Quali sono le più belle strade da moto della Sardegna? Con le sue coste prevalentemente rocciose e le sue montagne maestose, La Sardegna è la meta ideale per i motociclisti in cerca di avventure su due ruote.
Viaggiare in moto in Sardegna significa scoprire un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni, dove ogni curva nasconde una nuova meraviglia. Che siate amanti delle strade tortuose di montagna, delle litoranee panoramiche o dei tranquilli percorsi tra i borghi, la Sardegna ha qualcosa da offrire a ogni motociclista.
In questo articolo esploreremo i grandi classici, come la SS125 Orientale Sarda, con le sue curve mozzafiato e le spettacolari “vedute rocciose”. Ma vi faremo scoprire anche tracciati meno noti, come la SP71, detta la “Strada Panoramica della Costa del Sud”, che si snoda tra spiagge dorate e scogliere imponenti, offrendo panorami che sembrano usciti da una cartolina.
Praticamente un luna park gigantesco per motociclisti, dove percorrere chilometri di strade tortuose che rendono ogni viaggio in moto un’esperienza unica e indimenticabile.
La più bella delle strade da moto della Sardegna è la Orientale sarda – SS125
La SS125, conosciuta anche come Orientale Sarda, è una delle strade da moto della Sardegna più affascinanti e amate dai motociclisti. Questo percorso leggendario si snoda da Cagliari, nel sud dell’isola, fino a Palau, nel nord, attraversando una straordinaria varietà di paesaggi che regalano emozioni uniche a chiunque la percorra.
I tratti più avvincenti di questo leggendario tracciato sono due:
- Il primo più a sud attraversa il Parco Naturale dei Sette Fratelli. Questa prima sezione, tra le località di Sinnai (CA) e San Priamo (SU), è caratterizzata da tornanti stretti e paesaggi montuosi che offrono divertimento e stupore.

- Il secondo è quello che entra nella regione dell’Ogliastra, una delle zone più selvagge e incontaminate dell’isola. Qui, il percorso diventa ancora più avventuroso con una serie di curve emozionanti che attraversano canyon fantastici e vallate meravigliose. Da Latzorai a Orosei la SS125 è leggenda, una delle strade da moto della Sardegna, e non solo, da percorrere almeno una volta nella vita. D’obbligo una sosta al Passo Ghenna ‘e Silana, valico del Supramonte, nella Barbagia Nuorese Qyesto valico è un punto di ritrovo noto ai motociclisti, dove lo spiazzo della Casa Cantoniera permette di mettere il cavalletto a terra e fare una pausa ai tavolini dei bar.
Il viaggio sulla SS125 continua fino a Olbia e, attraversando la famigerata Costa Smeralda, termina a Palau, dove è possibile prendere un traghetto per l’arcipelago della Maddalena, un altro paradiso naturale con strade panoramiche e spiagge da sogno.
Suggerimenti
Lungo il tracciato della Orientale Sarda tra Baunei e Orosei ci sono almeno 2 deviazioni dalla statale interessanti da compiere.
- Pedra Longa: poco prima di Baunei, una bella strada tra le rocce, con interessanti curve e bei tornantini, scende fino a Pedra Longa, considerato monumento naturale della costa dell’Ogliastra. Meta di trekking e climbingn, questa location regala un affaccio spettacolare sull'”inaccessibile” costa di Baunei.
- Cala Gonnone: avvicinandosi a Dorgali, segnaliamo la Galleria Etza che immette sulla SP26. Una serie di tornanti, scendendo sulle imponenti scogliere di Cala Gonnone, offrono viste spettacolari sul Golfo di Orosei, uno dei tratti costieri più belli della Sardegna.
La famigerata Alghero-Bosa
La Strada Provinciale Alghero Bosa, conosciuta anche come SP105, è un affascinante percorso costiero che si estende per circa 45 chilometri lungo la costa nord-occidentale della Sardegna.
