I tornanti della Basilicata: ginnasticante itinerario in moto

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Una “grande palestra” per le due ruote, alle pendici dell’Appennino Lucano, passando per Vaglio, Tolve, Oppido, Pietragalla e Lagopesole

Un’affascinante itinerario in moto che riunisce tutti i tornanti della Basilicata del centro-nord.

Poco al di sopra di Potenza, il capoluogo di regione, ecco individuata la “grande palestra” per i motociclisti. Lì dove l’Appennino inizia ad addolcire le sue vette, girando sulle vecchie strade statali, incontriamo una delizia di curve e tornanti. Il passaggio all’interno dei paesini segna il tempo di rallentare e di scoprire piccole perle lucane. Casette addossate l’una all’altra, ricche di storia e di tradizioni.

L’ITINERARIO

Il giro in moto si snoda tra i paesi lucani di Vaglio, Tolve, Oppido Lucano, Pietragalla e Lagopesole. Le strade da percorrere sono le vecchie statali, disegnate seguendo i profili delle montagne. E dunque, saliscendi, curve e tornanti a volontà!

Abbiamo ribattezzato quest’itinerario “la grande palestra”, perché percorrerlo è sicuramente un gran divertimento per gli amanti delle due ruote, ma anche un occasione per ginnasticarsi in pieghe, traiettorie, frenate….

Poniamo il punto di partenza dalla grande arteria lucana, la Basentana, facilmente raggiungibile da nord/nord.ovest e da sud. Riferimento l’uscita Vaglio. Da qui si prende la SS7, l’antica via Appia, ed inizia la fase di riscaldamento… ahahah!

La via Appia a Vaglio

La SS7 non passa all’interno di Vaglio, quindi se volete visitare il paesino dovete salirci appositamente. Questa località, in cui gli antichi greci allevavano il Balios, una mitologica razza di cavalli, è ricca di reperti archeologici. Da visitare il Parco Archeologico di Serra di Vaglio e l’Area Archeologica del Santuario di Rossano di Vaglio. Il borgo medioevale è molto carino. Si sviluppa lungo tre antiche vie lastricate, tra le quali si articolano vicoletti e scalette sormontate da strutture ad arco tra le vecchie case di pietra. Le chiese… Il museo “della Cività Rurale“… Ed, infine, il museo “delle Antiche Genti” che custodisce anche un ritratto attribuito a Leonardo Da Vinci.

La “giostrina” di Tolve

Completata la fase di riscaldamento sulla SS7, inizia il vero training! Direzione Tolve sulla SS96. 10 Km di tornanti che si susseguono come su un passo delle Dolomiti. Vero piacere di guida, su una strada da poco riasfaltata che regala anche un bellissimo panorama. Questo tratto di strada lo abbiamo ribattezzato “la giostrina” proprio per rendere l’idea del “divertentismo”.  Qui bisogna fare attenzione perché, al secondo incrocio che incontrate per Tolve, non dovete seguire l’indicazione “Tolve”, che vi porterebbe sulla variante della SS96. Invece, bisogna proseguire dritto (mantenendo la destra) per andare sulla vecchia 96 che intaglia la montagna e si snoda in deliziosi tornanti fin giù al paesino. Leggi anche “La giostrina”: itinerario sulla SP96.

Tolve, noto per il culto di San Rocco, si erge su uno sperone roccioso. Tipico borgo-fortezza medioevale, conserva i resti del castello, delle mura e delle torri. Da visitare la Chiesa di San Pietro e, in cima al paesino, la chiesa di San Nicola, in cui è custodita la veneratissima statua di San Rocco. Molto caratteristiche sono le cantine, poste sulla parete rocciosa alle spalle del paese, le cui porticine si incalzano una sull’altra. Ultimamente è nota anche per “la giostrina”: i più bei tornanti della Basilicata… ahahah!

Strada Statale 169 per Oppido Lucano

Dopo “la giostrina” un po’ di relax… Ci dirigiamo sulla SP 123, in direzione di Oppido Lucano. Questa è una strada larga, dalle curve morbide e dai paesaggi “soffici”. Il panorama si addolcisce molto rendendo sconfinati gli orizzonti. Fanno da sfondo le colline coltivate a cereali, che cambiano magicamente colore asseconda delle stagioni: verde acceso a primavera, oro intenso in estate e marrone caldo in inverno. La manutenzione del fondo stradale lascia a desiderare, almeno nel tratto adiacente a Tolve. Poi la strada diventa perfetta. Ne percorriamo circa 9 km, fino allo svincolo per Oppido Lucano.

