Basilicata in moto

Basilicata in moto: itinerario nell’Alta Val Basento

68 0
Se ti è piaciuto condividi

Hai mai esplorato l’Alta Val Basento in moto? Se ami le strade panoramiche, i borghi arroccati e gli scenari mozzafiato, questo itinerario ti porterà alla scoperta di una Basilicata che pochi motociclisti conoscono davvero. Un viaggio tra natura, storia e adrenalina, lontano dalle solite rotte, per chi ama l’avventura su due ruote.

La Val Basento è spesso associata alla sua zona industriale, ma in realtà nasconde un’anima selvaggia e affascinante, perfetta per un itinerario in moto fuori dai percorsi più battuti. Da Potenza fino a Tricarico, passando per le Dolomiti Lucane e borghi fantasma, questo viaggio ti porterà nel cuore di una Basilicata meno conosciuta, ma incredibilmente autentica.

Conosciamo bene questa terra: siamo nati qui, l’abbiamo esplorata chilometro dopo chilometro, curva dopo curva. In sella abbiamo macinato migliaia di chilometri in tutta Italia, ma ogni volta che torniamo su queste strade, la Basilicata riesce ancora a sorprenderci.

Sei pronto a partire? Allaccia il casco, si parte alla scoperta dell’alta Val Basento!

Val Basento in moto: percorso e tappe principali

L’itinerario nell’Alta Val Basento si snoda lungo alcune delle strade più panoramiche della Basilicata, incrociando solo per brevi tratti la superstrada Basentana (SS407) per immergersi prevalentemente in percorsi più suggestivi e ricchi di storia. Il viaggio inizia da Potenza, il capoluogo lucano, e si sviluppa attraverso borghi medievali, montagne spettacolari e un affascinante borgo fantasma, per concludersi a Tricarico, città dal passato segnato da influenze arabe e normanne.

Da Potenza a Brindisi Montagna: curve e panorami mozzafiato

Arrivati giù in Val Basento, questo itinerario in moto in Basilicata prosegue in direzione di Brindisi di Montagna. Vale la pena percorre i circa 7 km di superstrada (SS407) per arggiungere la SP37

Lasciando Potenza, si percorre un breve tratto della SS 407 Basentana, giusto il necessario per prendere l’uscita Vaglio Basilicata – Tolve, imboccando così la SS 7, l’antica Via Appia. Come tutte le strade storiche, questo percorso offre una guida piacevole, con curve dolci alternate a tratti più impegnativi, immersi in un panorama tipicamente lucano.

Dopo pochi chilometri, si lascia la SS 7 per scendere lungo la SP 13 e poi la SP 16 in direzione Albano di Lucania. Qui la vista si apre su un paesaggio spettacolare: i borghi lucani punteggiano le montagne e le spettacolari Dolomiti Lucane si stagliano all’orizzonte, creando uno sfondo da cartolina. La discesa verso la Val Basento è un susseguirsi di curve e tornanti con panorami incredibili sulla valle.

Una volta raggiunto il fondovalle, si prosegue in direzione di Brindisi di Montagna. Vale la pena percorrere i circa 7 km di superstrada (SS407) per poi imboccare la SP 37, una strada che si arrampica con con curvini e curvoni fino ai quasi 800m di altitudine del borgo lucano.

Da Castelmezzano a Pietrapertosa: il cuore delle Dolomiti Lucane

Dopo aver visitato il castello di Brindisi Montagna (ingresso gratuito), si torna sulla SP 37 in discesa per riprendere la SS407 fino all’uscita per Castelmezzano. Da qui il paesaggio diventa ancora più suggestivo: la strada interpoderale Santa Croce conduce alla Galleria del Sogno, che sembra catapultare in una dimensione fiabesca, tra le guglie di roccia che incorniciano Castelmezzano.

