Un itinerario in moto all’Argentario è un’esperienza ricca ed entusiasmante, lungo un tratto di costa italiana molto esclusiva e al tempo stesso molto selvaggia.
Il Monte Argentario è un promontorio di rara bellezza, che si protende nel Mar Tirreno, all’estremità meridionale della Toscana. Parte della Maremma grossetana, l’Argentario è il cuore della Costa d’Argento, un tratto di litorale classificato come area protetta, un luogo da favola tra spiagge sabbiose e anfratti rocciosi, piccoli borghi incantevoli e tante meraviglie naturali.
Questa riviera che si estende da Capalbio, al confine laziale, a Talamone è una delle più belle e ricercate della Toscana. Inusuale destinazione motociclistica, merita di essere scoperta principalmente per i suoi straordinari paesaggi, ma anche per qualche curva ben disegnata lungo il periplo del Monte Argentario.
Scopriamo in questo itinerario cosa vedere all’Argentario in moto, e non in moto…
Il Monte Argentario e la Costa d’Argento
Il Monte Argentario è come un grosso panettone di roccia che precipita in mare con scogliere altissime. Si caratterizza per una costa molto frastagliata e a tratti impervia, di notevole bellezza dal punto di vista naturalistico, interrotta da piccole cale e tratti sabbiosi paradisiaci.
Originariamente era una vera e propria isola. Tuttavia, con il passare dei secoli, l’azione delle correnti del mare ha favorito la formazione di due lingue di sabbia, dette tomboli, che hanno congiunto l’isola alla terraferma.
Così oggi il Monte Argentario, è collegato al continente grazie al Tombolo della Giannella e al Tombolo della Feniglia, ed è… raggiungibile in moto! I due tomboli hanno dato vita alla Laguna di Orbetello, habitat di bellissimi fenicotteri rosa e di numerose altre specie protette, che hanno conferito a questa area lo status di Riserva protetta dal WWF.
Partendo da sud, la Costa d’Argento presenta una lunga fascia costiera di sabbia scura, interrotta dal piccolo Promontorio di Ansedonia che si protende sul mare e chiude Tombolo della Feniglia.
A nord del Promontorio dell’Argentario, dopo il Tombolo della Giannella, ha inizio un altro tratto di costa sabbiosa che, da qui, prosegue fino Talamone, dove la spiaggia lascia di nuovo il posto a rocce e scogliere.
L’itinerario in moto all’Argentario
L’Argentario in moto stupisce soprattutto per i suoi panorami e gli scenari naturalistici di particolare pregio. Le sue strade costiere sono tipiche litoranee dritte e piatte, per gli amanti dei rettilinei.
Tra Talamone e Orbetello, la SS1 Aurelia Nord è una superstrada a carreggiate separate. Verso sud, la strada che da accesso alle suggestive spiagge ferriere della costa di Capalbio, è una Provinciale Litoranea, pianeggiante e stretta, che assume le caratteristiche di una piccola extraurbana comunale che si addentra nelle campagne.
Interessante si fa invece la Strada Panoramica del Monte Argentario che collega Porto Santo Stefano a Porto Ercole, costeggiando la porzione di promontorio che affaccia sul mare aperto. Una frana ha generato un’interruzione nel suo tratto finale, prima di raggiungere Porto Ercole (tra Poggio Bocca d’Inferno e la località Lo Sbarbatello). Tuttavia la strada non è chiusa, ma diventa una sterrata abbastanza percorribile: una bella occasione per un po’ avventura! Se proprio non gradite lo sterrato vi toccherà tornare indietro.
Guidare lungo questo percorso è un piacere unico, oltre ad ammirare lo splendido panorama, si possono scorgere i resti di numerose torri costiere. Man mano che procede la strada diventa sempre più stretta e sconnessa, ma è proprio qui che si gode dei paesaggi più selvaggi, dove fanno capolino l’Isola del Giglio e l’Isola di Giannutri
L’aspetto negativo del Monte Argentario è che molti accessi sono riservati: cancelli e sbarre chiudono il passaggio verso le calette più belle. L’aspetto positivo di avere la moto è che ci si riesce ad “infilare” più agilmente che con un’autovettura… 😜
Ad ogni modo, sono numerose le spiagge più o meno facili da raggiungere una volta parcheggiata la moto. Alcune di queste sono indicate, altre si intravedono soltanto. Tra le più note ricordiamo Cala Moresca, Cala del Gesso, Cala del Bove, Cala Piccola, Spiaggia Le Cannelle e Cala Lunga. Fate attenzione ai cartelli e di sicuro le troverete.