Rinomata per le sue curve dolci e le vedute spettacolari sul Mar Mediterraneo, questa strada parte dalla storica città di Alghero, iniziando a snodandosi su un tratto roccioso a picco sul mare. Poi il tracciato attraversa colline verdeggianti e torna a serpeggiare su una scogliera ancora più affascinante, offrendo scorci indimenticabili su spiagge solitarie e calette nascoste, prima di arrivare a Bosa.
Questa osannata strada da moto della Sardegna è un must motociclistico. E adatta a tutti i tipi di moto, dalle sportive alle tourer, grazie alla varietà di curve e alla qualità del manto stradale.
Lungo il tracciato si incontrano numerosi punti di sosta panoramici perfetti per ammirare il paesaggio e scattare fotografie.
Suggerimenti
La Strada Provinciale Alghero Bosa non è solo un percorso panoramico imperdibile, ma anche un’opportunità per scoprire due delle gemme nascoste della Sardegna.
- Alghero: è nota per il suo centro storico ben conservato, circondato da antiche mura e torri difensive costruite durante il periodo catalano-aragonese. Le strette stradine acciottolate e gli edifici in stile gotico-catalano conferiscono alla città un fascino unico. Da non perdere la Cattedrale di Santa Maria, il lungomare “Bastioni” con viste mozzafiato sul mare, e il mercato del pesce, ideale per assaporare le specialità locali. Una curiosità interessante è che Alghero è conosciuta come “Barceloneta”, la piccola Barcellona, per via della sua forte influenza catalana. Alghero è anche famosa per la lavorazione del corallo rosso, e numerosi negozi vendono gioielli e manufatti artigianali realizzati con questo prezioso materiale.
- Bosa: è un incantevole borgo medievale situato lungo il fiume Temo, l’unico fiume navigabile della Sardegna. Il Castello dei Malaspina domina la città dall’alto, offrendo viste panoramiche sulla valle e il mare. Le case colorate del quartiere di Sa Costa, le botteghe artigiane di cuoio e ceramica, e il Museo Casa Deriu, sono le attrazioni da no perdere. La chiesa di San Pietro extra muros è uno degli edifici religiosi più antichi della Sardegna. Bosa è famosa anche per la produzione della Malvasia di Bosa, pregiato vino locale che vale la pena assaggiare.
SS126 Sud Occidentale Sarda: Un Viaggio Tra Natura e Storia

La Strada Statale 126 Sud Occidentale Sarda è uno dei percorsi più affascinanti e variegati della Sardegna. Si estende dall’isola di Sant’Antioco fino ad Arborea, dall’estremo sud della regione fino a raggiungere area centro-occidentale. Poco più di 130km che attraversano un territorio territorio suggestivo e storicamente ricco.
La Sud Occidentale Sarda inizia sull’Isola di Sant’Antioco, collegata alla terraferma da un istmo. Poi si addentra nel Sulcis-Iglesiente, l’area della Sardegna l’area protagonista dell’epopea mineraria sarda per terminare nell’area pianeggiante e votata all’agricoltura di Arborea.
Il tratto di SS126 che merita di essere annoverato tra le più belle strade da moto della Sardegna è quello che da Iglesias termina a Guspini. Qui le curve disegnano i fianchi delle montagne dell’entroterra sardo, creando percorsi tortuosi e tecnici.
Arricchisci il tuo itinerario in moto, non perdere l’articolo Le strade delle miniere della Sardegna in moto
Suggerimenti
Lungo la SS126, ci sono numerosi punti d’interesse che meritano una sosta. Tra i più suggestivi, segnaliamo:
- Sant’Antioco: Questa isola è nota per la sua vivace atmosfera mediterranea e per le antiche rovine puniche e romane. Partendo da Calasetta, conosciuta per le spiagge idilliache e il vino Carignano, visita la Torre di Calasetta e la Spiaggia Le Saline. A Sant’Antioco, invece, non perdere il Museo Archeologico Ferruccio Barreca e la Basilica di Sant’Antioco Martire con le sue catacombe.
- Carbonia: questa suggestiva città fu fondata negli anni ’30 per ospitare i lavoratori delle miniere di carbone della zona. Il Museo del Carbone nella Grande Miniera di Serbariu offre una visione affascinante della storia mineraria della Sardegna.
