La SS92 in moto: la strada più bella della Basilicata

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Considerata la strada più bella della Basilicata, la Strada Statale 92 (SS92) dell’Appennino Meridionale emerge tra le tante gemme nascoste di questa regione come un percorso ideale per chi ama le due ruote.

Ben nota agli smanettoni del weekend di Puglia e Basilicata, questa strada promette curve sinuose, tornanti, qualche breve allungo e un saliscendi continuo che la rendono è un vero paradiso per ogni motociclista.

Fuori dalle consuete rotte di viaggio, partendo dal capoluogo di regione, Potenza, e snodandosi fino al cuore verde del Parco Nazionale del Pollino, la SS92 è un tracciato da percorrere tutto d’un fiato. Ma esiste sempre la seconda opzione, ovvero quella di prenderla con più calma e godere della scoperta dello straordinario entroterra della Basilicata, una regione tutta da scoprire…!

La strada più bella della Basilicata

Qualsiasi motociclista abbia percorso la Strada Statale 92 potrebbe raccontarvi di curve memorabili da pieghe leggendarie… Il percorso della “92” di fatto è un must per i motociclisti, con una varietà di curve, salite e discese che mettono alla prova la tecnica motociclistica e offrono puro divertimento.

Considerata la strada più bella della Basilicata, questa statale collega Potenza a Terranova di Pollino, attraversando il cuore dell’Appennino Lucano ed entrando, per alcuni km, all’interno del Parco Nazionale del Pollino.

Il progetto originario del 1928 prevedeva la realizzazione anche di un tratto calabrese, che avrebbe dovuto collegare le province di Potenza e Cosenza. Infatti, esiste un pezzo di SS92 in Calabria che termina sulla Strada Statale 106 Jonica, all’altezza di Villapiana Scalo.

Quello che però è rimasto incompiuto è il collegamento alle falde del Massiccio del Pollino, tra Terranova di Pollino, sul versante lucano, e San Lorenzo Bellizzi, in Calabria. Tra i due paesi è sempre esistita una sterrata di congiunzione, piuttosto impervia… Da poco  questi 20 km che separano Calabria e Basilicata sono stati asfaltati, tuttavia, il percorso rimane piuttosto impervio: salite e discese si alternano su un sentiero stretto e molto contorto, soggetto a cedimenti e carente di guardrail.

Per il resto la SS92 è generalmente ben mantenuta: il manto stradale viene rinnovato periodicamente e la potatura della vegetazione è piuttosto puntuale. Inutile specificare che, trattandosi di una strada che attraversa la dorsale appenninica, salendo di quota in diversi tratti, in inverno o dopo forti piogge può presentare condizioni non ottimali del fondo.

La mappa

 

Itinerario sulla SS92

Il tracciato della Strada Statale 92, nella sua interezza, è lungo poco più di 200km.

I km più frequentati e amati dai motociclisti sono quelli che da Potenza conducono a Corleto Perticara. Tuttavia, l’intero itinerario sulla 92, che dopo Corleto Perticara si addentra nell’area calanchiva di Aliano e poi torna nel verde del Parco Nazionale del Pollino merita di essere percorso e raccontato. 

Insomma, non a caso parliamo della strada da moto più bella della Basilicata e molto probabilmente dell’intero Sud Italia.

Per una facilità espositiva dividiamo l’intero itinerario sulla SS92 in tre tronchi:

  1. Potenza-Corleto Perticara
  2. Corleto Perticara-Senise
  3. Senise-Villapiana

In realtà, questa suddivisione coincide con l’individuazione di differenti tipologie territoriali. Il primo tratto di 92 si snoda tra le creste dell’Appennino Lucano, in un panorama prettamente montano e boschivo. Il Secondo pezzo, che da Corleto raggiunge Senise, attraversa il suggestivo scenario a tratti desertico dei calanchi lucani. L’ultimo tronco entra nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, declassandosi a provinciale e raggiungendo la costa ionica della Calabria.