Ma le spiagge, per quanto belle, non sono certo l’unica attrattiva che si può visitare sulla Costa D’argento, pertanto approfondiamo cosa vedere all’Argentario.
Cosa vedere all’Argentario
Questo itinerario lungo la Costa d’Argento della Toscana è breve: sono circa 100 km di strade percorribili, secondo Google Maps, in 2 ore e 25 minuti. Ovviamente per assaporare a fondo le bellezze e le ricchezze storico-architettoniche che il territorio offre, tutto il tracciato può essere consumato in un morbido weekend.
Partire da nord o da sud non fa alcuna differenza, mentre il giro del Monte Argentario va preferibilmente compiuto in senso antiorario per avere i panorami ben visibili alla vostra destra.
Talamone
Talamone è un piccolo borgo marinaro, situato su un promontorio roccioso dominato dalla Rocca Aldobrandesca e le sue mura di cinta. Risalente alla prima metà del duecento, la fortificazione simbolo di Talamone, è costruita a strapiombo sul mare e la si scorge già a chilometri di distanza. Il panorama di cui si gode è mozzafiato: si ha una veduta esclusiva sull’Argentario e un’affaccio diretto sull’arcipelago toscano che permette di ammirare l’Isola del Giglio, e nelle giornate particolarmente limpide, Montecristo, l’Elba e la Corsica. Dallo stesso punto, ma in basso, si scorge anche il pittoresco stabilimento balneare Bagno delle Donne.
Interessante si rivela anche la visita all’acquario della laguna di Orbetello. Qui sono documentate flora e fauna della laguna di Orbetello in 4 sale espositive, che ritraggono alla perfezione l’ecosistema lagunare. Ci sono pesci come l’orata, la spigola e l’anguilla, ed è anche possibile vedere le tartarughe marine del Tartanet attraverso una vetrata. Una parte dell’acquario-museo è dedicata alle tradizioni lagunari, dove vengono illustrate tecniche di pesca come la rete a strascico e oggetti e utensili della vita quotidiana dei pescatori della laguna.
Alle spalle di Talamone c’è il Parco Naturale della Maremma, un’area naturale protetta che custodisce alcune aree di costa fra le più belle e intatte del litorale maremmano. Qui vivono in libertà molti animali selvatici, tra cui daini e caprioli.
Porto Santo Stefano
Incantevole borgo marinaro, Porto Santo Stefano rappresenta il principale centro abitato del Monte Argentario. Casette, vicoli e scalinate molto suggestive sono sovrastate da una Fortezza spagnola del XVII secolo.
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Nella fortezza sono ospitate due mostre permanenti: Memorie Sommerse, dedicata all’archeologia subacquea che espone i reperti dei vari ritrovamenti avvenuti in mare nei dintorni dell’Argentario, che documentano la storia del commercio marittimo nel Mar Mediterraneo fin dall’antichità; e Maestri d’Ascia, che invece racconta l’antica arte della costruzione di barche, attività tradizionale sull’Argentario.
La movida invece si concentra sul lungomare, disegnato niente di meno che da Giorgetto Giugiaro, dove i tavoli dei bar e dei ristoranti si affacciano sul mare e permettono di degustare la cucina locale o di sorseggiare un drink in totale relax, ammirando i lussuosi yacht che in estate ormeggiano numerosi nel porticciolo.
La strada panoramica e le spiagge
Affascinanti spiagge sabbiose e soprattutto tante calette meravigliose circondano tutto il Monte Argentario. Tuttavia, non sono sempre raggiungibili, a meno che non decidete di lasciare la moto e proseguire a piedi, a volte anche con non poca fatica, o di noleggiare un’imbarcazione.
Ma non disperate perché una fantastica strada panoramica percorre l’intero promontorio affacciandosi sul mare aperto. Troverete, di tanto in tanto, meravigliosi affacci sulla costa !
