Corsica in moto in 7 giorni

Giro della Corsica in moto, preparatevi a stupirvi!

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Compiere l’intero giro della Corsica in moto può rappresentare un’avventura estremamente coinvolgente per un appassionato di moto e natura.

Chiamata non a caso “l’Isola della Bellezza“, la Corsica è in grado di stupire chilometro dopo chilometro. Il suo territorio ha proprio tutto ciò che appassiona il motociclista: montagne ripide e boschi lussureggianti, paesini arroccati e città ricche di storia, spiagge di sabbia candida e mare turchese e…. fantastiche strade tortuose e panoramiche!

In questo articolo presentiamo un itinerario in moto della Corsica in 7 giorni. Con i sui circa 1000km di perimetro, l’intera isola può essere percorsa partendo da Bastia, città d’approdo, tracciando un itinerario ad anello che tocca le principali città, i parchi, i canyon, le calette, percorrendo le strade più belle della Corsica.

Raccomandazioni di viaggio

La Corsica è un’isola prevalentemente montuosa, pertanto preparatevi a stupirvi percorrendo vertiginose curve incise nella scogliera a picco sul mare o nelle rocce dei canyon fra aguzze vette. Molte di queste strade sono strette e prive di guardrail, delimitate solo da pietre e frammenti di rocce. Se soffrite di “vertigini” (acrofobia) potrebbe essere opportuno girare la Corsica in senso orario in modo da trovarvi sulla corsia interna e non avere il burrone di fianco. Tuttavia, per godere al meglio delle vedute incredibili di questa terra dovete percorrere la Corsica in senso antiorario.

La raccomandazione vivissima è ovviamente quella di moderare la velocità. Il manto delle strade corse è perfetto pressochè ovunque, dunque invita ad un’andatura allegra. Tuttavia, non solo la caratteristica delle strade che abbiamo già descritto, ma anche lo stupore generato dai panorami spesso induce distrazione. Dunque, occhio! O vi godete la strada con la massima concentrazione o vi gustate la magnificenza del paesaggio.

Ricordatevi che il cervello umano non è fatto per il multitasking e se pone attenzione su un’attività, non è in grado di farlo su un’altra. Quando svolgiamo due attività contemporaneamente, quello che compie è soltanto uno spostamento dell’attenzione, cosa che alla guida di una moto, su una strada stretta, tortuosa e senza guardrail, potrebbe risultare beh… un tantino rischioso…!

Tenete presente che il limite di velocità nei centri abitati è di 50 km/h. Mentre sulle strade dipartimentali, territoriali e nazionali (extraurbane) il limite è fissato a 80 km/h!
In caso di strade a doppia carreggiata separata si può guidare a 110 km/h e sulle autostrade si possono raggiungere i 130 km/h (110 con pioggia).
Da sapere che in caso veniate beccati a oltrepassare il limite di velocità di oltre 40 km/h è prevista la confisca della patente sul posto.

Parcheggiare la moto, invece, non è mai stato più semplice! I parcheggi dedicati abbondano e comunque potete lasciare la moto, purché non sia di intralcio, sui bordi dei marciapiedi. Non occupate posti auto e rispettate la precedenza, altrimenti vi guarderebbero come marziani. Inoltre, nel traffico si scorre tranquilli in quanto i corsi hanno la buona abitudine di accostarsi a destra e lasciar passare le moto.

Documenti necessari per girare in Corsica in moto

La Corsica è una regione amministrativa autonoma della Francia che essendo Paese membro dell’Unione Europea non richiede particolari documenti per la guida sul suo territorio.

Dunque i documenti da portare con se, obbligatori in caso di controllo, sono:

  • la Patente di Guida;
  • la carta di circolazione;
  • il certificato d’assicurazione.