Ci immettiamo sulla SS169. Dopo meno di 1Km bisogna fare attenzione a mantenere la sinistra, in modo da rimanere sulla 169 e andare ad affrontare i “tornanti est”, salendo verso Oppido. Pochi in realtà, ma pur sempre piacevoli… Tuttavia, rimangono da fare i “tornanti ovest”! Così, superato il paese, ci troviamo a guidare su un bellissimo tratto di curve e tornanti sulla SS169, che scende in direzione Pietragalla.

Itinerario in moto tra i tornanti della Basilicata
Oppido Lucano è un paese dalle origini antichissime, come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici risalenti, addirittura, al 600 a.C.. Testimonianze del I secolo a.C. sono i resti delle Ville Romane, poste poco distanti dal paese. Risalente al 1300 è la chiesa rupestre di Sant’Antonio, una delle meglio conservate della Basilicata, con un meraviglioso ciclo di affreschi rappresentanti la vita di Gesù. Il complesso rupestre, nel 2017, è stato inserito in un percorso multimediale che, attraverso la scalinata “Trecedde”, conduce alla fontana “Pozzella” e alle grotte di Sant’Antonio. Mentre, il centro storico, di epoca medioevale, conserva un parte del castello e gli antichi portali dei palazzi nobiliari, tra scalinate e viuzze caratteristiche.

La SS169 fino a Pietragalla

Superati i tornanti di Oppido, abbiamo modo di allungare un po’ il passo. La strada si fa pianeggiante e, per qualche tratto, rellilinea. Poi si comincia a risalire e a riprendere il ritmo della curve, fino ad arrivare ai piedi di Pietragalla. Qui una serie di tornanti stretti ci conduce, soddisfatti, fino al paese.

Itinerario in moto tra i tornanti della Basilicata

Pietragalla è il paese dei “Palmenti”, antiche grotte utilizzate, ancora oggi, per la produzione del vino. Il Parco dei palmenti è caratteristico ed unico nel suo genere. Un raggruppamento di quasi un centinaio di grotte, sovrapposte l’una all’altra, che con le loro porticine rendono il paesaggio puntinato. Il centro storico è molto carino da visitare. Interessante è la Chiesa Madre, con il suo imponente campanile, posta all’apice dei vicoli del paese. Colpisce per la sua maestosità il Palazzo Ducale, che fu anche scenario di aspre lotte durante il brigantaggio.

Superata Pietragalla ci prepariamo ad affrontare qualche suggestiva curva nel bosco, ancora sulla SS169, fino a S.Nicola.

Strada Statale 93 Appulo Lucana per raggiungere Lagopesole

Arrivati a S. Nicola la 169 termina e diventa un crocevia. La percorriamo fino all’ultimo metro, quando si innesta sulla SS93, la Via Appulo Lucana. I primi 7km di questa strada sono i più impegnativi e divertenti. Anche se è un pò trascurata la manutenzione del manto stradale, il percorso è piacevole per finire il nostro “allenamento” in palestra… ahahah! Poi allunghiamo verso Lagopesole, facendo attenzione ai molteplici innesti da villini privati e masserie…

Eccoci a Lagopesole, piccolissimo centro dominato dal Castello federiciano. Imponente dimora di caccia di Federico II, l’antico maniero domina tutta la valle di Vitalba regalando un piacevole paesaggio e spettacolari tramonti. Può interessarti anche Le 5 tappe imperdibili nel nord della Basilicata.

La Strada del rientro

Da Lagopesole, per tornare al punto di partenza, è possibile prendere la Potenza Melfi SS658. Questa strada scorre veloce e ci riporta sulla Basentana, verso sud, o in direzione Melfi e dunque l’A16 Napoli Canosa, a nord.

Alternative percorribili

L’itinerario in moto tra i tornanti della Basilicata lo abbiamo fatto iniziare a sud, dalla Basentana (SS407/E847). Tuttavia, è possibile invertire il suo tracciato ed individuare altri punti di partenza. Ad esempio, venendo da nord, ipotiziamo dalla A16 Napoli Canosa, o da Foggia, l’itinerario prende il via da Lagopesole. Mentre venendo da est, dalla zona centrale della puglia (Altamura), la SS96bis si congiunge sia alla SS169 andando in direzione Oppido o alla SP123 verso Tolve. E così via…

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alleroL

Ho sempre scritto raccontando ciò che mi appassiona: dei cavalli prima dell'ippoterapia poi. Infine, riscopro la mia adolescenziale passione per le moto e nasce Teste di Casco. Inseguo solo ciò che mi appassiona!

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