- Iglesias: una città medievale famosa, oltre che per le sue miniere, per la sua architettura storica. Iglesias in spagnolo significa ‘chiese’ è infatti il centro antico è ricco di edifici religiosi a partire dalla Cattedrale di Santa Chiara. Da visitare anche il Castello Salvaterra.
- Porto Flavia e i Faraglioni di Pan di Zucchero: con una digressione dalla SS126 si può ammirare Porto Flavia. Più che una miniera, fu una vera e propria rivoluzione: una straordinaria opera di ingegneria mineraria, ovvero un tunnel lungo circa 600 metri, scavato nella roccia dai minatori, che permetteva di caricare le navi in un “porto naturale”. Il tunnel sbuca a metà di uno strapiombo sulla costa rocciosa offrendo una vista mozzafiato sul suggestivo faraglione di Pan di Zucchero.
- Le Dune di Piscinas: considerate tra le più belle spiagge del mondo dal National Geographic, costituiscono un vero e proprio deserto in miniatura, dove è possibile vivere l’incredibile avventura di guidare all’interno di un deserto in moto. Lungo il percorso puoi esplorare il Villagio minerario di Ingurtosu.
- Montevecchio: se ti incuriosisce la storia mineraria di questi luoghi non perdere il complesso minerario di Montevecchio, tra Guspini e Arbus.
La SP71 La strada Panoramica della Costa del Sud
La Strada Provinciale 71, meglio conosciuta come la Strada Panoramica della Costa del Sud, è uno dei percorsi più suggestivi ma meno noti della Sardegna. Si estende per circa 25 chilometri da Chia a Teulada, offrendo un’esperienza di guida indimenticabile, con viste mozzafiato sulla costa meridionale dell’isola. Spiagge incantevoli, calette nascoste e antiche torri costiere sono lo scenario incantevole di questo tracciato.
Partendo da Chia, una località celebre per le sue spiagge spettacolari, la SP71 si dirige verso sud-ovest, seguendo il profilo frastagliato della costa. Curve incessanti e un saliscendi continuo rendono questo itinerario una delle strade da moto della Sardegna da percorrere assolutamente!
Suggerimenti
Lungo la SP71, ci sono numerosi punti d’interesse per approfondire la conoscenza di questo territorio. Tra i più suggestivi, segnaliamo:
- Spiaggia di Chia: conosciuta per le sue acque cristalline, gli stagni e le dune di sabbia che si increspano di fronte all’isolotto di Su Giudeu, è una delle prime tappe lungo la strada.
- Punto Panoramico di Tuerredda e Spiaggia di Tuerredda: Questo belvedere offre una vista spettacolare sulla spiaggia di Tuerredda, una delle più belle della Sardegna, con la sua sabbia bianca e le acque turchesi che ricordano i Caraibi.
- Punto Panoramico di Capo Malfatano: da qui si può godere di una vista panoramica sull’intero promontorio di Capo Spartivento e sulle spiagge circostanti
- Scenic viewing point su Torre di Cala Piscinnì: Un altro punto di interesse storico che offre viste spettacolari e un richiamo al passato difensivo della Sardegna.
La Strada Statale 128 Centrale Sarda è uno dei percorsi più selvaggi dell’entroterra sardo. Si estende da Monastir, poco più a nord di Cagliari, fino a Ovodda, attraversando il cuore montuoso della Sardegna. Questa strada è rinomata per le sue curve avvincenti, infinite, stancanti… Attraversando paesaggi montuosi, colline verdi e villaggi pittoreschi si vive un’esperienza motociclistica unica, un must per chi ama le avventure su due ruote. Leggi l’articolo Barbagia: esplorare l’interno della Sardegna in moto.
Partendo da Monastir, la SS128 si dirige verso nord attraversando il territorio del Campidano, caratterizzato da dolci colline e vaste pianure agricole. Proseguendo, la strada entra nella regione della Trexenta, con le sue colline ondulate e i panorami aperti. La vera bellezza del percorso si svela però nella Barbagia, dove la SS128 serpeggia attraverso paesaggi montuosi e vallate profonde del Gennargentu, offrendo curve emozionanti e viste spettacolari.
