Sardegna in moto

Sardegna in moto: 1 settimana per scoprila tutta

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Qual è una delle avventure più emozionanti che il mondo del mototurismo possa offrire? Un viaggio attraverso la maestosa e misteriosa Sardegna in moto.

La Sardegna non è solo una destinazione, ma un’esperienza che rimarrà impressa nei vostri cuori per sempre. Con le sue strade sinuose, che si intrecciano tra montagne maestose e coste scintillanti, l’isola offre un’esperienza unica per i viaggiatori in moto.

Immaginatevi sfrecciare lungo strade costiere baciati dal sole, con il profumo del mare e della macchia mediterranea che vi avvolge. Ogni curva vi porta a una nuova sorpresa: antichi villaggi arroccati sulle colline, spiagge di sabbia bianca bagnate da acque cristalline e panorami da sogno che vi lasciano senza fiato…

Un viaggio di una settimana è appena sufficiente per toccare le sue gemme nascoste, per assaporare la sua cucina ricca di sapori autentici e per immergersi nella sua cultura millenaria. In questo articolo vedremo quali sono le tappe assolutamente da non perdere per scoprire tutta la Sardegna in moto in un tour di 7 giorni.

Preparatevi, dunque, a lasciarvi travolgere dall’entusiasmo di percorrere le strade selvagge e affascinanti di questa meravigliosa isola. Siete pronti? Partiamo.

La Sardegna 

Situata nel cuore del Mediterraneo, la Sardegna è una terra di contrasti, dove maestose montagne si alternano a sconfinate pianure e coste rocciose lasciano il posto a lunghe spiagge sabbiose.

Ciò che affascina, percorrendola, è l’enorme distesa si territori disabitati, selvaggi, ricoperti da una fitta macchia mediterranea. Una natura lussureggiante che si dipinge di colori scintillanti: rocce grigie, verdi, rosse e dorate spiccano su una vegetazione che tocca tutte le sfumature del verde. I fiori, in primavera, creano grandi distese di giallo, viola e rosa intenso.

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Stintino, i colori della Sardegna

Il mare della Sardegna lo conoscono tutti…!L’acqua cristallina assume tutte le gradazioni dell’azzurro: dal turchese al verde acqua, dall’azzurro chiarissimo al blu cobalto più intenso. Le spiagge, poi, hanno colori dal bianco splendente al ghiaccio, fino al dorato intenso delle dune di sabbia.

A nord, l’isola accoglie i viaggiatori con scenari mozzafiato. Le montagne della Gallura, con le loro formazioni granitiche scolpite dal vento, offrono strade panoramiche che si snodano attraverso paesaggi selvaggi e incontaminati. Sculture naturali dalle forme bizzarre, come quella della Roccia dell’Orso nei pressi di Palau, conferiscono a questo territorio un aspetto assai originale. Si scorre lungo le strade costiere della Costa Smeralda, dove le acque cristalline si tuffano su spiagge di sabbia bianca, creando un quadro di rara bellezza. E’ questa la location della vita modana più lussuosa, con alberghi, villaggi e boutique eleganti e yacht di lusso ormeggiati nei porticcioli.

Lungo la costa occidentale, imponenti scogliere, come quelle di Capo Caccia, Capo San Marco lasciano spazio alle immense spiagge della Costa Verde. Le Dune di Piscinas e di Torre dei Corsari sono un paradiso per i motociclisti in cerca di avventure sulla sabbia dorata e di tramonti indimenticabili.

Spostandosi verso sud, le montagne del Sulcis regalano paesaggi epici. Un insieme variopinto rocce colorate si affacciano sul un mare trasparente. Proprio le caratteristiche geologiche uniche di questa sub-regione hanno fatto si che qui si concentrasse maggiormente l’attività mineraria in Sardegna. Questo passato è ancora visibile nei reperti di architettura industriale, ormai parte integrante del paesaggio.

A oriente, l’Ogliastra rivela il lato più selvaggio e autentico della Sardegna. Qui si trovano alcune delle spiagge più selvagge e incontaminate d’Europa, come quella di Cala Goloritzé e Cala Mariolu, raggiungibile solo via mare o tramite un sentiero impervio.

