Cullato dal vento e baciato dal sole, il Salento in moto non è un semplice viaggio, ma un’odissea motociclistica.
Ogni curva è un racconto e ogni chilometro percorso è un’emozione che si intreccia con la bellezza incantata di questa terra. Fare mototurismo in Salento significa abbandonare l’anima a strade tortuose e a tramonti infuocati, mentre il paesaggio ci avvolge in un abbraccio caldo di ulivi secolari e mare turchese.
Attraversando città storiche e villaggi fiabeschi, incideremo per sempre nella nostra memoria un ricordo che sfuma tra il sogno e la realtà.
Siete pronti a lasciarvi guidare dall’anima ardente del Salento in moto?
Il Salento
Il Salento è un gioiello custodito nel cuore del Mediterraneo, una terra incantata situata nella parte meridionale della Puglia.
Si tratta di una penisola baciata dal Mar Ionio ad est e dal Mar Adriatico a ovest. La sua costa è punteggiata da spiagge di sabbia dorata e calette rocciose che si tuffano in acque cristalline. L’entroterra è un mosaico di uliveti secolari e vigneti ondulanti, circondati da muretti di pietra a secco e campi di grano dorato.

Territorio ricco di storia, con radici che affondano nell’antichità, si punteggia di cittadine pittoresche ed uniche.
Le città costiere come Otranto e Gallipoli custodiscono tesori storici, tra cui castelli medievali, chiese barocche e vestigia di civiltà passate.
Lecce, capoluogo di provincia, è nota come la “Firenze del Sud”, celebre per l’architettura barocca dei suoi edifici, l’anfiteatro romano e il castello Carlo V, il più grande di Puglia.
La cultura salentina si manifesta anche attraverso la musica tradizionale della pizzica, le sagre di paese ricche di sapori autentici e le tradizioni artigianali tramandate di generazione in generazione.
Insomma, il Salento è un connubio incantevole di mare, campagna, cittadine affascinanti e cultura effervescente, che lo rendono un paradiso per gli occhi e un’esperienza sensoriale unica per i viaggiatori in moto.
Itinerario del Salento in moto
Percorrere le strade del Salento in moto è un invito alla scoperta. Per buona parte costeggiano la costa, offrendo panorami mozzafiato e la sensazione di volare sopra le onde.
Oppure serpeggiano tra uliveti e vigneti, attraverso pittoreschi borghi e paesaggi rurali, immergendoci in un’atmosfera di tranquillità e genuinità.
Questo itinerario in moto sulle strade del Salento ci conduce, dunque, attraverso 250 km circa di emozionante e assoluta meraviglia. Prendetevi almeno 2 giorni, meglio se 3, per affrontare il giro intorno al Tacco d’Italia.
Le cose da vedere nel Salento sono molte, metteremo giù il cavalletto spesso! Per godere a pieno del mare e della cultura salentina, si potrebbe anche pensare di rallentare ulteriormente il ritmo, gironzolandoci per un’intera settimana.
Il nostro viaggio intorno al Salento in moto inizia a Leporano Marina (TA) e finisce a San Foca (LE).
Affronteremo il giro della penisola salentina in senso antiorario con l’obiettivo di percorre la litoranea avendo il panorama subito alla nostra destra. Ciò non toglie che il giro del Salento in moto può essere affrontato nella direzione opposta, dunque partendo da Otranto e chiudendolo nella provincia di Taranto.
Toccheremo 2 degli estremi geografici dello Stivale. Arriveremo lì dove finisce l’Italia e inizia il resto del mondo… Metteremo le nostre due ruote in luoghi carichi di suggestione come Punta Palascìa l’estremo più a est d’Italia e Capo di Leuca, il finis terrae.
Insomma, un’avventura “estrema”, ovvero un’esperienza indimenticabile di mototurismo.
Guarda il video di un nostro esilarante giro in Salento sul canale YouTube di Nico Zaccagnino.