Suggerimenti
La Strada Statale 128 Centrale Sarda è un viaggio che combina l’avventura della guida su curve emozionanti con la scoperta della cultura e delle tradizioni dell’entroterra sardo. Tra le attrazioni più suggestive da visitare segnaliamo:
- Laconi: Questo pittoresco villaggio è famoso per il suo Castello Aymerich, circondato da un parco naturale che ospita una varietà di piante rare e spettacolari cascate. Laconi è anche nota per il Menhir Museum, che espone una collezione di statue preistoriche, risalenti a cinquemila anni fa, i menhir.
- Fonni: Situato nel cuore della Barbagia, è il paese più alto della Sardegna. Fonni è rinomata per i suoi murales, che raccontano la vita e le tradizioni locali, e per le sue specialità culinarie, come il pane carasau e i dolci tipici come le sebadas.
- Orgosolo: Famoso per i suoi murales politici e sociali, che decorano le case del villaggio, Orgosolo è una tappa imperdibile per chi vuole scoprire la cultura e le tradizioni della Barbagia.
- Gavoi: Questo villaggio è noto per il suo lago di Gusana e per il festival letterario “Isola delle Storie” di inizio luglio. Gavoi offre anche eccellenti opportunità per degustare i prodotti locali, come il famoso pecorino fiore sardo dop.
SS198 di Seui e Lanusei: un viaggio tra foreste e montagne
La Strada Statale 198 di Seui e Lanusei offre una straordinaria varietà di paesaggi, tagliando più o meno orizzontalmente il sud-est della Sardegna. Il tracciato, lungo circa 120km, si estende da Mandas, nell’entroterra, fino a Tortolì, sulla costa orientale, passando dalle colline dolci del Sarcidano alle foreste dense e alle montagne selvagge della Barbagia prima e dell’Ogliastra poi.
Partendo da Mandas, la SS198 inizia il suo percorso verso nord-est, attraverso dolci colline e ampie vallate. Proseguendo, la strada si addentra nelle foreste della Barbagia, attraversando le montagne del Gennargentu, dove si godere di tratti sinuosi e saliscendi continui che rendono la guida un vero piacere. I tratti più belli si trovano proprio qui, tra Seui e Lanusei, dove la strada serpeggia attraverso dense foreste e offre panorami spettacolari sulle montagne circostanti.
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Suggerimenti
Lungo la SS198 si possono visitare:
- Seui: Questo affascinante villaggio di montagna è noto per il suo centro storico ben conservato e il Museo Etnografico, che offre uno spaccato della vita tradizionale sarda. Da non perdere anche le vicine Grotte di Su Marmuri, uno spettacolo naturale straordinario.
- Lanusei: Situata in posizione panoramica sulle colline dell’Ogliastra, Lanusei è famosa per i suoi boschi e il bellissimo Parco di Selene.
- Vallata del Flumendosa: Attraversando la vallata del Flumendosa, si incontrano numerosi punti panoramici per godere della vista sulle acque turchesi del lago omonimo.
- Arbatax: frazione costiera di Tortolì, è uno scrigno di attrazioni. Immancabile una passeggiata nel parco delle Rocce Rosse. Da non perdere una visita alla Torre di San Gemiliano e alla Spiaggia di Orrì.
Conclusioni
La Sardegna, con le sue strade mozzafiato, paesaggi spettacolari e ricchezze culturali, è una destinazione imperdibile per ogni motociclista. Le strade da moto descritte in questo articolo offrono avventure indimenticabili su due ruote, attraversando alcuni dei luoghi più belli e affascinanti dell’isola.
Oltre alle spettacolari strade descritte in questo articolo, la Sardegna offre numerosi altri percorsi che meritano di essere esplorati. Approfondisci la lettura degli altri articoli sugli Itinerari della Sardegna in moto per costruire il tuo itinerario personalizzato:
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