Invece, le regole moto in Francia in merito alle dotazioni obbligatorie per la guida sono leggermente differenti che in Italia. Pertanto dovete indossare e avere a bordo il seguente equipaggiamento:

  • l’immancabile casco;
  • i guanti con omologazione EN13594;
  • il gilet catarifrangente, giallo o arancione, che deve rispondere ai requisiti delle norme (UNI) EN-471 oppure EN-1150. Il gilet non va indossato se non per emergenza, ma deve essere esibito alla polizia se richiesto.
  • l’etilometro, che è obbligatorio, ma la cui assenza a bordo non comporta sanzione.

Per ulteriori approfondimenti consulta il sito dell’ACI.

Come raggiungere la Corsica in moto

Per raggiungere la Corsica in moto è necessario compiere una traghettata di alcune ore. I traghetti per la Corsica partono dai porti della Toscana e della Liguria con orari sia diurni che notturni. Viaggiando di giorno la traversata è più breve e si impiegano dalla 4 alle 6 ore e mezza, a seconda della rotta. Ci vogliono invece dalla 9 alle 10 ore per le partenze notturne.

Su tutte le tratte è possibile optare per soluzione più economiche di viaggio, come la poltrona o il passaggio senza nessuna sistemazione assegnata, oppure scegliere di prenotare una cabina con servizi privati. Tenete presente che anche senza una sistemazione assegnata avrete la possibilità di trovare posto a sedere. Infatti, in ogni caso, a tutti i passeggeri è consentito accedere alle aree comuni e ai servizi di ristorazione e intrattenimento sia all’interno delle navi che sui ponti esterni, dove trovare panchine, sedie con tavoli e sdraio. Su ogni traghetto per la Corsica è consentito l’imbarco di motocicli.

Con l’utilissimo motore di ricerca, messo a disposizione da Traghettilines.it, puoi trovare qui 👇​ il traghetto che fa per te e verificare le tariffe di ciascuna tratta.

Servizio traghetti a cura di Traghettilines

 

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L’itinerario del giro della Corsica

La nostra ipotesi di itinerario in moto di 7 giorni nel territorio corso prende il via da Livorno. Partenza ore 8:00 in direzione di Bastia.

L’arrivo è previsto per le ore 12.30, giusto in tempo per un pranzo veloce e poi partire alla volta di questa avventura alla scoperta della Corsica. Direzione nord, ovvero verso quella porzione di territorio più selvaggio e incontaminato che, anche in agosto, si sottrae al turismo di massa. Talmente selvaggio che alcune delle location più belle risultano difficilmente accessibili in moto….

 

Vi lasciamo le tracce GPX suddivise per tappe di giornata in un unico file .zip: Corsica GPX – 5 tracce per giornata.

Ma vediamo giorno per giorno, tappa per tappa, cosa vedere in un giro della Corsica in moto di 7 giorni.

Giorno 1: Capo Corso, “il dito”

  • Itinerario in moto di 135km e 4h di marcia.

Uscendo dal porto di Bastia trovate subito le indicazioni per Capo Corso: tutto molto chiaro. Di fronte a voi ci sono snack bar, ristoranti e pizzerie per consumare un pranzo veloce e… si parte alla volta del “dito” della Corsica!

La strada che percorriamo è la D80, la “Rue du Cap”. Non si può sbagliare, basta costeggiare il mare… Una strada meravigliosa che per la maggior parte del suo tracciato scorre fra il mare turchese e le rocce di colore verde. Il piano stradale è largo e l’asfalto è perfetto, con curve dolci, mai spigolose. 

Il percorso ci dondola anche in un delicato sali-scendi, attraversando piccoli paesi, ammirando capi e insenature. Lungo la strada incorrerete torri di avvistamento incastonate in scorci di fronte ai quali è impossibile non fermarsi…

I borghi in cui fare assolutamente tappa sono:

  • Erbalunga
  • Macinaggio
  • Barcaggio
  • Centuri
  • Nonza

Si tratta di pittoreschi borghi marinari dove il tempo sembra essersi fermato e si respira atmosfere che altrove si sono perse. Fate una passeggiata tra i vicoli e le vecchie case dalle caratteristiche facciate decadenti. Ammirate i porticcioli dove i pescatori conservano ancora le antiche tradizioni di pesca.