La Mappa del Salento in moto
La prima tratta del tour in Salento in moto, come abbiamo visto, prende il via da Leporano Marina, sullo Ionio.
E’ qui che inizia la SP122 “Litoranea Salentina”, che per alcuni km ci regala piacere di guida e panorami interessanri. La strada si contorce tra meravigliose calette, dove un mare azzurro cristallino splende tra scogliere scure.
Poi il panorama cambia: la litoranea si addentra tra le dune di Campomarino, immergendoci in scenari di rara bellezza.
In corrispondenza della Riserva Naturale Orientata Salina Monaci, la SP122 si sposta nell’interno, incrociando la SP340 che ci porta, scorrendo lineare, fino a Torre Lapillo e Porto Cesareo.
Infine, restando incollati al mare il più possibile, sulla SP 108, raggiungiamo Gallipoli.
Usciti da Gallipoli la SP239 e poi la SP88 si guidano vista mare, tra Mariana di Mancaversa e Torre San Giovanni.
Poi, in corrispondenza della SP91, inizia un tratto di costa con spiagge da sogno. Fate sosta dove vi porta il cuore, ma la prossima tappa del giro del Salento in moto sono le Maldive del Salento.
Da Marina di Pescoluse manca ormai poco, solo 10 km, per raggiungere una delle tappe più iconiche di questo viaggio. Sulla SP214 che accarezza la costa, arriviamo a Santa Maria di Leuca.
Da Santa Maria di Leuca a Otranto imbocchiamo la SP358 “Litoranea Leuca-Otranto”.
Le curve della Litoranea Leuca-Otranto non sono solo pieghe nella geografia, ma bensì colpi di pennello su un quadro in continuo movimento.
Questa strada incanta, rapisce, infiamma! Sarebbe da percorrere tutta d’un fiato nelle due direzioni: andata e ritorno. Poco più di 50 km di sbigottimento.
Ma qui le meraviglie incantevoli del Salento obbligano a soste continue. Su questo tratto di costa dominano alte scogliere frastagliate ed è, dunque, il litorale delle calette da sogno…
Risalendo da Otranto a San Foca c’è un bel carico di roba da visitare assolutamente! Si tratta di 20 Km carichi di meraviglia, che Google Maps calcola percorribili in soli 30 minuti, ma che invece potrebbero richiedere anche un’intera giornata.
Dove andare nel Salento in moto
Descritto a grandi linee l’itinerario in moto nel Salento, non ci resta che vedere nel dettaglio dove fare tappa in questo tour in moto. Partiremo dalla costa ionica alla scoperta, curva dopo curva, di questo territorio che ci accoglierà con il suo fascino unico.
1. Il Salento tarantino in moto
Non tutti sanno che anche Taranto è Salento. E’ luogo comune pensare che il Salento coincida solo con la provincia di Lecce e invece non solo Taranto è salentina, ma è anche la città più grande di questa regione nella regione.
- Dunque, da Taranto raggiungiamo Leporano Marina. E’ qui che inizia un tratto di costa frastagliata, sulle cui rocce si contorce la SP122 “Litoranea Salentina”. La strada scorre di fianco al mare e lascia intravedere magnifiche calette con acque limpidissime e dalle molteplici sfumature d’azzurro.
- Se avete intenzione di fare subito un tuffo, fermatevi a sulla spiaggia di Lido Silvana di Marina di Pulsano. Si tratta di un’incantevole spiaggia di soffice sabbia bianca, incastonata in un fantastico golfetto a forma di semicerchio. Il mare è straordinario, turchese, cristallino e di una trasparenza incredibile.
- Continuando lungo la provinciale 122 si affianca tanta parte dello splendido litorale di Campomarino. La strada si distende e si addentra tra le spettacolari Dune di sabbia chiara che digradano verso un mare trasparente. I riflessi dell’acqua sono eccezionali, dal turchese chiaro al blu profondo. Scalette e passerelle di legno appaiono come ornamenti sulle dune e invitano a scendere in spiaggia.

