Nazionale che conserva ricche testimonianze dell’ antica storia di Venusia, dall’epoca pre-romana fino al periodo tardo Imperiale del IX secolo.
Nella Piazza potete ammirare anche la chiesa di San Filippo Neri, una costruzione in stile Barocco del 1600 e la Fontana Angioina eretta alla fine del 1200 da Carlo I d’Angiò, espressione della potenza angioina, arricchita da 2 leoni di epoca romana.
Se non andate di fretta e non siete mai stati a Venosa, non perdete il complesso della Santissima Trinità, un’abbazia molto suggestiva costituita da una chiesa antica è una chiesa nuova incompiuta, la cui costruzione conserva tracce stratificate attribuibili a Romani Longobardi e Normanni.
Itinerario in moto sulla SS 93
Ma atteniamoci al programma del nostro piccolo itinerario in moto sulla SS 93 per compiere un piacevole motorgiro tra lavello e Rapolla. E dunque preso un gustoso gelato ho un bel caffè nella piazza di Venosa con vista castello, torniamo a goderci le curve favolose della statale 93.
Riprendendo la SP 168 ci vogliono 10 minuti per tornare con le gomme sull’asfalto della 93. A questo punto vale la pena godersela tutta d’un fiato fino a Rapolla…. E ritorno! Una piccola pista immersa in un paesaggio rilassante. Però, fate sempre attenzione, perché non è una pista! Circolano camion e mezzi agricoli, e dopo i giorni di pioggia potrebbe esserci dello sporco, quindi occhio! SAFETY FIRST!!
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Percorsi belli
Grazie Massimo! I percorsi della passione….