Per raggiungere Pietrapertosa, esistono tre alternative:

  • Percorso principale: si scende di nuovo nella valle, percorrendo la strada interpoderale Santa Croce e poi circa 6 km di superstrada Basentana, fino all’uscita Pietrapertosa – Campomaggiore, per imboccare la SP 13. Questo provinciale è perfetta per chi ama la guida su strade immerse nella natura: curve sinuose, tornanti e viste spettacolari sulla Val Basento. Ma il vero spettacolo arriva quando iniziano a comparire le guglie rocciose delle Dolomiti Lucane, che sembrano torri naturali scolpite dal tempo.
  • Percorso alternativo: per chi ama le stradine di campagna, si può partire da Castelmezzano e, attraversando la Località Piscilicchio, percorrere una strada stretta che si immerge nel bosco e poi si apre su una vista mozzafiato di Castelmezzano e Pietrapertosa, affiancate e incastonate nella roccia.
  • Percorso segreto: tra Castelmezzano e Pietrapertosa esiste un’altra strada, un tratto della SP 13 che si addentra tra le guglie rocciose, scende in un canyon e, attraversato un ponticello sospeso sul torrente, risale verso Pietrapertosa. Non è una strada ufficialmente aperta al traffico, ma per chi ha il coraggio – e la fortuna – di percorrerla, lo spettacolo è impareggiabile.

📌 SCOPRI DI PIU’ >> Dolomiti Lucane in moto: un’avventura tra le rocce.

Da Pietrapertosa a Campomaggiore Vecchio: tornanti e storia

Lasciando Pietrapertosa, si torna sulla SP 13, affrontando una sequenza di tornanti spettacolari con viste uniche sulle Dolomiti Lucane e sulla Val Basento. Qui la guida diventa più tecnica: l’asfalto generalmente ben tenuto permette di godere ogni curva, tra tornanti e pendenze armoniose.

Giunti di nuovo in Val Basento, si continua sulla SP 13 per affrontare in salita i suggestivi tornanti di Campomaggiore, che conducono ai ruderi di Campomaggiore Vecchio, un borgo fantasma dal fascino senza tempo.

Da Campomaggiore a Tricarico: l’ultimo tratto tra valichi e borghi storici

Dopo aver visitato Campomaggiore Vecchio, il percorso si sovrappone parzialmente ad un tratto già percorso, per poi imboccare nuovamente la SS 7. Qui attraversiamo due valichi dell’Appennino Lucano, il Valico di Cupolicchio e il Valico Tre Cancelli, prima di giungere all’ultima tappa: Tricarico.

Dopo aver esplorato Campomaggiore Vecchio, il percorso riprende parzialmente un tratto già affrontato, per poi imboccare nuovamente la SS 7. L’itinerario attraversa due spettacolari valichi dell’Appennino Lucano: il Valico di Cupolicchio e il Valico Tre Cancelli, regalando una guida piacevole tra belle curve e panorami che si perdono all’orizzonte.

Valico di Cupolicchio in autunno. Strada Statale SS7 Basilicata

L’ultima tappa è Tricarico, una delle città storicamente più affascinanti della Basilicata. Qui, il passato convive con il presente: il quartiere arabo, le torri normanne, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Palazzo Ducale raccontano secoli di storia. I vicoli del centro storico sono perfetti per una passeggiata prima di rimettersi in sella e concludere il viaggio.

📍 Mappa e dati tecnici dell’itinerario

  • Distanza totale: Circa 111 km
  • Durata media: 3 ore (senza soste)
  • Difficoltà: Facile/Media
  • Tipologia di strade: Misto tra asfalto ben tenuto e tratti più tortuosi con curve panoramiche
  • Periodo consigliato: Primavera e autunno (evitare le giornate di maggiore flusso turistico estativo sulle Dolomiti Lucane)

Vuoi percorrere questo itinerario con navigazione GPS?
💾 >> Scarica la traccia GPX dell’itinerario in moto nella Val Basento per soli 2,50 €! Compatibile con navigatori e app GPS, così puoi partire senza pensieri.per il tuo navigatore o smartphone!