Molti accessi alle calette, come abbiamo già detto, sono sbarrati o privati e, nel tratto più selvaggio di costa, la strada diventa sterrata. In ogni caso, se non gradite fare lo sterrato, vi consigliamo di percorrere la panoramica fin dove è possibile, sia sul versante di Porto Santo Stefano che partendo da Porto Ercole: le calette si aprirono sotto di voi e gli scenari sono di una bellezza disarmante.
Porto Ercole
In un itinerario in moto all’Argentario non può di certo mancare una tappa a Porto Ercole! Antico borgo di pescatori, oggi è un’esclusiva e deliziosa località di villeggiatura. Nella sua parte più vecchia Porto Ercole è percorribile solo a piedi e raggiunto il bastione di Santa Barbara si ha un’ottima visuale su tutta la cittadina.
Tra vicoli strettissimi e scalinate ripide si può raggiungere La Rocca Spagnola (non visitabile, è un condominio provato…) da cui si ammira un bel panorama sul porto e sul borgo (se siete deboli di cuore o dovesse far troppo caldo evitate la scalata…). La Rocca è raggiungibile anche tramite una deviazione dalla strada panoramica.
Ma Porto Ercole è dominata da ben tre fortezze: oltre alla Rocca, nell’epoca della dominazione spagnola furono costruiti anche il forte Filippo e il forte Stella. Anche il forte Filippo non è visitabile… Mentre il forte Stella, da maggio a settembre, accetta ospiti in determinate fasce orarie, >> controlla qui
Passeggiando nel centro strico troverete dei riferimenti a Caravaggio. Ma quale legame ha questo borgo con Caravaggio? La morte di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio è uno dei grandi gialli della storia dell’arte, ma una delle poche certezze sembra essere la località della morte, che viene identificata in Porto Ercole. Dopo anni di ricerche sono state ritrovate le ossa, che dal 2019 sono deposte in un’arca funeraria nel cimitero di Porto Ercole.
Orbetello
Orbetello, se vista sulla mappa colpisce per la sua collocazione: infatti sorge su un lungo e stretto istmo di terra, proprio al centro della laguna omonima che si estende tra la terraferma ed il monte Argentario, a cui è collegata tramite una diga artificiale.
La zona più antica di Orbetello è racchiusa nella cinta muraria, attribuita all’epoca etrusca (V secolo a.C.), a cui si accede attraverso l’imponente complesso di Porta Nuova, ricostruito (1697) durante il dominio spagnolo, costituito da tre porte a doppio arco tondo arricchite da stemmi marmorei.
E’ parte del complesso di fortificazione spagnola la Polveriera Guzman, un interessante edificio rettangolare rinforzato da alcune torri laterali, che oggi ospita il Museo archeologico di Orbetello. Nell’esposizione sono presenti reperti archeologici di varie epoche, dalla preistoria al periodo etrusco-romano, recuperati nel territorio.
All’interno della Polveriera Guzman è custodito anche il Frontone di Talamone, prestigioso reperto proveniente dal tempio etrusco di Talamonaccio, che si trova promontorio di Ansedonia. Risalente al 150 a.C. il frontone di Talamone offre la più importante raffigurazione della storia dei “Sette contro Tebe” che sia giunta fino a noi.
Corso Italia è luogo dello struscio e dello shopping. A Piazza del Plebiscito ha sede il palazzo del governatore spagnolo (XVII secolo). Mentre il Duomo di Orbetello, o Concattedrale di Santa Maria Assunta, si trova in P.za della Repubblica.
Il Mulino Spagnolo è forse il monumento più noto di Orbetello. Posizionato nel mare, all’estremità della città, dove inizia la diga che conduce al Monte Argentario, questo grazioso mulino è l’unico superstite di 9 mulini ad acqua che furono costruiti dai senesi e successivamente restaurati dagli spagnoli. Una location perfetta per una foto “acchiappa like”!
Ansedonia
Ansedonia non è il tipico borgo marinaro della Maremma, ma si tratta piuttosto di una costellazione di case sparse e ville eleganti immerse nella vegetazione. La sua storia e il suo passato sono concentrati sul promontorio maestoso che si protende verso il mare, su cui sorgeva l’antica città etrusco-romana di Cosa.
Recarsi su una sommità del promontorio alla duplice funzione di ammirare le rovine di Cosa, ma anche quella di godere di un panorama fantastico di questo spicchio di costa tirrenica.