Canyon profondi, cascate, foreste secolari e panorami che si estendono fino all’orizzonte rendono l’area interna della Barbagia aspra e articolata e assolutamente da non perdere per il puro divertimento motociclistico.

In sintesi, la Sardegna è molto più di una semplice destinazione turistica: è un invito a esplorare terre selvagge e affascinanti, a scoprire luoghi unici e a vivere avventure epiche. 

Come raggiungere la Sardegna 

La Sardegna dista circa 500Km dalla costa italiana e per raggiungerla in moto il mezzo più economico ed elastico rimane il traghetto.

La traversata dura dalle 5 alle 15 ore asseconda alla tratta scelta. La tratta più corta e veloce è la Piombino – Olbia, ma attiva solo da giugno a settembre, con una durata di 5 ore. La traversata più lunga è la Civitavecchia – Cagliari, la cui durata oscilla tra le 13 e le 15 ore.

I punti di approdo in Sardegna sono Olbia, Golfo Aranci e Arbatax sul versante orientale, Porto Torres a nord e Cagliari a Sud. Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva delle tratte Italia-Sardegna:

SARDEGNA
ITALIA
Olbia
Civitavecchia, Livorno, Genova, Piombino e Napoli
Golfo Aranci
Civitavecchia, Fiumicino, Piombino e Livorno
Arbatax
Civitavecchia, Fiumicino e Genova
Porto Torres
Genova
Cagliari
Civitavecchia, Napoli, Palermo e Trapani

Con l’utilissimo motore di ricerca, messo a disposizione da Traghettilines.it, puoi trovare qui 👇​ il traghetto che fa per te.

Servizio traghetti a cura di Traghettilines

Ci sono svariate possibilità di partenze giornaliere, sia diurne che notturne. Possiamo segnalare che le partenze diurne sono più convenienti economicamente, tuttavia, i traghettamenti notturni offrono il vantaggio di viaggiare sfruttando le ore di riposo e di avere poi l’intera giornata a disposizione per iniziare l’avventura in moto sull’isola.

L’itinerario della Sardegna in moto

Sette giorni per compiere l’intero tour della Sardegna in moto rappresentano un progetto mototuristico ambizioso. Sono circa 2000 i km totali da percorre, dato che il solo perimetro della Sardegna misura 1849km.

Il viaggio è spezzettato in 7 tappe di suppergiù 250km, che di per se non sono tanti, ma in un itinerario mototuristico, in cui le visite, i trekking, le degustazioni culinarie assorbono tempo, diventano importanti. A tal proposito puoi scaricare la nostra guida gratuita sulle Strategie Vincenti Per Pianificare un Viaggio in Moto.

Punto di partenza del tour è Olbia. Da qui, procedendo attraverso la Gallura, lungo la costa nord, si compie l’intero periplo dell’isola in senso antiorario.

La rete viaria sarda è generalmente in ottime condizioni, pertanto si incontrano tante belle strade da moto. Oltre alla famigerata Alghero-Bosa e alla superba Orientale Sarda, va sottolineato che anche le zone più remote dell’entroterra custodiscono itinerari da moto capaci di fare invidia alle ben più famose strade alpine ed appenniniche.

Vediamo, dunque, tappa per tappa, quali località attraversare e quali strade percorrere per annoverare questo giro della Sardegna in moto tra le più belle esperienze della vostra vita.

Giorno 1: la Gallura e la Costa Smeralda in moto

La parte nord-orientale della Sardegna si distingue per la subregione storico-geografica della Gallura, famosa per i suoi paesaggi granitici e le calette paradisiache della Costa Smeralda.

L’itinerario prende il via da Olbia proseguendo sulla SP82 in direzione di Golfo Aranci, piccolo borghetto marinaro, per andare ad ammirare Cala Moresca nell’ammaliante contesto di Capo Figari.

Salendo verso nord, iniziamo ad incontrare i rinomati comprensori turistici, come Marinella e Porto Rotondo.