Ma andiamo per gradi e scopriamo pezzo per pezzo l’itinerario su questa superba strada da moto, segnalando anche tutto quello che c’è da vedere lungo la mitica Statale 92.

  • Tratto 1: da Potenza a Corleto Perticata

Il primo tratto della Strada Statale 92 da Potenza a Corleto Perticara è un percorso avvincente che si snoda attraverso il cuore della Basilicata. Il percorso offre una guida fluida e dinamica, con tratti rettilinei che si alternano a curve più strette, ideali per chi ama la guida sportiva. E’ questo il tratto che ha reso famosa questa strada, facendole guadagnare il titolo strada più bella della Basilicata.

La strada inizia a Potenza, a circa 819 metri sul livello del mare, e si dirige verso sud-est, attraversando un paesaggio collinare che gradualmente diventa montuoso. Il tracciato si sviluppa per circa 55km su un’altimetria che varia tra i 600 e i 1000, superando due passi di montagna:

    • Passo di Croce dello Scrivano: situato a 1143 metri di altitudine, immerso prevalentemente nel bosco di faggi intervallati da aceri secolari e folte querce. La strada lungo passo permette di godere della vista panoramica sulle valli circostanti e ammirare il tipico paesaggio lucano.
    • Valico di Sella Lata: con un’altitudine di 1240 metri, questo valico rappresenta uno dei punti più alti del tratto, offrendo vedute mozzafiato delle montagne lucane. IL tracciato qui si fa più serrato, con un elevato numero di tornanti e curvette che sfidano la tecnica motociclistica.
  • Tratto 2: da Corleto Perticata a Senise

Il secondo tratto della Strada Statale 92 da Corleto Perticara a Senise offre ai viaggiatori in moto un’esperienza di guida unica attraverso uno dei paesaggi più suggestivi della Basilicata. Questa porzione di strada si dipana per circa 66km tra le colline e le valli della regione, offrendo una vista spettacolare sui calanchi che caratterizzano la porzione più meridionale del territorio.

Partendo da Corleto Perticara, le altimetrie della Strada più bella della Basilicata scendono dai 750 m di Corleto ai circa 330 di Senise. L’asfalto potrebbe risultare per brevi tratti meno perfetto che nei precedenti chilometri. Tuttavia, il tracciato continua ad essere avvincente, caratterizzato da una serie di curve ampie e tornanti che offrono una guida fluida e dinamica.

Tra Gallicchio e Missanello la SS92 torna ad essere tecnica e serrata, per confluire poi, per qualche km, sulla SS598 di Fondo Val d’agri. 

Si raggiunge, infine, Senise costeggiando le acque turchesi della Diga di Monte Cotugno, nota anche come diga di Senise, che è uno dei bacini artificiali più grandi d’Europa

  • Tratto 3: da Senise a Villapiana 

Il terzo e ultimo tratto della Strada Statale 92 conduce da Senise a Villapiana, attraversando un paesaggio di grande bellezza naturale e culturale. Questo tratto del percorso porta le nostre due ruote dalla Basilicata alla Calabria, attraversando l’area protetta più estesa d’Italia, ovvero il Parco Nazionale del Pollino e terminando sulla costa ionica.

Puoi approfondire i dettagli su questo tratto di strada leggendo l’articolo Parco del Pollino in moto: sulle tracce della SS92.

Partendo da Senise, la SS92 si dirige verso sud-ovest per 84km con un’altimetria che varia considerevolmente. Si passa dai 300m di Senise ai circa 1000 tra Teranova di Pollino e San Lorenzo Bellizzi, per arrivare al livello del mare sulla SS106 Ionica, all’altezza di Villapiana Lido. 

Uno dei tratti più belli di questo pezzo di 92 sono i 9km che salgono a Noepoli. Curve e tornantoni ampi danno vita ad una piacevole “pista” che inizia tra vigneti e oliveti, si addentra poi tra frondosi alberi di faggio e castagno, per lasciare posto alle imponenti guglie di roccia delle “Timpe” di Noepoli.