- Protagonista è il paesaggio e in un dolce dondolio, di torre in torre, si arriva alla Riserva Naturale Orientata di Salina Monaci. Una torre di vedetta, Torre Colimena, segna il panorama di questo territorio e la fine della Provincia di Taranto. Qui sorgeva un’antica salina che lascia oggi spazio all’accoglienza di fenicotteri rosa, cigni e aironi. Separata da un lembo di spiaggia dal mare, Salina Monaci è circondata da dune sabbiose e macchia mediterranea, che danno vita ad uno dei tratti più selvaggi della costa pugliese. Il mare qui è straordinariamente trasparente.

2. Da punta Prosciutto a Gallipoli
Il Tour del Salento in moto si inoltra nella provincia di Lecce. Qui incontriamo alcune delle location più famose del Salento: Punta Prosciutto, Torre Lapillo, Porto Cesareo, Porto Selvaggio e Gallipoli. Lasciamo la Litoranea Salentina SP122 per seguire la SP340.
- Punta Prosciutto è famosa per le sue spiagge di sabbia dorata e acque cristalline. Incorniciata da dune secolari ricoperte di macchia mediterranea, la Spiaggia di Punta Prosciutto è una delle più belle della regione. Questo territorio è situato all’interno dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e ricade anche nella Riserva Naturale Palude del Conte. Dunque un’area incontaminata in cui cercare relax e tranquillità.
- Torre Lapillo è una piccola località balneare, il cui punto attrattivo è appunto la torre di avvistamento del XVI secolo. La torre offre, dalla sua caratteristica scala d’accesso esterna a tre arcate, una vista panoramica sulla costa. Inutile dire che le spiagge di Torre Lapillo sono incantevoli nella loro sabbia finissima e nelle acque turchesi.
- Porto Cesareo è una città costiera animata e vivace con un porto pittoresco, ristoranti di pesce fresco e una vivace vita notturna. Caratterizzante di questa località è una bellissima spiaggia che si estende ininterrotta per 17 chilometri. Di fronte al suo litorale si erge nel mare un arcipelago di isolotti, tra cui il più famoso è l’Isola dei Conigli. L’isolotto è raggiungibile a nuoto, se siete bravi nuotatori, o con servizio navetta via mare. La Torre Cesarea sorge in pieno centro, su una lingua di terra che si protende verso il mare, dividendo la “riviera di levante”, che ospita il porto turistico, e la “riviera di ponente” che funge da attracco per le tipiche barche dei pescatori. Famosa anche la statua della prosperità dedicata a Manuela Arcuri, per la vicenda che la vide prima collocata, poi rimossa e poi ricollocata sul lungomare di Porto Cesareo.
- Proseguendo lungo la costa si arriva nella zona di Porto Selvaggio, un’area di particolare fascino paesaggistico, tutelata come Parco Naturale di porto Selvaggio. La SP 286 si incava tra rocce ricoperte da un bosco di pini. Qui la costa si fa rocciosa e si innalza. Tenendo d’occhio la tabella di marcia, se avete tempo potreste dedicare qualche ora all’esplorazione di questo paradiso naturalistico, ma rigorosamente a piedi. Per approfondire leggi >> qui
- Subito dopo Porto Selvaggio il giro del Salento in moto fa tappa a Santa Caterina per ammirare un luogo chicca… La Stanza dei Bagni