Da Cugnana inizia la Costa Smeralda. Sulla SP73 si costeggia il mare fino a Capo Ferro, passando per Porto Cervo, meta ambita dal jet set internazionale, dove mega yacht, boutique di lusso e la caratteristica chiesetta di Stella Maris, vi introducono in un mondo patinato. 

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Le acque cristalline al Free Ferry Porto Cervo Village

La SP13 da Cannigione porta a Capo D’Orso e a Palau, dove ogni 30 minuti partono traghetti per l’isola de La Maddalena

Tornati a Palau si continua alla volta di Santa Teresa di Gallura e Capo Testa, per proseguire, poi, sulla SP133, raggiungendo Tempio Pausania, la ‘città di pietra’.

Itinerario in moto:

 

  1. Olbia – Golfo Aranci (SP82): Inizia il viaggio ammirando Cala Moresca nell’ammaliante contesto di Capo Figari.
  2. Golfo Aranci – Porto Cervo (SP73): Prosegui verso Marinella e Porto Rotondo, prima di entrare nella rinomata Costa Smeralda.
  3. Porto Cervo – Palau (SP13): Ammira i mega yacht e le boutique di lusso di Porto Cervo, poi continua verso Capo D’Orso e Palau. Da qui, puoi prendere un traghetto per l’isola de La Maddalena.
  4. Palau – Santa Teresa di Gallura (SP133): Visita Capo Testa e prosegui fino a Tempio Pausania, la ‘città di pietra’.

Giorno 2: da Stintino all’Alghero-Bosa

Il secondo giorno è quello della scoperta dell’area nord-occidentale della Sardegna

Raggiungiamo Castelsardo sulle belle curve della SS127 Settentrionale Sarda e della SS134, facendo un passaggio sotto la Roccia dell’Elefante per una iconica foto.

Le strade SS200 prima e SP81 poi ci conducono a Porto Torres. Poco dopo raggiungiamo una delle spiagge più belle della Sardegna, ovvero la spiaggia La Pelosa nei pressi di Stintino, con la sua emblematica torre nel mare.

Sardegna in moto: una settimana per scoprila tutta
Capo Falcone, Torre della Pelosa, Stintino

Da qui, si proseguire  verso sud sulla Provinciale 57 in direzione di Alghero. Prossima sosta è lo spettacolare Capo Caccia, dove non dovete perdere una visita alla Grotta di Nettuno, da prenotare in anticipo sul sito www.algheroexperience.it. (Info orari >QUI)

In circa mezz’ora, poi, raggiungiamo Alghero, “la piccola Barcellona”, in cima alla classifica delle città più belle della Sardegna e dopo un visita al centro storico è la volta della ormai mitica SP105 Alghero-Bosa.

Itinerario in moto:

 

  1. Tempio Pausania – Castelsardo (SS127 e SS134): Raggiungi Castelsardo, passando per la Roccia dell’Elefante per una foto iconica.
  2. Castelsardo – Stintino La Pelosa (SS200 e SP81): Passando per Porto Torres, raggiungi Stintino, per ammirare il panorama di Capo Falcone e della spiaggia di La Pelosa
  3. Stintino – Alghero (SP57): visita la grotta di Nettuno a Capo Caccia, per raggiungere poi Alghero, una delle città più belle della Sardegna
  4. Alghero – Bosa (SP105): guida sulla famigerata strada Alghero-Bosa e fai tappa a Bosa, magnifico borgo di pescatori.

Giorno 3: il deserto della Sardegna e il Parco delle Miniere

Lasciando Bosa, la SS292 in direzione di Oristano ci regala piacevoli curve, intervallate da grandi allunghi. Entriamo nella regione del Sinis, un variopinto campionario di ambienti terresti e lacustri, raggiungendo Capo San Marco, dove un’ampia area archeologica racconta l’antichissima storia di questo territorio.

Dopo un immancabile visita ad Oristano, raggiungiamo la Costa Verde dove è possibile vivere l’incredibile avventura di guidare all’interno di un deserto in moto. Le Dune di sabbia di Piscinas, considerate tra le più belle spiagge del mondo dal National Geographic, costituiscono un vero e proprio deserto in miniatura, con imponenti dune dorate alte più di sessanta metri, che penetrano nell’entroterra per oltre due chilometri. Dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, si raggiungono percorrendo il fondo sterrato e sabbioso della SP4.