Da Noepoli la statale 92 raggiunge la Valle del Sarmento, contorcendosi in stretti tornanti fino a raggiungere il fiume, dove incrocia la SS481. Da qui in poi il tracciato della 92 è stato declassato a strada provinciale e prosegue tormentato da cedimenti e avvallamenti fino a Terranova del Pollino.

Se avete una moto turistica riuscirete ad attraversare senza nessun tipo di problema i 20 km che separano Terranova del Pollino da San Lorenzo Bellizzi. Questo è il pezzo di “92” mai completato, rimasto solo un semplice tratturo sterrato fino a qualche anno fa. Asfaltato di recente, questo tratto di congiunzione tra Basilicata e Calabria rimane comunque una stradina di montagna impervia, che scorre nello scenario selvaggio del Pollino.

Per superare questoSe avete una moto sportiva risulta molto più agevole percorrere la vicina strada statale 481 della Valle del Ferro che collega la zona lucana del Pollino con la costa settentrionale jonica calabrese, passando per il borgo di Oriolo.

Arrivati a San Lorenzo Bellizzi il percorso sulla SS92 riprende contorto, panoramico e meraviglioso sul versante Calabro. Una serie infinita di tornanti impegnativi conducono a Cerchiara di Calabria e ancora qualche tornante dondola le due ruote verso valle.

Si “atterra” nella piana di Sibari, la pianura più grande della Calabria. 👉 Scopri L’itinerario nella Sila in moto: nel cuore della Calabria…

Cosa vedere lungo la Strada Statale 92

Cosa vedere lungo la Strada Statale 92

La SS92 è la strada più bella della Basilicata per un duplice motivo: oltre ad avere un tracciato formidabile dal punto di vista motociclistico, offre uno spaccato straordinario dell’entroterra della regione attraversando l’appennino lucano da nord a sud.

L’avventura su questa strada da moto inizia nella storica città di Potenza, capoluogo della Basilicata. Partendo dunque dal luogo più importante della regione riportiamo di seguito quali sono i luoghi da vedere lungo la strada è statale 92.

  • Potenza, la “città verticale”

In un panorama montano meraviglioso, adagiata a 819 metri di altitudine, sorge Potenza, il capoluogo di regione più alto d’Italia. E’ nota come “città verticale” per la sua particolare struttura urbanistica, con il centro storico che svetta su un’ altura più elevata, che sovrasta i quartieri più moderni posti ad altitudini gradualmente inferiori.

Il cuore del centro storico è Via Pretoria, caratterizzata da stretti vicoli e palazzi storici, dove si svolge la principale vita politica, economica e sociale della città. E’ il luogo dello strùscio, dello shopping, della vita sociale e della movida notturna.

In Via Pretoria, partendo da P.za Beato Bonaventura, si incontra la Torre Guevara, l’unico resto dell’antico castello della città.

Poi potete visitare la Cattedrale di San Gerardo e il Palazzo Loffredo sede del Museo Archeologico Nazionale della Basilicata.

Poco distante, in Piazza Matteotti si affacciano il Palazzo di Città, la sua costruzione originale risalirebbe all’epoca angioina, e il Palazzo del Fascio, oggi sede del Consiglio Comunale.

Raggiungendo P.za Mario Pagano fanno sfoggio di se il Teatro Stabile e l’ottocentesco Palazzo del Governo, sede del Prefetto.

Tra le architetture monumentali annoveriamo anche il Ponte Musumeci, un capolavoro di ingegneria moderna, noto per le sue forme curve e sinuose, divenuto simbolo della città. Questo ponte potrete non solo ammirarlo, ma anche attraversarlo per avvicinarvi alla SS 92.

  • Anzi, il borgo delle stelle

Dopo aver esplorato le bellezze di Potenza, ci si addentra nell’affascinante entroterra lucano. Restando sul tracciato della 92 si incontrano diverse attrazioni, piccoli borghi autentici e bellezze naturali uniche che meritano una sosta.

Anzi è il primo borgo che ci accoglie lungo la SS92, un piccolo borgo gioiello conosciuto per il suo accreditato osservatorio astronomico. Arroccato a 1.000 metri su un’imponente sperone roccioso, è circondato dalla bellezza del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese.