3. Gallipoli in moto
Gallipoli, la “Città Bella”, sorge su una penisola circondata dal mare, offre spiagge incontaminate e un centro storico affascinante.
Netta la distinzione tra la città moderna e il borgo antico che si eleva su un isolotto unito alla terraferma da un ponte del 600′.
A darvi il benvenuto, nella Gallipoli di una volta, c’è il Castello Angioino (ingresso €7). Da qui ci si addentra in un intrico di stradine suggestive tra tipiche costruzioni salentine, una carrellata chiese e palazzi nobiliari.
Da non perdere l’affascinante Cattedrale di Sant’Agata, dedicata alla patrona della città. Elevata al rango di monumento nazionale per sua importanza artistica, questa chiesa è un colosso del barocco leccese. E’ anche nota come la “Pinacoteca” per via del numero di tele del 600′ e del 700′ in essa custoditi.
Nei sotterranei del Palazzo Granafei si può ammirare il “Frantoio Oleario Ipogeo“. La storia dei frantoi di Gallipoli ha inizio nel XVI secolo, quando questa città era capitale mondiale dell’olio da lampada. I più grandi centri d’Europa, come Parigi, Londra, Berlino, Vienna, ecc., hanno usato l’olio di Gallipoli per illuminare le loro strade fino alla fine del XIX secolo.
4. Da Gallipoli a Santa Maria di Leuca in moto
Il viaggio nel Salento in moto a questo punto continua fino a Santa Maria di Leuca, anticamente definita Santa Maria de finibus terrae. A sud di Gallipoli incontriamo alcune delle spiagge più amate del Salento.
Subito dopo la “Città Bella” inizia un tratto di costa chiamato Baia Verde. Da ammirare assolutamente Punta della Suina, incoronata come una delle spiagge più belle d’Italia dal The Guardian. Piccole spiaggette bianche e soffici si incastonano nella scogliera. I colori del mare sono intensi e vibranti e la sua limpidezza e sbalorditiva.

Prendendo la SP215 e poi la SP88 percorriamo la costa fino Torre San Giovanni. Da qui la SP91 ci porta a Santa Maria di Leuca costeggiando due lunghe lingue di spiaggia bianca. La prima è la Marina di Ugento, la seconda è Marina di Salve, nota come Maldive del Salento.

5. Santa Maria di Leuca
Si giunge così a Santa Maria di Leuca. Cuore pulsante di tutta la marina sono il porto turistico e il lungomare compresi tra i due promontori di Punta Meliso e Punta Ristola.

A Leuca la costa è prevalentemente rocciosa e lì dove il promontorio si innalza sorge il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae. Le leggende legate alla storia di questa chiesa sono diverse. Quello che è certo è che costituisce un punto d’osservazione incredibile della prorompente natura circostante.

Insieme al Faro di Capo Leuca, arricchiscono questo luogo panoramico di una intensa solennità. Il Santuario di Santa Maria di Leuca costituisce anche un punto di ritrovo per i motociclisti di zona in quanto punto d’arrivo della fantasmagorica SP358.
6. La litoranea Otranto – Leuca, SP 358
La strada più bella da fare in Salento in moto è la SP 358 “Litoranea Otranto – Leuca” o “delle Terme Salentine”. Il litorale è roccioso ed elevato e la strada scorre costeggiano la costa, offrendo panorami mozzafiato e la sensazione di volare sopra le onde. Lungo la scogliera si susseguono le grotte, visitabili in barca, ma il panorama di cui si gode in moto non lascia posto all’invidia per chi è in mare.
- La prima sosta la facciamo dopo 10km al Ponte Ciolo, divenuto ormai una grande attrazione turistica. Fu realizzato negli anni ’60 per unire le due sponde della profonda Gola del Ciolo. Si tratta di uno scenografico ponte a campata unica, alto 30m e lungo 60 da cui si gode di una magnifica vista panoramica su Fiordo del Ciolo. Se avete voglia di lasciare la moto potete scendere a piedi lungo una spettacolare scalinata intagliata nella roccia. Oltre alla suggestiva spiaggetta ghiaiosa, si possono visitare diverse grotte che presentano tracce della presenza dell’uomo fin dalla preistoria.
Da qui inizia una serie di calette deliziose inserite in borghetti bomboniera, come Marina di Novaglie, Marina Serre, Tricase Porto, Marina di Andrano. Scegliete voi quale visitare.
- Per un tuffo indimenticabile, se visitate il Salento in moto in estate (ma non in agosto!) scoprite la Caletta dell’Acqua Viva. Una minuscola spiaggetta consente l’accesso in mare, ma sugli scogli ci sono scalette e appigli per i tuffi. Se non affollata la caletta è molto intima e le sue acque sono particolarmente limpide e fresche, provenendo da sorgenti sotterranee. In estate sono assicurati i servizi (bar, docce e parcheggio €5).
- Castro è un affascinante borgo medioevale. Il colpo d’occhio sulla città, salendo sulla SP358 è fantastico. Un mucchietto di casette bianche rivestono la collina alle spalle del promontorio roccioso. Castro si divide in due zone: la parte bassa della marina, dove ha sede il caratteristico porto; la zona in alto è quella del borgo antico. La Castro Superione ha antiche origini e il centro storico, che sorge in posizione panoramica, si arricchisce di un castello del 1500 e di una cattedrale del XII secolo.