Cosa vedere nell’alta Val Basento

1️⃣ Potenza – Il punto di partenza

Iniziamo il viaggio da Potenza, la città più alta d’Italia, situata a 819 metri sul livello del mare. Prima di partire, vale la pena fare un giro nel centro storico, percorrendo via Pretoria fino alla Cattedrale di San Gerardo, patrono della città.

Se vuoi una vista panoramica, puoi salire fino alla Torre Guevara, uno dei pochi resti dell’antico castello medievale, oppure ammirare il paesaggio dalla Scala Mobile Santa Lucia, una delle più lunghe d’Europa. Il Ponte Musmeci, con la sua particolare architettura in cemento armato, merita una sosta per uno scatto fotografico suggestivo, specialmente al tramonto.

2️⃣ Brindisi Montagna – Storia e natura

Brindisi Montagna è un piccolo borgo medievale arroccato a 800 metri di altitudine, dominato dai resti del Castello Fittipaldi-Antinori.

Si tratta di una fortificazione normanna costruita tra il X e l’XI secolo su un’altura strategica. Il castello, è visitabile e offre una vista spettacolare sulla Val Basento de un Parco dell grancia.

3️⃣ Castelmezzano e Pietrapertosa – Le Dolomiti Lucane in moto

Curva dopo curva, ci addentriamo nel cuore delle Dolomiti Lucane, una delle zone più scenografiche della Basilicata. Qui i panorami che sembrano usciti da una cartolina.

Il primo borgo che incontriamo è Castelmezzano, incastonato tra le rocce e caratterizzato da un’architettura che si fonde con la montagna. Le case in pietra si arrampicano sul pendio, con vicoli stretti e ripidi che conducono a belvederi mozzafiato. Uno dei punti panoramici migliori è la terrazza della chiesa Madre Santa Maria dell’Olmo, P.za Caizzo, da cui si gode una vista spettacolare sulle guglie delle Dolomiti Lucane e sull’intero abitato.

Pietrapertosa è il borgo più alto della Basilicata (1.088 m s.l.m.), anch’esso incastonato nella roccia. Il fiore all’occhiello è l’antico quartiere arabo, un dedalo di vicoli scavati nella roccia che raccontano il passato medievale del borgo. Ma il vero protagonista è il Castello Normanno, un’antica fortificazione incastonata nella roccia da cui si gode una vista spettacolare sulla Valle del Basento. 

Se cerchi un’esperienza adrenalinica, qui puoi provare il Volo dell’Angelo, un volo in zipline che collega i due borghi a oltre 120 km/h, sospeso a più di 400 metri d’altezza! È un’esperienza incredibile, con una vista panoramica sulle montagne che ti farà sentire davvero come un falco in volo.

Su cosa cedere e cosa fare nelle Dolomiti Lucane in moto APPROFONDISCI >> Dolomiti Lucane in moto: un’avventura tra le rocce.

4️⃣ Campomaggiore Vecchio – Il borgo fantasma e la Città dell’Utopia

Abbandonato nel 1885 a causa di una frana, Campomaggiore Vecchio è noto come la Città dell’Utopia. Il suo sviluppo rappresentò un piano ambizioso che prevedeva al costruzione di un paese in cui non esista la povertà.

Un’organizzazione urbanistica moderna, con le case disposte a scacchiera e un modello sociale all’avanguardia, di cui oggi restano il Palazzo Baronale, il campanile della chiesa della Madonna del Carmelo e la suggestiva Piazza dei Voti, dove si racconta che le prime sedici famiglie si riunirono per sancire la loro adesione al progetto utopico.