Il tracciato contorto della SS126 Sud-Occidentale Sarda ci introduce nel Sulcis-Iglesiente, il territorio protagonista dell’epopea mineraria sarda. Considerata una delle zone minerarie più importanti d’Europa, in questi luoghi si conserva un immenso patrimonio di archeologia industriale incastonato nei formidabili paesaggi rocciosi della Sardegna e oggi in parte visitabile. 

Scopri le strade delle miniere della Sardegna in moto

Lungo in nostro itinerario incontriamo Iglesias, “la città delle chiese”, una città storica, ricca di attrazioni culturali da scoprire.

Sardegna in moto: una settimana per scoprila tutta
Affaccio delle Gallerie di Porto Flavia sul mare

Sulla traccia del nostro itinerario, poi, inseriamo una visita a Porto Flavia , che più che una miniera fu un porto, sospeso a mezz’altezza sulla parete rocciosa. Un’opera di ingegneria mineraria unica al mondo, attiva fino agli anni sessanta, che alla fine dei suoi lunghissimi tunnel regala un affaccio mozzafiato sul suggestivo faraglione di Pan di Zucchero.

Prenotate la vostra visita in anticipo qui 👉​ Porto Flavia 

Itinerario in moto:

 

  1. Bosa – Oristano (SS292): Fai tappa a Capo San Marco dove un’ampia area archeologica racconta l’antichissima storia di questo territorio, prima di visitare Oristano.
  2. Oristano – Dune di Piscinas (SS131, SS126, SP67 e SP4): Spostati sulla Costa Verde per visitare il Deserto Sardo delle Dune di Piacinas passando per Ingurtosu. 
  3. Dune di Piscinas – Iglesias (SS126): visita la grotta di Nettuno a Capo Caccia, per raggiungere poi Alghero, una delle città più belle della Sardegna
  4. Iglesias – Porto Flavia (SS126 – SP83): non perdere una visita a Iglesias, “la città delle chiese” e a porto Flavia, suggestivo monumento di archeologia mineraria.

Giorno 4: Cagliari e la costa sud

Giunti al quarto giorno, il giro della Sardegna in moto inizia con una tappa a Sant’Antioco, rinomata cittadina dell’arcipelago del Sulcis, raggiungibile dalla terraferma grazie a un istmo artificiale, costruito forse dai punici e perfezionato dai romani. E’ possibile percorrere l’intero periplo dell’isolotto per ammirarne calette, scogliere, torri e borghi. Aspettatevi casette colorate, porticcioli animati e paesaggi di altissimo livello. 

Sfiorando saline e stagni, ci avviamo ad attraversare il basso Sulcis. Guidando sulla SS195 Sulcitana facciamo tappa a Porto Pino, per scoprire i Caraibi al centro del Mediterraneo! Un baia esotica, paradiso per i surfisti, dove spiagge candide si immergono nelle tonalità azzurre del mare e dune desertiche di sabbia finissima sono adornate da boschi di rarissimi pini d’Aleppo.

Dopodiché, se siete amanti del off-road, potete inoltrarvi in esplorazione su Capo Teulada, per ammirare il punto più a sud della Sardegna.

L’itinerario in moto su asfalto punta, invece, a raggiungere la SP71, la Strada Panoramica della Costa del Sud (indicazioni per Porto Teulada). Questo è, senza dubbio, uno dei tracciati più suggestivi della Sardegna, una strada da moto poco citata, le cui curve e tornanti copiano l’andamento frastagliato della costa. Quasi 30km da percorrere tutti d’un fiato o facendo sosta per ammirare le Torri di Pixinnì e di Capo Malfatano, con annesse calette da sogno…

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Veduta della torre di Pixinnì, dalla SP71 Strada Panoramica della Costa del Sud

La SP71 si ricongiunge alla SS195, che scorre piuttosto lineare fino a Pula, forziere di tesori naturalistici, archeologici e culturali. A Capo Pula, in uno scenario naturale incredibile, si scoprono le rovine di un’antica città, Nora, oggi uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna, che fu prospera città fenicia (VIII secolo a.C.), poi cartaginese e, infine, importantissimo centro romano.