Ma non si può dire di aver visitato Capo Corso se non si è arrivati fino alla sua estremità nord. È d’obbligo, dunque, raggiungere Barcaggio su una stretta e tortuosa D253. Di fronte a Barcaggio c’è l’isolotto della Giraglia, con il suo bel faro e una imponente scogliera dalle sfumature verdastre.

Un altro luogo da non perdere è il Moulin Mattei, un romantico mulino a vento posto su un’altura da cui si ammira un panorama meraviglioso si tutta la punta di Capo Corso.

Giro della Corsica in moto
Moulin Mattei a Capo Corso e il suo spettacolare viewpoint

Riprendiamo la D80 e iniziamo la discesa verso sud. Questa sezione di strada rimarrà impressa in modo indelebile nella vostra memoria. Sospesi sull’irta scogliera, che si colora di incredibili sfumature grigio-verdi, scorrendo su un tracciato meraviglioso da guidare, sarete abbagliati da vedute inimmaginabili.

In serata sarete a Saint Florent. Fate un giro nella cittadella, ma il cuore pulsante del villaggio è il porto, che di sera si anima di vita, tra locali e ristoranti che rendono molto accogliente questo luogo.

Giorno 2: da Saint Florent a Porto Ora

  • Itinerario in moto di 150km e 3 ore e 40 minuti di viaggio.

Da Saint Florent il giro della Corsica in moto continua sulla D81, un bella strada larga, piacevole da guidare, che non ha guardrail, ma qualche sparuto muretto a delimitare la carreggiata. La D81 si addentra nel Deserto delle Agriates, non il classico deserto con le dune di sabbia, ma un sito naturale protetto costituito da una distesa di scarpate rocciose e vallate verdeggianti, che costituiscono un prezioso ecosistema quasi impenetrabile.

Deserto delle Agriates
Veduta dalla strada dipartimentale D81 sul Deserto delle Agriates

Riuscirete ad addentrarvi con la moto nel paesaggio solo se avete esperienza in fuoristrada, perché esistono molte piste e strade minori ma senza asfalto! Così come resteranno un miraggio le spiagge di Saleccia e di Lotu, due delle più belle spiagge della Corsica, se non amate lo sterrato. Uno sterrato impegnativo che non riceve nessuna manutenzione lungo circa 17 km…

Ad ogni modo, per visitarle, potreste sempre percorrere a piedi un sentiero della durata di circa un’ora 😅 oppure, più comodamente, fittare un 4×4, un quad, o un’imbarcazione dal porto di Saint Florent.

Superata la Bocca di Viezzu, la D81 si immette sulla T30, che riprende a costeggiare il mare. Tra morbidi destra e sinistra e leggeri saliscendi, questa bella strada ci porta all’Ile-Rousse (o Isola Rossa) e poi a Calvi.

Visitata Calvi, la lasciamo sulla D81b, un’altra di quelle strade… che vi ipnotizzerà! Proprio all’imbocco della strada c’è un belvedere meraviglioso. Qui inizia un altro sterrato interessante che porta alla Plage dell’Oscelluccia e al Faro della Ravellata, per gli appassionati… Non mancate di fare una visita alla Madonna della Serra: panorama e location incantevoli…

Iniziate la D81b: vi sembrerà di essere alla fine del mondo. Siete praticamente nella scogliera, a picco sul mare. Strada stretta, no gardrail, asfalto grezzo un po’ rovinato, percentuale di traffico bassissima….. Lo strapiombo alla vostra destra e rocce vertiginose alla vostra sinistra. Sarete solo voi e la natura per chilometri.

Messo il cuore in pace con la natura, torniamo nella civiltà… A Galeria la D81B si innesta sulla D81. Siamo all’altezza della riserva naturale della Scandola, altra meraviglia naturale di questa terra che, tuttavia, è visitabile solo via mare o affrontando un trekking di qualche km. Sulla strada diversi viewpoint consentono di ammirare il Golfo della Girolata…. Ma non temete c’è tanto per stupirsi in Corsica…!