Secondo una leggenda locale, nelle notti più buie è possibile udire il sussurro degli abitanti che discutono ancora del loro sogno infranto, mentre una luce fioca si aggira tra le rovine del palazzo. Alcuni dicono che sia il fantasma del conte Rendina, ideatore del progetto, che veglia ancora sulla sua Città dell’Utopia, rifiutando di abbandonarla​.

Campomaggiore Vecchio, la Città dell’Utopia

5️⃣ Tricarico – Un viaggio nel tempo tra cultura araba e normanna

L’ultima tappa del nostro itinerario in moto in questo spicchio di Basilicata è Tricarico, una delle città più affascinanti della Basilicata. Qui puoi compiere un viaggio nel viaggio, attraverso l’esplorazione di stretti vicoli che svelano inaspettati quartieri di origine araba e le imponenti testimonianze lasciate dai Normanni.

Nel centro storico di Tricarico troviamo:

  • La Torre Normanna, alta ben 27 metri, costituiva il cosiddetto “maschio” del castello del quale faceva parte. Costruita nell’XI secolo dai Normanni, venne dichiarata monumento nazionale nel 1931.
  • La Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificata nel 1061, è un vero gioiello architettonico e un unicum in Basilicata. La sua facciata è resa inconfondibile dalla presenza di due imponenti archi di sostegno, aggiunti nel Seicento, che conferiscono alla struttura un aspetto solenne e maestoso. All’interno, l’eleganza delle decorazioni barocche si armonizza con elementi più antichi. La chiesa custodisce le reliquie di San Potito martire, patrono della città, rendendola un luogo di grande significato spirituale oltre che artistico.
  • Il Palazzo Ducale è uno degli edifici più interessanti di Tricarico. Una maestosa residenza nobiliare di origine cinquecentesca, la cui imponenza è sottolineata dai due massicci portali d’ingresso in pietra. Al suo interno si possono ammirare eleganti sale settecentesche e oggi il palazzo ospita il Museo Archeologico di Tricarico. Dalle terrazze del palazzo, invece, si gode di una vista spettacolare sulle valli del Brandano e del Basento, un panorama che abbraccia l’incantevole paesaggio collinare della Basilicata.
  • Il quartiere arabo, tra i meglio conservati d’Italia, testimonia la dominazione saracena tra il IX e il X secolo. Camminando tra i suoi vicoli, si percepisce un’atmosfera esotica e fuori dal tempo. I quartieri della Ràbata e della Saracena, conservano ancora oggi il loro impianto originario, con strade strette e tortuose, case addossate le une alle altre e un’atmosfera che richiama le medine arabe.

Prima di togliere il casco…

Questo itinerario nell’Alta Val Basento è un viaggio attraverso la storia, la natura e le curve più belle della Basilicata. Dalle strade panoramiche che attraversano i borghi medievali, alle spettacolari Dolomiti Lucane, fino alle atmosfere suggestive di Campomaggiore Vecchio, ogni tappa regala emozioni uniche a chi ama esplorare in moto.

Ma il viaggio non finisce qui! Se ti è piaciuto questo itinerario, potresti allungare la tua avventura raggiungendo 8 posti della Basilicata Sud che devi assolutamente conoscere, oppure attraversare In moto nella Valle dei Murales: itinerario in Basilicata. Scpri tutti gli itinerari della Basilicata in moto

Seguici su Instagram, Facebook e TikTok per altre avventure in moto, itinerari imperdibili e consigli da vero biker! Taggaci nei tuoi viaggi e condividiamo la passione per la strada! #TesteDiCasco

Se ti è piaciuto condividi

alleroL

Ho sempre scritto raccontando ciò che mi appassiona: dei cavalli prima dell'ippoterapia poi. Infine, riscopro la mia adolescenziale passione per le moto e nasce Teste di Casco. Inseguo solo ciò che mi appassiona!

Related Post

There are 0 comments

  1. Pingback: Dolomiti Lucane in moto: un’avventura tra le rocce

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Verificato da MonsterInsights