La SS92 in moto: la strada più bella della Basilicata
Anzi

Detto il “Borgo delle Stelle”, Anzi è un labirinto di vicoli medievali e antiche case in pietra addossate le une alle altre.

All’apice dell’abitato, sulla cima del Monte Siri, si colloca l’Osservatorio Astronomico. Raggiungibile in moto, questa location è un incredibile punto d’osservazione non solo delle stelle, ma che del panorama lucano.

Se siete interessati ad una visita all’Planetario Astronomico di Anzi prenotate una visita al 3406355395 o chiedete info tramite email all’indirizzo planetarioanzi@gmail.com

  • Laurenzana, il borgo dell’arte

Incastonata tra le montagne lucane, Laurenzana è un vero e proprio scrigno di storia e arte. Soprannominato infatti “borgo dell’arte”, questo straordinario borgo medievale custodisce, tra le sue stradine strette e tortuose, alcune preziose opere storiche e artistiche.

Su uno sperone di roccia che domina tutto il paese e la Val Camastra i normanni costruirono il castello e un centro fortificato. Gli si contrappone, su un’altra porzione di rupe, la Chiesa Madre di Santa di Santa Maria Assunta, un gioiello dell’architettura romanica, anche se rimaneggiata in epoca barocca, con un ricco patrimonio artistico.

SS92 la strada più bella della Basilicata
Chiesa di Santa Maria Assunta, Laurenzna

Prendere un dolcino alla Pasticceria Romano potrebbe essere un’ottima idea..!

  • Corleto Perticara

Situato a circa 760m sul livello del mare, sulle montagne dell’Appennino lucano che disegnano la Val D’Agri, Corleto Perticara si presenta come un serpeggiare di viottoli disposti ordinatamente sul pendio della montagna. 

Il punto d’arrivo, cuore del centro storico, è piazza Plebiscito, dove troviamo anche un benzinaio per il rifornimento. Su questa piazza affaccia quel che resta del castello normanno risalente all’anno 1100. Pesantemente bombardato durante la seconda guerra mondiale, fu successivamente inglobato nel Palazzo del Municipio, che conserva alcuni archi e parte dei muraglioni in pietra. All’interno sono state recuperate l’antica cisterna e la cella carceraria.

Addentrandosi nel centro storico si scoprono scorci suggestivi, con viuzze e scalette che conducono a piccoli larghi lastricati e stretti passaggi come il noto Arco degli Insorti.

Anche la Chiesa di Santa Maria Assunta fu fortemente danneggiata dai bombardamenti e oggi presenta una facciata moderna a mattoncini in cotto a vista e un caratteristico campanile con una cupola arabeggiante. L’interno invece è più riccamente decorato con affreschi novecenteschi sui soffitti e con altari di marmi policromi, un pulpito ed un coro intarsiato di scuola napoletana del Seicento, tele del Settecento.

 

 
 
 
 
 
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La chiesa più antica della città, invece, è la Cappella della Natività della Vergine Maria (o Chiesa di Santa Domenica), situata tra anguste viuzze nel cuore del Rione Costa, ovvero il nucleo originario di questo borgo.

  • Aliano, il paese dei calanchi e di Carlo Levi

Vale la pena fare una breve digressione dal percorso della strada statale 92 per visitare una delle bellezze paesaggistiche più incedibili della Basilicata: i Calanchi di Aliano.

Aliano è noto per essere stato il paese di confino dello scrittore torinese Carlo Levi, che qui trascorse relegato un anno della sua vita (1935-1936) con l’accusa di antifascismo e qui scelse di essere seppellito dopo la sua morte (Roma, 1975). Così arido, desolato e povero gli parve questo territorio che… lo immortalò nel suo romanzo autobiografico “Cristo si è fermato a Eboli”.

Il paese è arroccato su uno sperone argilloso, i calanchi, ovvero rocce modellate dall’acqua che si caratterizzano per una conformazione a solchi profondi e creste spigolose, dando vita a pareti ripide e prive di vegetazione, dal colore chiarissimo quasi abbagliante.