Cagliari si raggiunge su una lineare SS195 che, poco prima della città, scorre su un istmo di terra, tra il mare e lo Stagno di Cagliari. Qui, tra maggio e giugno avvisterete, senza nessuna difficoltà, i magici fenicotteri rosa, che scelgono queste acque per nidificare. Cagliari, capoluogo di regione, è una città vitale, con i suoi importanti e imponenti palazzi affacciati direttamente sul mare e i 4 quartieri che custodiscono le sue vicende millenarie. Addentrarsi nei suoi quartieri significa immergersi in un intrico di vicoli, a  cui si accede tramite archi e portali, passando di fianco ad antichi bastioni, torri, palazzi nobiliari, edifici storici e  chiese monumentali.

Lasciamo il capoluogo andando a poggiare le nostre due ruote sull’asfalto della SP17, un’altra strada che, tra scenari, panorami e belle curve, merita di essere annoverata tra le più belle strade da moto della Sardegna. Muovendosi lungo spettacolari scogliere a picco sul mare, insenature dalle acque azzurro cristallino e promontori allungati sul mare si conquista Villasimius. Esplorate il promontorio di Capo Carbonara e le splendide spiagge che lo coronano, scenario scelto di sovente per spot pubblicitari.

Poi il tour della Sardegna in moto entra nel Sarrabus. La SP 18 ci diverte e ci introduce sul versante sud-orientale sardo. Qui i principali centri sono Costa Rei e Muravera dove lunghe lingue di sabbia finissima e bianchissima colorano il mare di tutte le sfumature d’azzurro possibili. Attraverso la SP97 ci si avvicina al mare e si sfiorano le numerose lagune, piscine naturali e oasi per il birdwatching.

Itinerario in moto:

 

  1. Sant’Antioco – Porto Pino (SS130): Fai un tour dell’isolotto di Sant’Antioco e stupisciti a Porto Pino dove spiagge caraibiche sono un paradiso per surfisti.
  2. Porto Pino – Strada Panoramica della Costa del Sud (SS195 – SP71): percorri uno dei tracciati più suggestivi della Sardegna.
  3. Chia – Cagliari (SS195): Continua fino a Nora, dove potrai esplorare il sito archeologico fenicio-punico-romano e fai una toccatina a Pula, una cittadina vivace con numerosi negozi e ristoranti. Poi visita Cagliari, con i suoi 4 fantastici quartieri.
  4. Cagliari – Villasimius (SP17): esplora Capo Carbonara, set di molti spot pubblicitari
  5. Villasimius – Muravera (SP18 – SP97): entra nel Sarrabus in moto ed esplora le coste caraibiche di Casta Rei e Muravera, arricchite da numerose lagune e piscine naturali .

Giorno 5: l’interno della Sardegna lungo il Gennargentu in moto

Da Muravera iniziamo a posare i nostri pneumatici sulla SS125 Orientale Sarda, la strada della leggenda… Ovviamente parliamo il vecchio tracciato EX SS125 e non del nuovo superveloce. Ma ne percorreremo quel tanto che basta per raggiungere la Provinciale 11 che ci introduce nell’interno sardo, sulle montagne del Gennargentu.

Si sale nell’Ogliastra più interna, raggiungendo Ulassai, un paesino incassato a quasi 800 metri d’altezza fra irti tacchi calcarei e foreste di sempreverdi. Il borgo è un piccolo museo a cielo aperto, dove l’architettura cittadina entra in sintonia con natura e opere d’arte. Disseminate nel centro storico, si ammirano alcune opere dell’artista Maria Lai, la cittadina più celebre di Ulassai, che impreziosiscono l’atmosfera. 

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Istallazione artistica “Cuore Mio” di Marcello Maloberti a Ulassai

Salendo verso Osini cercate le Gole della Scala di San Giorgio, uno straordinario monumento naturale, avvolto nella leggenda di San Giorgio, che si apre nelle rocce del Taccu di Osini.