Su questo tratto di D81 attraverseremo 3 passi: la Bocca di Palmarella, che segna il passaggio territoriale dalla Corsica del Nord alla Corsica del Sud; il Col de la Croix, poco prima di Osani; e la Bocca di Pagliaghia, che offre una veduta spettacolare sul Golfo di Porto.

Per chiudere questa seconda giornata del giro della Corsica in moto, faremo tappa a Porto Ota, una location deliziosa, anche se costituita prevalentemente da alberghi. L’atmosfera è molto suggestiva, intima e accogliente. La torre genovese domina sulla scogliera, facendo da cornice al piccolo villaggio.

Giorno 3: Monte Cinto – Ajaccio

  • Itinerario in moto da 210km e circa 5 ore di marcia.

Passare dal mare alla montagna in Corsica è un attimo. Così ci addentriamo tra le montagne, sulla D124, stretta, serpeggiante, che conduce a Ora, delizioso borgo dalle antiche casette di posta, che si affaccia a strapiombo sulle gole.

Superato Ota, la D124 si innesta sulla D84 una strada di montagna meravigliosa: a tratti stretta, spigolosa, intagliata nelle rocce e a tratti comoda, dall’andamento dolce, tutta da guidare! Qui il paesaggio cambia e stupisce continuamente. Da un ambiente a macchia mediterranea si passa a boschi verdissimi o a spettacolari canyon rocciosi. Capre, maialini e mucche bradi vi faranno compagnia lungo il sentiero (attenzione!). Resterete affascinati da una natura prorompente.

Quando raggiungerete il Col de Vergio sarete ai piedi del Monte Cinto (2706m) a 1478 m s.l.m.. Continuate a salire lungo la D84 fino a raggiungere l’incredibile Canyon de la Ruda, uno spettacolo da non negarsi. Poi ridiscendiamo lungo lo stesso tracciato, d’altra parte, una strada di montagna fatta nelle due direzioni opposte è come se fossero due strade diverse, cambiano le angolazioni: diverso è il disegno, la pendenza e i panorami…

E quando pensate di avere già visto tutto, riprendendo la D81 ecco che a farmi venire la pelle d’oca ci sono i Calanchi di Piana! Questa strada vi porta in un giardino di pietra, tra bizzarre formazioni rocciose che creano un paesaggio multiforme dalle intense sfumature rosso-arancio. Vi direi di fermarvi ad ogni metro 🤭, ma la strada fra le rocce è stretta e d’estate è anche trafficata. Di tanto in tanto piccole piazzole vi vengono in soccorso. Foto a volonta!

Calanchi di Piana in Corsica
I Calanchi di Piana

Poi raggiungiamo Ajaccio, non lasciando mai la D81, che ci riserverà ancora spettacoli meravigliosi. Dove riprende a costeggiare il mare diventa larga e scorrevole, vi divertirete! Le spiagge bianche, lunghe e selvagge, vi richiameranno per un tuffo.

E poi Ajaccio, la città natale di Napoleone. Capoluogo della Corsica, questa città è ricca di fascino, con il suo lungomare ornato di palme, l’antico quartiere genovese, la cittadella, il grazioso porto turistico…
Parcheggiare in Corso Napoleon e con una piacevole passeggiata, tra Rue Cardinal Fesch, Place Foch e Rue Bonaparte avrete l’idea della vitalità di questa città.

Allungatevi anche sulla D111 che raggiunge Punta de la Parata per ammirare le Isole Sanguinarie, un arcipelago costituito da 4 isolotti, con l’immancabile faro, la torre genovese e dove cormorani, falchi pellegrini e gabbiani sì “contengono il territorio”.

Giorno 4: la costa Sud

  • Itinerario in moto da 190 km e 4h e 30′ di viaggio.

Da Ajaccio ci spostiamo velocemente verso sud sulla T40. L’obiettivo è raggiungere la costa meridionale della Corsica, la costa delle meraviglie: quella tra Bonifacio e Porto Vecchio. Quest’area è quella più gettonata dai turisti. Inizierete a trovare un po’ di traffico e le spiagge saranno più affollate. D’altra parte, è qui che si concentrano le calette più belle dell’Isola, ma anche più facilmente raggiungibili.