Gli affacci sui calanchi di cui si gode dal paese sono meravigliosi, ma c’è una strada che si inoltra nel territorio e che permette di vivere una insolita “missione lunare”. Si, percorrendo la  Strada del Parco dei Calanchi di Aliano vi sembrerà di essere su un “moto rover lunare” e di percorre crateri e i solchi della Luna.

Leggi anche l’articolo 4 tappe in un itinerario in moto nei Calanchi della Basilicata

  • Sant’Arcangelo

Adagiato su un colle a 390 m, Sant’Arcangelo si colloca nel cuore della Val D’Agri. Visitare il borgo permette di immergersi in un’atmosfera autentica, arricchita da palazzi gentilizi, chiese e torri, e percorsi culturali curati dalle associazioni locali.

Tra le diverse architetture religiose del centro storico la chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari ospita pregevoli opere d’arte, in particolare una fonte battesimale che risale al 1400e un prezioso ciclo di affreschi del XVIII secolo.

Il suo monumento più importante è l’Abbazia di Santa Maria d’Orsoleo, un complesso conventuale risalente al 1400, che si colloca a 4 km dal paese, immerso in un particolare paesaggio collinare. All’interno dell’Abbazia è stato inaugurato il Museo Scenografico, aperto sabato e domenica, e durante la settimana su prenotazione, che offre un racconto multimediale immersivo sulla storia del convento e della vita monastica.

Nella campagna di Sant’Arcangelo si può scoprire un’altra dimora storica: Palazzo Cavallerizza. Edificato nel Medioevo dalla famiglia De Marra, questo “castello” fu sede di uno degli allevamenti di cavalli più importanti del Sud Italia. A circa 3 km dal centro abitato, oggi si può ammirare ciò che rimane delle imponenti mura perimetrali,  delle scuderie e della dimora dei principi.

  • Senise

Entrando nel territorio di Senise si accede al Parco Nazionale del Pollino. Posto nella lussureggiante valle del Fiume Sinni, adagiato su una panoramica collina, questa cittadina ha origini antichissime risalenti all’epoca normanna. 

Il suggestivo centro storico si sviluppa con un inerpicato dedalo di viuzze ai piedi del castello medievale. Il borgo, sorto intorno al 1200, è pressoché intatto, a differenza del castello, di cui resta percepibile la caratteristica tipologia a corte interna chiusa, ma le cui grosse mura sono irrimediabilmente inglobate in altri edifici. 

Importanti palazzi nobiliari ed edifici religiosi impreziosiscono l’abitato. Tra questi ultimi spicca la chiesa di San Francesco, annessa ad un convento di frati francescani (oggi sede del municipio), in cui sono ancora visibili affreschi raffiguranti la vita di San Francesco. 

Senise sulla SS92
Chiesa di San Francesco a Senise

La chiesa principale della città è dedicata a Santa Maria della Visitazione, che presenta un pregevole lunetta scolpita sul portone d’ingresso e un alto campanile con un’orientaleggiante copertura a cipolla.

Nel centro storico è possibile visitare la casa di Sant’Andrea Avellino, attuale sede del museo etnografico.

Nella periferia sud del centro abitato si trova il Convento dei Cappuccini con annessa Chiesa di Santa Lucia.

  • Diga di Monte Cotugno

A poca distanza da Senise si colloca il Lago di Senise, il più grande della Basilicata.  Si tratta, in realtà, di un bacino artificiale realizzato con uno sbarramento sul fiume Sinni. La diga di Monte Cotugno realizzata negli anni 70, detiene il primato per essere la diga in terra battuta più grande d’Europa.

Circondata da campi coltivati a ulivo e una ricca vegetazione , questo lago è spesso teatro di gare nazionali di canottaggio. 

La sua acqua è utilizzata per il bisogno irriguo del metapontino e di gran parte della Puglia. 

  • Noepoli

Noepoli, “Città Nuova”, è un borgo molto originale che si colloca in uno dei paesaggi più suggestivi tra quelli Parco Nazionale del Pollino.  

