Scopri le strade delle miniere della Sardegna in moto

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Lo sapevi che in Sardegna puoi esplorare alcune delle miniere più antiche d’Europa, percorrendo strade che pochi motociclisti conoscono?

Benvenuti in un viaggio straordinario nel Sulcis-Iglesiente, una regione arcaica del sud-ovest sardo. Qui è custodito un patrimonio affascinante e spesso dimenticato: le miniere della Sardegna.

Tra gallerie oscure, antiche strutture e panorami selvaggi, questo itinerario in moto ci porterà a scoprire luoghi intrisi di storia e mistero. Siti affascinanti come Montevecchio, Masua e Ingurtosu, testimonianze di un’epoca in cui la Sardegna era tra i maggiori centri di estrazione mineraria in Europa.

In oltre dieci anni e più di 150.000 chilometri percorsi in moto ne abbiamo visiti di luoghi incredibili… Ma l’atmosfera che si respira su queste strade e in queste miniere abbandonate è qualcosa di unico.

Pronto a un’esperienza fuori dal comune? Allaccia il casco e preparati a esplorare uno degli itinerari più suggestivi della Sardegna.

La storia delle miniere della Sardegna

La storia delle miniere della Sardegna affonda le sue radici in tempi antichissimi. Pensate che già i Fenici e i Romani estraevano in questa regione piombo, ferro, argento, zinco.

Nel corso dei secoli, le miniere della Sardegna hanno subito alti e bassi. Ma è a partire dall’Ottocento che diventano centri di produzione mineraria di livello europeo. Nel Sulcis-Iglesiente, il “periodo d’oro” delle estrazioni attira migliaia di operai che lavorano duramente, in condizioni pericolose e malsane. Zolfo, rame, piombo, zinco, argento, caricati su grandi navi, venivano poi esportati in tutto il mondo.

Ma, con il passare del tempo, le riserve minerarie iniziarono a esaurirsi, e la concorrenza internazionale divenne insostenibile. Così, negli anni ’60 e ’70, molte miniere furono progressivamente abbandonate. Le città minerarie, una volta vive e pulsanti, si svuotarono. Il Sulcis-Iglesiente, sedotto e abbandonato, cadde in una crisi economica profonda.

Scopri le strade delle miniere della Sardegna in moto

Della grande epopea mineraria della Sardegna rimane una forte eredità culturale. Gli imponenti apparati tecnologici estrattivi e i villaggi dei minatori, abbandonati per decenni, sono stati custodi di una memoria storica incredibile. Un immenso patrimonio di archeologia industriale che oggi è visitabile grazie a un’importante opera di recupero della memoria storica e sapiente ristrutturazione.

Nel 2001 fu istituito il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. Primo al mondo e primo essere riconosciuto dall’UNESCO come geoparco. E’ dunque il capofila e ilsimbolo della rete mondiale dei geoparchi (GEOPARKS) istituita da quel momento dall’UNESCO. Il Parco comprende otto aree che racchiudono una superficie complessiva di circa 4.800 km2 ricadente nei territori amministrativi di 81 Comuni.

Esplorare le miniere della Sardegna è un modo per riscoprire non solo un pezzo di questa regione, ma anche le tracce di vite dedicate a questa attività dimenticata.

L’itinerario tra le miniere della Sardegna

Addentrarsi nella Sardegna delle miniere è come viaggiare nel tempo, alla scoperta di un passato fatto di fatica, innovazione e bellezza paesaggistica unica. Le antiche miniere, oggi recuperate e trasformate in musei e parchi archeologici, raccontano storie di vite difficili e ingegnosità straordinaria, immerse in scenari naturali mozzafiato.

Questo itinerario vi guiderà attraverso i luoghi simbolo della tradizione mineraria sarda. Dalle maestose strutture industriali, come Porto Flavia e Montevecchio, ai villaggi abbandonati come Ingurtosu, fino ai paesaggi spettacolari delle dune di Piscinas e alla memoria storica custodita nella Miniera di Serbariu.