- Se volete togliervi la curiosità di vistare una grotta salentina. senza prendere la barca, fermatevi alla Grotta della Zinzulusa. Lasciata la moto in parcheggio, questa spettacolare grotta si raggiunge e si visita a piedi. Su una scogliera di ben 15 metri si apre un’enorme bocca d’ingresso nelle viscere della terrà. Il colore dell’acqua è a dir poco divino e formazioni stalattitiche e stalagmitiche danno origine a forme particolari. L’esperienza nella Grotta Zinzulusa dura circa 30 minuti, lungo un percorso di 150 metri. Ingresso €6.
- Santa Cesarea Terme è un luogo caratteristico in cui mettere giù il cavalletto. La sua fama è legata alle acque termali che sgorgano dalle pareti rocciose ad una temperatura di circa 30 gradi. Ma la sua particolarità consiste nell’avere un abitato ricco di ville costruite da famiglie nobiliari sul finire dell’Ottocento. Spiccano, infatti, alcune palazzine in stile liberty come Villa Sticchi e Villa Raffaella. In agosto è il caos, ma nella bassa stagione potrete godere di una passeggiata alle “Piscine” naturali che si sono create all’interno di antiche cave di tufo. Vi si accede tramite un camminamento adiacente allo stabilimento Bagno Marino Archi. La particolare posizione di Santa Cesarea Terme fa si che ci siano diversi punti belvedere da cui ammirare con un solo sguardo tutta la costa del Sud Salento fino a Santa Maria di Leuca.
- Ci fermiamo a Porto Badisco, dove una caletta in una profonda falesia vi lascerà senza parole. In bassa stagione riuscirete a raggiungere la spiaggia in moto.

Da Santa Cesarea a Porto Badisco scorre il tratto più stupefacente della SP358. La costa rocciosa si innalza ulteriormente e con essa la strada… Dopo Porto Badisco la 358 vira nell’interno, ma continuiamo il nostro itinerario in moto costeggiando il mare sulla SP87. Il panorama si apre su entrambi i lati e si gode si una veduta mozzafiato.
- E arriviamo in moto nel luogo più emblematico del Salento: il Faro di Punta Palascìa. E’ questo l’estremo più orientale d’Italia e uno dei fari più antichi del Mediterraneo, costruito nel 1867. Il faro si erge su un’alta scogliera da cui si gode di una spettacolare vista sul Mediterraneo. Magica è l’esperienza dell’alba a Punta Palascìa: qui il sole sorge prima che rispetto a qualsiasi altra parte del Paese. Nelle giornate limpide si possono ammirare all’orizzonte i monti dell’Albania. E quando il mare è in burrasca lo spettacolo è sbalorditivo: le onde si infrangono sulla scogliera frastagliata, gli schizzi del mare e il vento travolgono il faro, che imponente resiste, solitario, alla tempesta. Non si vede dalla strada il Faro di Punta Palascìa. Lasciatevi aiutare da navigatore. Parcheggiate la moto vicino al recinto dell’Area Militare e scendete lungo il vialetto sterrato: una passeggiata di 5/10 minuti vi permette di raggiungerlo.
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- Dopo pochi km ci fermiamo per atterrare su Marte! Visitiamo uno dei luoghi più insoliti del Salento. La Cava di Bauxite. Il paesaggio qui si tinge di colori intensi e straordinari, con sfumature di rosso, arancione e viola che creano un paesaggio surreale e quasi marziano. L’acqua piovana ha riempito poi le buche della cava ormai in disuso, creando un lago di una tinta surreale, verde-turchese. Il lago si raggiunge a piedi con una breve camminata. Ci sono dei parcheggi predisposto per lasciare i veicoli.