Arrivando in paese si rimane colpiti da insolite guglie e formazioni rocciose, che danno vita a un paesaggio molto suggestivo. Sono le Timpe di Noepoli, una sorta di Gran Canyon, formatesi nei secoli dall’erosione delle acque del fiume Sarmento.

Superata una galleria ci appare Noepoli arroccata su uno sperone a 676 m s.l.m., con in vetta i resti del castello feudale e l’abitato “vecchio” e, ai piedi del colle, il “Casale”, ovvero il resto del borgo.

Imperdibile una visita in Piazza Marconi, detta “la Torretta” perché qui sorgeva una delle torri dell’antico maniero. I resti del Castello Feudale sono oggi sede del Municipio e di fronte si apre un meraviglioso affaccio sul panorama della Valle del Sarmento.

La SS92 in moto: la strada più bella della Basilicata
Municipio di Noepoli, ovvero l’antico castello

A pochi passi si piò visitare la Chiesa Madre della Visitazione della Beata Vergine Maria. Poi non resta che perdersi tra gli stretti vicoli andando a caccia di antichi portali e scorci unici.

  • Terranova di Pollino

Nel cuore del Parco del Pollino, alle falde del monte Calvario, si staglia Terranova di Pollino. Dall’alto dei suoi 900m d’altitudine domina la valle del Sarmento, ma tutt’intorno la natura è un tripudio di bellezza.

Nato come insediamento agricolo, il borgo non ha fortificazioni e si sviluppa intorno alla chiesa principale dedicata a San Francesco da Paola, il santo patrono. 

A pochi chilometri dal paese, si può scoprire un altro luogo caro ai devoti di Terranova, ovvero il Santuario di Santa Maria della Pietà. Costruito nel 1600, si lascia ammirare soprattutto per il suo portone in legno di pino loricato e per il suggestivo scenario che lo attornia.

Ma qui l’attrazione principale è costituita dalla natura! Da non perdere, infatti sono le Gole della Gravina, una serie di canyon scavati dal Sarmento che creano uno scenario spettacolare, con rocce levigate e massi scolpiti nel corso di migliaia di anni. Il percorso parte dalla Contrada Casa del Conte e per affrontarlo potete affidarvi alla guida esperta di Pollino Adventures.

Siamo alle falde delle Serre di Crispo (2053m) e del Dolcedorme (2267m) e la riserva del Parco Nazionale è integrale. Da qui partono molti trekking per esplorare le montagne, dove ammirare maestosi esemplari di abete bianco, faggi secolari e, lungo i pendii rocciosi, i rarissimi pini loricati.

Scopri l’itinerario Parco del Pollino in moto: sulle tracce della SS92

  • San Lorenzo Bellizzi

Entriamo nella provincia di Cosenza in Calabria e incontriamo San Lorenzo Bellizzi, uno stupendo e piccolissimo borgo di appena 600 anime. Nato, allo stesso modo di Terranova di Pollino, come insediamento agricolo e pastorale, il paese non presenta fortificazioni. Si costituisce di piccole case in pietra dalle forme semplici, addossate le une alle altre quasi a formare un presepe.

Percorrendo l’intricato groviglio di viuzze del centro si gode dell’inconfondibile profumo del pane e di scorci affascinanti che permettono di balzare indietro nel tempo. La chiesa madre dedicata a San Lorenzo Martire è di recente edificazione, ma conserva un prezioso crocifisso ligneo di epoca rinascimentale e la pregevole stata lignea del Santo patrono.

San Lorenzo Bellizzi sulla SS92
Scorcio del centro storico di San Lorenzo Bellizzi

Anche qui la natura è la grande protagonista, con il suo aspetto imperante e di grande impatto. Il paesaggio di San Lorenzo, attorniato da montagne, è dominato dall’imponente parete della Timpa di San Lorenzo nei cui pressi si apre la voragine delle Gole del Raganello.