Lungo il percorso per Bonifacio, incontrate Propriano, rinomata località balneare, e Sartène, una pittoresca città medievale costruita su una roccia.

La T40 è uno stradone largo, da traiettorie pulite e marce altre, non per questo meno affascinante. La berrete tutta d’un sorso fino a quando la vostra attenzione verrà attratta da bizzarre conformazioni rocciose. Lo scenario avrà la meglio sulla velocità. La presenza di un ampio spiazzo vi comunicherà che c’è qualcosa da vedere…! È il Belvedere sulla fiabesca Plage de Roccapina, dove se applicate un po’ della vostra immaginazione riuscirete ad individuare anche un leone sdraiato sulle rocce.

Prima di entrare nella cittadina di Bonifacio potreste fare un tuffo nella suggestiva Plage della Tonnara. Ma le tre spiagge che non dovete assolutamente perdere, le migliori spiagge della Corsica, si trovano tra Bonifacio e Porto Vecchio e sono:

  • Rondinara;
  • Santa Giulia;
  • Palombaggia.

Bonifacio è una delle città più incantevoli della Corsica. Assolutamente imperdibile lo spettacolo offerto dalle falesie di pietra bianca su cui è costruita, all’altezza di 70 metri sul mare. Se volete avere una visione d’insieme sulla falesia, uscendo da Bonifacio percorrete la D260 in direzione del Faro de Pertusato. La strada a un certo punto è sbarrata ma, anche se non vorrete continuare a piedi godrete di un’ottima visuale sulla città dal “Point de vue sur Bonifacio”.

la falesia di Bonifacio Corsica
Veduta sulla falesia di Bonifacio, nel sud della Corsica

Anche Porto Vecchio, merita una visita. La principale attrazione della città è il centro storico con la sua atmosfera autentica, arroccato intorno all’antica cittadella genovese risalente al 1500. Di sera diventa molto vivace anche il porto turistico ricco di caffè, bar, ristoranti e piccoli negozi.

Questa zona è molto cara, pertanto il consiglio è quello di allontanarsi di qualche chilometro a nord di Porto Vecchio… Già a Pinarello troverete qualche struttura a prezzi più abbordabili.

Giorno 5: da Porto Vecchio alle Guglie di Bavella.

  • Itinerario in moto da 110 km e 2h e 30′ di guida.

La Corsica è una montagna nel mare e oltre al 40% del suo territorio è area naturale protetta. Ci addentriamo, dunque, nell’area sud del Parco Naturale Regionale della Corsica partendo da Porto Vecchio sulla D368 attraversando la Foresta dell’Ospedale per raggiungere le Guglie di Bavella.

Inutile dirvi che anche questa tappa del giro della Corsica in moto vi lascerà a bocca aperta. La D368 e poi la D268 vi trastulleranno tra curve, tornanti, brevi allunghi, boschi, fiumi, laghi, cascate, rocce, canyon guglie, panorami… Dimentico qualcosa?

Zonza Foresta dell'Ospadale
In direzione di Zonza: lago nella Foresta dell’Ospedale

Inizierete a immergervi in una fitta foresta di pini e faggi, che nella parte iniziale lascia ampie vedute sul Golfo di Porto Vecchio. La strada è sinuosa e scorrevole e in corrispondenza del Lago dell’Ospedale è facile rilassarsi e alzare qualche marcia. Ma, superata la bocca d’Illarata, qualche tornante ci aspetta per arrivare a Zonza.

Dopo una piacevole pausa, ci spostiamo sulla D268 per affrontare il Colle di Bavella, un angolo di paradiso naturalistico. La Bavella è una montagna nota per le sue splendide guglie. Sembrerà di essere sulle Dolomiti, ma ci troviamo a 1218 m s.l.m.. Il bello arriva ora! Una serie di tornanti in discesa fanno il percorso serrato, impegnativo. Si discende nel cuneo della valle, sorvegliati le guglie, fino a raggiungere Sari-Solenzara.