Ecco le tappe imperdibili che renderanno il vostro viaggio un’esperienza emozionante e ricca di scoperte.

La mappa

1. Partenza da Guspini e il villaggio minerario di Montevecchio

Il nostro viaggio in moto tra le miniere della Sardegna inizia a Guspini, nel cuore dell’antica regione del Monreale. Questa cittadina, dalle origini medievali, sorge ai confini con i rilievi dell’Iglesiente, un territorio ricco di storia e bellezza naturale.

Scopri le strade delle miniere della Sardegna in moto
Miniera di Montevecchio – Guspini

Seguendo la SP66, arriviamo al villaggio minerario di Montevecchio, un tempo cuore pulsante dell’industria estrattiva sarda. Qui è possibile visitare gli antichi edifici della miniera e immergersi nella vita dei minatori del passato. Montevecchio offre un’esperienza suggestiva, prevedendo diversi percorsi di visita, tra palazzi di architettura industriale e gallerie sotterranee.

📍 Informazioni utili: visita il sito ufficiale di Montevecchio per prenotare tour guidati: Montevecchio.it.

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2. Il percorso sterrato verso Ingurtosu

Da Montevecchio, proseguiamo sulla SP66, che presto si trasforma in uno sterrato immerso nella natura selvaggia della Costa Verde. Entriamo nella Valle de Is Animas in cui si estendeva l’intero complesso minerario che faceva capo a Montevecchio.

Questo tratto di circa 10 km è percorribile anche con moto non specializzate per l’off-road. Si attraversano paesaggi fuori dal tempo tra colline ricoperte di macchia mediterranea e villaggi fantasma, testimonianze di un’epoca di duro lavoro nelle miniere.

Scopri le strade delle miniere della Sardegna in moto
Il palazzo della Direzione delle miniere di Ingurtosu / sardegnaturismo.it

Arrivati a Ingurtosu, troviamo le rovine di un antico villaggio minerario, un luogo silenzioso e avvolto da un’atmosfera quasi mistica. Le umili dimore dei minatori contrastano con l’imponente palazzo in granito della direzione (del 1870). Accanto spaccio e negozi, posta ed edicola, scuola elementare e ospedale, altri servizi e persino il cimitero. E poi, la chiesetta di santa Barbara, patrona dei minatori, del 1916.

PERCORSO ALTERNATIVO: Se non ami lo sterrato, una volta visitate le miniere di Montevecchio puoi tornare in direzione di Arbus, seguendo la SP4. Da qui, percorri 9 km verso sud sulle piacevoli curve della SS126 Occidentale Sarda fino all’incrocio per Ingurtosu. Visita il villaggio fantasma di quella che fu una delle miniere più grandi e produttive della Sardegna. Poi torna sulla SS126 e continua l’tinerario tra le miniere della Sardegna.

3. Le dune di Piscinas: un’oasi dorata

Proseguendo da Ingurtosu giù nella valle, per circa 8 km, si incontra una delle attrazioni più spettacolari della Sardegna: l’oasi delle Dune di Piscinas. Qui, le dune di sabbia dorata si estendono per sette chilometri, creando un paesaggio desertico unico in Europa. Il contrasto tra il blu intenso del mare e il giallo delle dune offre uno scenario mozzafiato.

Spiaggia di Piscinas – Costa Verde – Arbus

Piscinas non è solo un paradiso naturale ma un luogo ricco di storia: molti dei materiali estratti dalle miniere vicine venivano trasportati lungo questa costa. Lungo il percorso sabbioso che porta al mare si possono ancora vedere ruderi di case, impianti e pozzi, enormi cumuli di materiali di scarto e carrelli arrugginiti.

📍 Curiosità: il sito è stato inserito tra le spiagge più belle del mondo dal National Geographic.