7. Otranto in moto
Arriviamo ad Otranto in moto continuando lungo la SP87.
Otranto è una città dal fascio del tutto particolare. Chiamata “Porta d’Oriente”, racconta, nel suo meraviglioso centro storico, tutta la sua storia antichissima.
Assediata più volte nei secoli, Otranto è una città fortificata. Le mura e il castello cingono l’intero centro storico. Attraversando le antiche porte, ci ritroviamo in un labirinto di viuzze e vicoli, arricchiti dalle casette dipinte di bianco e adornati dall’ocra della pietra leccese. Ogni angolo presenta una sorpresa: una chiesa, una veduta sul mare, un dettaglio da scoprire.
Una passeggiata sul Lungomare degli Eroi è un’esperienza abbagliante.
Da qui si parte per scoprire il centro antico si Otranto Il Castello Aragonese è una fortezza militare a pianta pentagonale, con 3 torri e un bastione a punta di lancia a picco sul mare. Tutt’intorno un ampio fossato difensivo. Al suo interno non ci sono sfarzi e lussi, è un ambiente militare e spartano. Visitarlo costa €12.
A poca distanza si trova Torre Matta, un baluardo difensivo inglobato nel complesso murario adiacente al porto. La sua struttura enigmatica è stata oggetto di recenti restauri, che hanno portato alla luce l’originaria torre circolare, ammirabile all’interno dell’edificio. La primitiva struttura cilindrica fu rivestita nel tempo da mura quadrangolari, per migliorarne l’efficienza balistica. Ingresso €4.
Gioiello di Otranto è la Cattedrale di Santa Maria Annunziata. Edificata ad opera dei normanni, tra il 1000 e il 1100, con la sua notevole dimensione è da ritenersi la Chiesa più grande di Puglia. Sorge sui resti di un villaggio messapico e fu rimaneggiata nei secoli, presenta un mix di elementi stilistici. Conserva all’interno un pavimento a mosaico, ritenuto tra i più importanti dell’arte musiva medioevale italiana, che rappresenta l’”Albero della Vita“.
Un’altra perla di Otranto è rappresentata dalla Chiesa di San Pietro, che probabilmente fu la prima basilica della città. Esempio di arte bizantina, al suo interno sono stati recuperati degli splendidi affreschi.
Cosa vedere a nord di Otranto in moto
Se fino a questo punto del giro del Salento in moto, coprotagonista dello stupendo paesaggio del litorale orientale è la strada, a nord di Otranto, il tracciato della SP366 scorre tra seminati e ulivi della campagna salentina. Ma è proprio qui che si concentrano alcune delle meraviglie più belle della Puglia.
- A 6 km da Otranto incontriamo un luogo legato alla leggenda. Baia dei Turchi è il punto in cui, con molta probabilità, nel 1480, sbarcò l’esercito dei turchi che espugno Otranto. Un cartello ci indica dove svoltare e, lasciando la provinciale 366, percorriamo una stradina di campagna, fino a raggiunge una pineta. In estate è disponibile un parcheggio sterrato custodito dove lasciare la moto. In bassa stagione parcheggiamo nella pineta e proseguiamo a piedi. Il sentiero per la Baia dei Turchi è davvero suggestivo. Ci si addentra nella pineta e man mano la macchia mediterranea si fa sempre più fitta. Il viottolo diventa via via più stretto e d’improvviso compare uno spettacolo meraviglioso… un mare caraibico dalle mille sfumature d’azzurro! Siamo sulla falesia e stiamo ammirando l’incanto dall’alto. Poi proseguiamo, passando tra cunicoli di sabbia e affacci a strapiombo sul mare, per raggiungere le insenature sabbiose, alcune occupate da lidi attrezzati ed altre libere. E’ un posto incredibile!
- La SP 366 poi prosegue all’interno di una pineta. Si tratta dell’area SIC, ovvero il Sito di Importanza Comunitaria dei Laghi di Alimini. Questa zona costituisce uno dei luoghi naturalistici più pregiati del Salento, con un ecosistema che ospita molteplici specie animali e vegetali. Due sono i laghi di questa oasi: l’Alimini Grande e l’Alimini Piccolo. Potete addentrarvi tra le stradine che li circondano per godere di un po’ di pace. Qui la costa è sabbiosa: una lunga lingua di sabbia bianca finissima spezza il litorale roccioso. In estate, trovate lidi ed ogni sorta di intrattenimento acquatico desiderabile.