Per raggiungere Aleria, ultima tappa di questa giornata, non ci resta che percorrere 40km sulla T10, uno stradone che serve quest’area prevalentemente industriale e commerciale della costa a sud di Bastia.

Giorno 6: Corte e il Monte Cinto

  • Itinerario da 196 km e 3 ore e 15 minuti di marcia

Per completare il giro della Corsica in moto, non poteva mancare una visita a Corte, il principale centro abitato dell’entroterra dell’isola. Questa cittadina rappresenta il fulcro del sentimento nazionalista corso, essendo stata scelta come capitale della Repubblica Corsa dopo la vittoria della guerra d’indipendenza condotta dal generale Pasquale Paoli, nome che sentirete riccheggiare spesso in Corsica…

Castello di Corte, Corsica
Veduta del castello di Corte 

La raggiungiamo percorrendo la territoriale T50, una meravigliosa strada che scorre veloce e sinuosa, in salita verso la montagna. Qui anche il più incallito dei pistaioli trova pane per i suoi denti….

Dopo aver visitato la Cittadella fortificata di Corte, che non potete perdere perché è davvero molto caratteristica, ci dirigiamo sulla D623, la strada delle Gole della Restonica. Siamo nel cuore del Parco naturale regionale dell’Alta Corsica, un luogo dove “la pace della natura filtra in noi come la luce del sole tra gli alberi” (cit.).

Si tratta di una valle chiusa, pertanto la strada va ripercorsa in senso contrario fino a Corte, dove la T20, altra territorialona dai ritmi elevati, ci porterà indietro al punto di partenza, fino a Bastia.

Giorno 7: Bastia e partenza

Il giro della Corsica in moto in 7 giorni è completato. Prenotando il traghetto delle 14:00 si ha il tempo di visitare Bastia.

Bastia di notte
Veduta del vecchio porto di Bastia di notte

Il cuore della città è molto raccolto, pertanto potrete fare una bella passeggiata da Piazza San Nicolò fino alla Cittadella senza temere di perdere il traghetto. Questa antica città marinara è davvero bella e caratteristica: con i suoi palazzi dalle facciate decadenti, conserva un’atmosfera vissuta, un po’aspra e sovversiva. Siamo sicuri che vi lascerà la giusta nostalgia per lasciare la Corsica.

In conclusione

La Corsica è davvero l'”Isola della Bellezza”… Il neo è che non è molto economica… Il consiglio che possiamo darvi è di prenotare per tempo, sia il traghetto (si arriva a risparmiare anche 50 € prenotando entro giugno), che le strutture alberghiere (in modo da assicurarvi la possibilità di scelta fra quelle che costano meno o con il miglior rapporto qualità-prezzo).

Il caffè? Lasciate perdere… E non pesate di arrangiare con un’insalatina perché si parte dai 15€ a salire (d’altra parte le loro insalate sono molto ricche). Potete sempre giocarvi la carta Supermercato… Sono fornitissimi di prodotti tipici, moto buoni i formaggi e i salumi, e organizzatissimi per il takeaway. Le baguette sono sempre fresche… così potreste risparmiare pianificando dei pranzetti frugali strada facendo. 

La Corsica pare sia esente da rettilinei e ciò la rende un vero paradiso motociclistico. In un giro della Corsica in moto c’è veramente tutto per vivere un’esperienza da pelle d’oca. Che voi siate amanti delle belle strade o degli sterrati, che voi abbiate una naked o una carenata, un’endurona, una custom o una café racer, la Corsica non delude.

Buona strada!! Buon giro della Corsica in moto e naturalmente, se l’articolo vi è piaciuto, la parola d’ordine è CONDIVIDERE, condividere, condividere… Grazie per la lettura!

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alleroL

Ho sempre scritto raccontando ciò che mi appassiona: dei cavalli prima dell'ippoterapia poi. Infine, riscopro la mia adolescenziale passione per le moto e nasce Teste di Casco. Inseguo solo ciò che mi appassiona!

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