4. Buggerru e la Galleria Henry

Tornando sulla SS126, entriamo nel cuore del Sulcis-Iglesiente.

Dopo circa 15 km di curve panoramiche tra montagne selvagge, svoltiamo sulla SP83 per raggiungere Buggerru. Questo villaggio, nato come centro minerario alla fine dell’Ottocento, è famoso per la Galleria Henry, una galleria ferroviaria scavata nella roccia a picco sul mare. La visita offre una straordinaria vista sulla costa e racconta la storia dei minatori che lavoravano in condizioni durissime.

Galleria Henry sulla falesia di Bugerru

📍 Informazioni utili: visita il sito della Galleria Henry per scoprire gli orari delle visite: visitbugerru.it.

5. Masua e Porto Flavia: un capolavoro di ingegneria

Il viaggio nella Sardegna mineraria continua tra le montagne, sulla sinuosa e scorrevole SP83, fino a Masua.

Scendendo sui tornanti che portano fino al mare, raggiungiamo Porto Flavia, uno dei simboli dell’innovazione mineraria sarda. Troviamo un ampio parcheggio, ma una sterrata, che inizia ripida e poi si appiana, permette di raggiungere l’ingresso del sito visitabile.

Costruito negli anni ’20, questo porto scavato nella roccia consentiva il caricamento diretto dei minerali sulle navi, un’impresa tecnologica all’avanguardia per l’epoca.

Particolare di Pian di Zucchero e torretta di Porto Flavia – Masua – Iglesias

Dalle gallerie di Porto Flavia si ha vista straordinaria sul Pan di Zucchero, un faraglione che emerge imponente dal mare cristallino.

📍 Informazioni utili: visita il sito del Comune di Iglesias per scoprire gli orari e le teriffe delle visite: ComuneIglesias.it

6. Monteponi: un viaggio nella storia mineraria

Continuando su una spassosa SP83, che per alcuni chilometri si fa panoramica fiancheggiando la costa, torniamo sulla SS126 Occidentale Sarda.

Il nostro itinerario ci porta a Monteponi, una delle miniere più importanti della Sardegna. Qui si possono visitare antiche strutture minerarie e scoprire le tecniche utilizzate per l’estrazione del piombo e dello zinco. L’area è circondata da paesaggi aspri e suggestivi, che combinano l’architettura industriale con la bellezza naturale della macchia mediterranea.

7. Carbonia e la miniera di Serbariu

Infine, concludiamo questo nostro itinerario in moto in Sardegna a Carbonia. Oggi la città più popolosa del sud-ovest sardo, questo centro nacque negli anni ’30 per ospitare i minatori della miniera si Serbariu. A poca distanza dal villaggio, infatti, sorgeva quella che fu una delle principali fonti di carbone per l’Italia tra 1937 a 1964.

Oggi Serbariu è un museo interattivo che racconta la vita dei minatori e l’importanza del carbone durante il fascismo. È un luogo che unisce storia, emozioni e un forte senso di memoria collettiva.

📍 Informazioni utili: per prenotare una visita, consulta il sito ufficiale del Museo del Carbone: MuseodelCarbone.it.

Prima di togliere il casco…

L’itinerario delle miniere abbandonate in Sardegna è un viaggio nel tempo. Ogni tappa racconta storie di sacrifici e innovazione. Le strade silenziose e i paesaggi mozzafiato della Costa Verde lasciano il segno. Montevecchio, Ingurtosu e Porto Flavia svelano un passato affascinante, ricco di contrasti e bellezza.

Completa l’itinerario del tuo viaggio in moto, non perderti gli altri percorsi che abbiamo esplorato in Sardegna!

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alleroL

Ho sempre scritto raccontando ciò che mi appassiona: dei cavalli prima dell'ippoterapia poi. Infine, riscopro la mia adolescenziale passione per le moto e nasce Teste di Casco. Inseguo solo ciò che mi appassiona!

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