Le Gole del Raganello costituiscono un incredibile canyon, lungo circa 17 km, che parte nei pressi di San Lorenzo fino a raggiungere l’abitato di Civita. Un trekking nelle Gole del Raganello è un’esperienza incredibile, meglio se fatta accompagnati da guide esperte. 

  • Cerchiara di Calabria, la città del pane

Molto conosciuta per il suo pane fragrante e naturale, Cerchiara è delizioso un borgo medievale arroccato a circa 700m sulle falde del monte Séllaro. Dominato dai resti del castello medievale, gode di un’ampia visuale sulla pianura di Sibari.

I quartieri si sviluppano  ai piedi del castello, intorno alla chiesa principale, la  Chiesa di San Giacomo, una delle più antiche della diocesi. Nell’intrico di viuzze e scalette che si dipanano tra antiche case e palazzetti di pietra, si può visitare  il Museo del Pane e della Civiltà contadina, posto all’interno di un antico mulino.

Anche qui le bellezze naturali sovrastano quelle antropiche. Nel territorio di Cerchiara insiste il Docedorme, la vetta più alta del Pollino (2267m) e altre vette. Numerose sono le grotte, tra cui l’Abisso del Bitufo, uno degli inghiottitoi più profondi e difficili da esplorare al mondo e la Grotta delle Ninfee, dove sgorgano acque sulfuree che danno origine a fanghi terapeutici di cui si può usufruire accedendo al complesso termale “Le Ninfee”.

A qualche chilometro di distanza da Cerchiara sorge il Santuario della Beata Vergine delle Armi (dal greco armòn – grotta”), luogo molto suggestivo assolutamente da visitare.

SS92 la strada più bella della Basilicata
Santuario di Santa Maria delle Armi a Cerchiara di Calabria CS
  • Villapiana

L SS92 finisce a Villapiana uno dei centri di maggior richiamo turistico dell’Alto Ionio Cosentino. Il nucleo originario si adagia su un colle a 206 metri di altitudine, mentre sulla costa, caratterizzata da una splendida spiaggia dai riflessi dorati e un mare incredibilmente limpido, si sono sviluppate le borgate marine di Villapiana Lido e Villapiana Scalo.

Il centro storico del borgo di Villapiana è denominato dagli abitanti “Pizzo di Vasciu“, la zona più antica della cittadina che ha conservato l’impianto medievale. Attraverso la “Porta dei Santi” si accede agli stretti vicoli e alle ripide scalinate del borgo, dove si incontrano alcuni palazzetti gentilizi, il castello normanno del XIII sec e la Chiesa Madre di Santa Maria del Piano (inserita nell’elenco dei monumenti nazionali). 

Le borgate costiere sono invece i luoghi dove si concentra la movida estiva, che si spopolano notevolmente durante i mesi invernali. Qui è possibile trovare i locali notturni, i ristorantini e più o meno lussuosi residence turistici.

In Conclusione…

La strada statale 92 è molto più di una bella strada da moto, è un’esperienza incredibile nel cuore autentico della Basilicata. Attraversando i paesaggi estremamente mutevoli di questa regione, ci si arricchisce con la conoscenza della storia e delle tradizioni di una terra che ha tanto da raccontare.

Curve e tornanti che sfidano e appagano allo stesso tempo sono la ciliegina sulla torta di questo itinerario. Borghi autentici, vedute spettacolari e antiche tradizioni sono un invito a rallentare e ad apprezzare la bellezza di una regione ancora in gran parte incontaminata.

Che siate motociclisti esperti in cerca di nuove sfide, o semplici amanti delle due ruote desiderosi di esplorare luoghi autentici, la SS92 vi regalerà un viaggio indimenticabile. E al termine di questo percorso, non vi resterà che pianificare la prossima avventura, con la consapevolezza che ogni curva affrontata e ogni borgo visitato resteranno impressi nella memoria per molto tempo.

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alleroL

Ho sempre scritto raccontando ciò che mi appassiona: dei cavalli prima dell'ippoterapia poi. Infine, riscopro la mia adolescenziale passione per le moto e nasce Teste di Casco. Inseguo solo ciò che mi appassiona!

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