Questo territorio aspro e impenetrabile è anche il luogo dei paesi abbandonati. Ne potete visitare due a breve distanza: Osini Vecchio e Gairo Vecchio.

Poi si entra nella Barbagia, salendo sulla giostrina della SS198 di Seui e Lanusei, della Provinciale 8, che incrocia la SS295 e che finisce sulla SS128, in un dedalo assurdo ed infinito di curve e tornanti intagliati sulle montagne. Si attraversano molti borghi Ussassai, Seui, Seulo, Aritzo, Tonara, Ovodda: scegliete dove fare una pausa e gustare le qualche prodotto della tradizione locale.

Punto d’arrivo di questo ginnasticante itinerario è Orgosolo, definita la patria dei murales. In realtà, sui muri delle sue case ci sono più che semplici murales: sono dipinti che narrano di politica e cultura, intimo dissenso e lotte popolari, malessere e giustizia sociale, vita quotidiana e tradizioni pastorali. Un suggestivo pezzo di storia della Sardegna da leggere sulle pareti di questa suggestiva cittadina.

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Vicolo di Orgosolo

Infine, si torna verso il mare, percorrendo la veloce ma pur sempre spettacolare, SS389var. Torniamo nell’Ogliastra dove, il giorno successivo, “attaccheremo” quella che consideriamo la più bella strada della Sardegna: la SS125 Orientale Sarda.

Approfondisci leggendo l’articolo Barbagia: esplorare l’interno della Sardegna in moto.

Itinerario in moto:

 

  1. Muravera – Ulassai (exSS125 – SP11): percorri la vecchia orientale sarda per salire poi nel Gennargentu. Ammira Ulassai, il borgo-museo a cielo aperto.
  2. Ulassai – Gairo Vecchio ( SP11 – SS198): attraversa e visita i paesi abbandonati dell’Ogliastra interna: Osini Vecchio e Gairo Vecchio.
  3. Gairo – Orgosolo (SS198 – SP8 – SS295 – SS128 – SS389): percorri le curve strepitose dell’interno della Sardegna. Passando per Seui, Seulo, Gadoni, Aritzo, Tonara, Ovodda e Fonni, raggiungi Orgosolo il paese dei Murales.
  4. Orgosolo – Arbatax (SS389 – exSS125): torna sulla costa per ripartire il giorno dopo.

Giorno 6: La strada più bella della Sardegna, attraverso l’Ogliastra e le Baronie

L’ultima tappa del tour della Sardegna ci conduce a percorrere, dulcis in fundo, la SS125 Orientale Sarda, la strada della leggenda.  Un stracciato straordinario, che qui nell’Ogliastra raggiunge una bellezza indescrivibile. Intagliata nelle montagne di questo territorio fuori dall’ordinario, sospesa a mezz’altezza sulle rocce dai colori cangianti, l’Orientale Sarda regala panorami affascinanti, curve “tecniche”, asfalto perfetto e tanto, tanto divertimento…!

Siamo nell’Ogliastra, considerata un’isola nell’isola, una terra di monumenti naturali e mari da sogno. In realtà, nel vastissimo tavolato di Baunei c’è poco di visitabile in moto. Per scoprire le calette forse più incredibili della Sardegna, come cala Goloritzè e Cala Mariolu, o ammirare lo spettacolare canyon di Gorropu, si devono affrontare trekking più o meno impegnativi (o una visita via mare, nel caso delle calette).

Ma non tutto è perduto! Vediamo, dunque, cosa vedere nell’Ogliastra in moto e come raggiungere con la nostra due ruote alcune meraviglie di questo territorio.

Ad Arbatax, un piccolo scrigno di bellezze naturali, non servirà prendere il largo per innamorarsi delle Rocce Rosse. Spettacolari falesie di porfido rossastro e diorite nera, poste proprio accanto al porticciolo del borgo, regalano un panorama indimenticabile.

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Parco delle Rocce Rosse, Arbatax

Partendo da qui, assaporiamo i primi chilometri in salita della SS125, prevedendo una deviazione per andare ad estasiarci nello scenario del monumento naturale di Pedra Longa. Si tratta si una spettacolare piramide calcarea che si erge dal mare per 128 metri, risultando è uno dei più alti spuntoni di roccia dell’Isola direttamente a picco nel mare. Meta ambita dei climbers, si raggiunge percorrendo una spettacolare stradina che scorre contorcendosi all’interno di un canyon.