Dalla città di Cosa si possono ammirare anche le torri di Ansedonia: la Torre della Tagliata e la Torre di San Biagio di origine medioevale e la Torre di San Pancrazio edificata nel periodo della dominazione spagnola (XVI sec.). La torre della Tagliata è nota anche come Torre Puccini in onore di Giacomo Puccini che vi soggiornò per alcuni anni (1919-1922), durante i quali scrisse la Turandot.
Sulla spiaggia a sud di Ansedonia, a poca distanza dalla Torre della Tagliata, si trovano, a ridosso del colle, due opere stupefacenti di ingegneria idraulica risalenti periodo dell’impero romano: la Tagliata e lo Spacco della Regina. Si tratta di un canale scavato nella roccia per creare un sistema di correnti per incanalare l’acqua del mare ed evitare l’insabbiamento del porto.
L’Oasi del Lago di Burano
Tra le cose da vedere all’argentario c’è anche l’Oasi WWF al Lago di Burano. Questa Oasi racconta la storia dei primi passi del WWF in Italia, essendo stata la prima a nascere nel nostro Paese.
Il lago è in realtà uno stagno costiero salmastro, relitto di un antico lago. Ospita una grandissima varietà di uccelli (oltre 300) e alcuni mammiferi, avvistabili lungo i sentieri-natura attrezzati con7 punti di osservazione.
L’ Oasi di Burano è di norma aperta dal 1° settembre al 1° maggio, mentre per le visite estive si accede solo su prenotazione >> maggiori info qui
Capalbio
Se volete mettere la ciliegina sulla torta a questo itinerario in moto all’Argentario, non perdetevi una visita a Capalbio. Ultimo paese della Maremma, collocato al confine tra Toscana e Lazio, è un piccolo borgo immerso tra campagna e bosco, arroccato in cima a un colle alto quasi 300 metri. Un rincorrersi di vicoli, scale e piazzette, tra palazzi di prestigio, archi e portoni storici che si aprono sulla campagna circostante e su panorami incantevoli.
Racchiuso entro mura e dominato da una fortezza, il cuore medioevale di Calpalbio è visitabile solo a piedi. Il giro delle mura permette di ammirare tutto lo splendido panorama della bassa Maremma. L’accesso principale alla città è costituito dalla Porta Senese.
La Rocca Aldobrandesca è una magnifica fortezza dell’XI sec, la cui visita vi consente di salire in cima alla torre per godere di una bella vista panoramica e di ammirare le sale arredate con mobili d’epoca. Tra le stanze visitabili vi è quella dedicata a Giacomo Puccini, dove è ancora presente un pianoforte usato dal celebre compositore durante una breve permanenza a Capalbio.
Anche la Pieve o Chiesa di San Nicola merita una visita: un piccolo gioiellino nella piazza principale di Capalbio che, costruita in stile romanico, custodisce notevoli affreschi quattrocenteschi.
Giardino dei Tarocchi
Per aggiungere un una tappa curiosa al tour dell’Argentario in moto, andiamo al Giardino dei Tarocchi, un esuberante e coloratissimo parco, realizzato dall’eccentrica artista Niki de Saint Phalle.
Ispirato dal Parco Guell a Barcellona e dal Parco dei Mostri di Bomarzo, in un’atmosfera a metà tra sogno e realtà, questo giardino ospita 22 enormi sculture che raggiungono i 15 metri di altezza, realizzate in acciaio e cemento e rivestite di specchi, vetri e ceramiche colorate, che rappresentano le figure degli arcani maggiori dei tarocchi.
L’Argentario in moto, la costa delle meraviglie
Un itinerario in moto all’Argentario permette di gustare appieno un incantevole angolo di paradiso terrestre. Paesaggi dalla natura impervia e selvaggia, paradisiache calette e spiagge esclusive, piccoli e amabili borghi marinari rappresentano un unicum da scoprire tra le zone costiere italiane.
Una zona facile da raggiungere, esclusiva e al tempo stesso selvaggia, che tiene in serbo anche qualche piccola avventura in fuoristrada… Insomma, un weekend all’Argentario è una vacanza in moto delle meraviglie e di sicuro non vi lascerà delusi.
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