Il Sellaronda in moto è un’autentica giostra su due ruote! Lo amano gli sciatori, lo venerano i ciclisti, ma per i motociclisti è un’esperienza unica. Questo itinerario in moto si snoda intorno al massiccio del Sella, attraversando le valli Ladine di Gardena e Badia, Fassa e Livinallongo. Ogni curva e tornante ci porta a scoprire i 4 passi delle Dolomiti che ogni motociclista dovrebbe regalarsi almeno una volta nella vita.
Passo Sella, Passo Gardena, Passo Campolongo e Passo Pordoi: una vera e propria Mecca per i motociclisti. Poco più di 70 km di pieghe, allunghi, chicane, curve a gomito e tornanti, sia in salita che in discesa, offrono un’avventura senza pari. Ai piedi del Piz Boè, la vetta più alta del Gruppo (3152 m), ci si immerge in un paesaggio mozzafiato. Le Dolomiti ti aspettano!
La mappa del Sellaronda in moto
Appuntamento ad Arabba
Il punto di partenza può essere fissato ad Arabba. Posto centralmente, nel cuore delle Dolomiti, a 1602 m s.l.m., Arabba, in ladino Rèba, è uno dei principali centri turistici delle Dolomiti. Per la sua posizione strategica rappresenta un ottimo punto in cui collocarsi per esplorare qualsiasi itinerario in moto tra i passi delle dolomiti.
Il Sellaronda in moto parte dal Passo Pordoi
Da Arabba, sulla SR48 delle Dolomiti, ci apprestiamo a muoverci in senso orario, in direzione del Passo Pordoi. Tutto il tracciato è un susseguirsi adrenalinico di pieghe. Già in uscita da Arabba una serie di tornanti ci introducono in una fase di riscaldamento. C’è qualche breve tratto per prendere fiato, ma il Pordoi è un martello pneumatico. Un susseguirsi ritmico di curve e tornanti, mai a gomito ma tondi anche quando tornano su se stessi. 9 km di asfalto contorto da percorrere tutti d’un fiato, fino ai 2239m del Passo Pordoi.

La sosta è d’obbligo: bar, ristoranti, souvenir…
Il point of view è stretto tra le vette rocciose ma, se non vi soddisfa, siete ai piedi della cosiddetta terrazza delle Dolomiti. Non vi resta che prendere la funivia che, in solo 4 minuti, porta in quota 3000m. Qui il paesaggio lascia davvero senza fiato. Le vette dell’Anello del Sella si individuano chiaramente. La Marmolada, il Sasso Lungo e il Cantinaccio appaiono straordinariamente vicini. Lo sguardo si perde tra le vette dolomitiche, fino alle Alpi svizzere e austriache.
Ad ogni modo, recuperato il battito cardiaco normale, si riparte. Pronti per un’altra dose di tornanti? I primi nove si percorrono in un solo respiro. Poi si riprende fiato. Ancora qualche tornante in discesa, ma si scorre su un serpentone morbido fino al bivio per Canazei.
La SS 242 del Passo Sella
Direzione Passo Sella. Il nostro itinerario in moto sulle Dolomiti devia sulla SS 242 “di Val Gardena e Passo Sella”. Si cambia rotta, ma non la musica.
Ci accoglie, in ingresso, un mini cavatappi: due tornantini, destra-sinistra, in salita… niente male! Poi, curve dolci e qualche marcia in più, fino ai tornanti che si snodano sotto le Torri del Sella. Sono solo 6 km e una manciata di minuti, ma il divertimento e lo spettacolo sono appassionanti. In un baleno si arriva ai 2244m del Passo Sella. Cavalletto fuori e riposo.
Qui i panorami sono incantevoli e, col sole, una sosta al Passo è un classico da non perdersi.

La discesa è quasi rilassante. Certo dipende dal ritmo sostenuto, ma non ci sono curve particolarmente impegnative. 4 km in scioltezza fino all’incrocio che ci porta al terzo Passo del nostro itinerario in moto del Sellaronda in moto.
Passo Gardena in moto
Si svolta nuovamente, abbandonando la SS 242 che affonda nella Val Gardena, prendendo la SS 243 “del Passo Garena”, che invece si lancia in Alta Val Badia.
La strada inizia stretta e tre tornanti consecutivi ci introducono ai 6 km che salgono al Passo. Segue un tratto di pieghe dolci alle pendici delle rocce del Sella, ma arriva anche qui la rampa finale di tornanti. Abbiamo di fronte le cime del Gruppo del Cir, che fanno da sfondo al panorama del Passo Gardena. Raggiungiamo i 2121 m s.l.m di questo valico alpino tra Val Gardena e Val Badia. Anche qui una pausa è d’obbligo. Si riprende fiato mentre si scatta qualche foto di rito.

Poi si riparte per i 15 interessantissimi chilometri che ci separano dal 4° ed ultimo passo del Sellaronda.
Si atterra in Val Badia dondolando tra tornanti, chicane e curve a gomito. I 9 km che portano a Corvara sono una goduria per i “pennellatori” di curve… Poi si inizia a risalire, direzione Campolongo, lasciando la SS 243 per innestarsi sulla SS 244.
L’Anello del Sella si chiude al Campolongo
Ci lasciamo il Gruppo del Puez alle spalle, con la cima del Sassongher che sovrasta Corvara. L’attacco è serrato e la SS 244 serpeggia facendosi guidare con impegno. Poi si stende un po’, ondeggiando tra leggeri dx/sx sul fianco della valle, portandoci su, ai 1875 m del Passo di Campolongo.

Ci salutiamo ad Arabba
Per chiudere l’Anello del Sella ci salutiamo ad Arabba. Dal Campolongo ad Arabba ci separano 3,5 km, 6 minuti circa, una manciata di curvini e solo 4 tornanti. In fondo ad Arabba, ecco lo stop con l’asfalto della SS 48 delle Dolomiti. Un itinerario in moto di poco più di 50 km che lasciano il segno in ogni animo a due ruote.
Volendo si ricomincia il giro… O forse sarebbe meglio cambiare rotta di percorrenza e tornare indietro. D’altra parte, una strada di montagna, fatta nelle due direzioni opposte, è come se fossero due strade diverse: cambiano disegno, pendenza e panorami. I più entusiasti se la fanno in un senso e tornano a casa nel senso opposto. E tu, cosa decidi di fare?
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Fonte del nostro articolo ed ispirazione per il nostro viaggio è stato il fascicoletto “Curve & Tornanti. Indicazioni e suggerimenti per dondolarsi in motocicletta su e giù dai Passi delle Dolomiti” di Gianni Giorgi e Carlo Cianferoni.