- Percorsi 9 Km da Alimini, ci fermiamo di fronte ad uno dei più noti ed apprezzati monumenti naturali del Salento: i faraglioni di Torre Sant’Andrea. Sono una vera e propria opera d’arte realizzata dalla natura. La scogliera, sinuosa, si tuffa a picco sul mare, nel suo superbo color avorio. Poco distanti, dall’acqua cristallina e turchese, si innalzano gigantesche formazioni rocciose come grandi colonne, dalle forme originali. Senza dubbio la formazioine più suggestiva è l’ “Arco degli Innamorati” che è simbolo di questa porzione di territorio. Davanti alla roccia si trova una scala che scede verso il mare. I faraglioni si ammirano a piedi, ma il parcheggio è proprio a due passi.
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- Solo 5 minuti e, proseguendo sempre sulla SS366, si raggiunge Torre Dell’Orso. Luogo di ritrovo dei motociclisti è l’Hotel Belvedere. Con la sua veranda vista mare, si affaccia sia sulla famigerata torre, che sulla baia, una meravigliosa insenatura di sabbia tra alte scogliere. Sullo sfondo si ammirano i due faraglioni noti come “Le due Sorelle“. Imperdibile il Pasticciotto Leccese da Dentoni: caldo, friabile, divino!

- Uscendo da torre dell’orso godiamo degli ultimi chilometri di strada con affaccio sul mare. Solo 3 km ci separano da tra famosissima e fotografatissima attrazione naturalistica del Salento: le Grotte della Poesia. Si tratta di luogo magico dove l’acqua dolce incontra il mare in una piscina naturale. Molto apprezzate dagli amanti dei tuffi, in realtà, la loro importanza è legata alle tracce di iscrizioni epigrafiche, risalenti al IX sec. a.C.. D’estate sono letteralmente prese d’assalto, ma non si può fare a meno di visitarle. Di fronte all’accesso c’è un parcheggio per moto, se trovate posto…

- Questa zona pare fosse molto frequentata a partire fin dall’età del Bronzo. Tracce della sovrapposizione di epoche storiche, evidenziate nel Parco Archeologico di Roca Vecchia, suggeriscono che quest’area, oltre al grande pregio paesaggistico, ha rappresentato un importante centro culturale e commerciale. Vale la pena esplorare a piedi l’affaccio sul mare, per ammirare la Baia ‘Nfucaciucci, i resti del Castello di Roca Vecchia e la Torre di Maradico.

- In un batter d’occhio siamo a San Foca, rinomata località villeggiatura estiva. La torre, il porto, il lungomare che affaccia su una tipica spiaggia salentina…

Finisce qui il nostro tour del Salento in moto. Un viaggio in moto ricco, in un territorio prezioso. Ci troviamo a circa 25km da Lecce e dall’autostrada.
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