Riprendendo l’Orientale Sarda si incontra Baunei, piccolo centro arroccato sui rilievi rocciosi dell’Ogliastra, in cui spicca, sulla strada, la parrocchiale di san Nicola di Bari.

Sul tracciato incontreremo due passi. Al Passo di Genna Arramene uno slargo permette di ammirare i due versanti della montagna: da un lato la vallata agricola di Triei e dall’altro il territorio selvaggio che degrada verso il mare. Il Passo Ghenna e’ Silana, valico del Supramonte, nella Barbagia Nuorese, è invece un punto di ritrovo noto ai motociclisti, dove lo spiazzo della Casa Cantoniera permette di mettere il cavalletto a terra e fare una pausa ai tavolini dei bar. 

Poi l’Orientale Sarda inizia a scendere verso Dorgali. Poco prima di raggiungere il paese, una breve galleria, ci apre lo sguardo sullo splendore del golfo di Orosei. La SP 26, con una serie di tornanti in discesa ci permette di arrivare Cala Gonone, da cui ammirare lo spiccio più a nord di quella costa inaccessibile che inizia da Baunei, percorrendo la strada che raggiunge la spiaggia di Cala Fuili.

Per riguadagnare la SS125 tocca rifare i tornanti della SP26 a salire. Dirigendoci verso nord, incontriamo Dorgali, centro noto per le botteghe artigiane, e Orosei, con il suo centro storico impreziosito da tante chiese, palazzetti nobiliari e casette di pietra.

Proseguendo, l’Orientale Sarda si distende con curve dolci e sinuose, senza mai metterci in difficoltà. Prima di raggiungere Olbia per l’imbarco del rientro, facciamo ancora due brevi digressioni dalla SS125. La prima a Capo Comino, l’estremità più orientale della Sardegna, dove la sabbia è talmente bianca da diventare abbagliante. Enormi dune di sabbia coronano la spiaggia e un antico faro sorveglia il litorale e la piccola isola Ruja, raggiungibile a nuoto o a piedi a seconda della marea. La seconda a Capo Coda Cavallo, che spalanca lo sguardo verso l’imponenza dell’Isola di Tavolara e la sua area marina protetta.

Itinerario in moto:

 

  1. Arbatax – Pedra Longa (SS125): deliziati sulla Orientale Sarda e fai una deviazione scendendo nel Canyon di Pedra Longa
  2. Pedra Longa – Cala Gonone (SS125 – SP26): attraversa Baunei e supera i passi di “Genna Arramene”  e  “Ghenna e’ Silana” e poi affronta la serie di tornanti per arrivare Cala Gonone e raggiunge la spiaggia di Cala Fuili.
  3. Cala Gonone – Olbia (SS125): fermati ad ammirare Orosei e le spiagge di Capo COmino e Capo Coda Cavallo prima di completa l’Orientale Sarda fino a Olbia.

In conclusione…

Visitare la Sardegna in moto offre un’esperienza unica di libertà e avventura, permettendo di esplorare un territorio per molti versi selvaggio, che offre paesaggi mozzafiato e coste incontaminate.

Le strade sinuose dell’isola regalano emozioni indimenticabili a ogni curva, attraversando affascinanti borghi storici, dove la cultura e la gastronomia locale completano un viaggio ricco di scoperte.

Scopri Le più belle strade da moto della Sardegna 👈​

Girarla tutta in una settimana è possibile e permette di toccare i punti salienti di questo territorio variegato e senza eguali. Ci auguriamo che i nostri consigli possano esserti utili per vivere la tua avventura indimenticabile su due ruote in una delle isole più belle del Mediterraneo.  

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alleroL

Ho sempre scritto raccontando ciò che mi appassiona: dei cavalli prima dell'ippoterapia poi. Infine, riscopro la mia adolescenziale passione per le moto e nasce Teste di Casco. Inseguo solo ciò che mi appassiona!

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