Un itinerario in moto tra le curve della Basilicata e la magnifica costa Pugliese
Polignano a Mare è tra i più magici borghi marini del sud. Tappa imperdibile per qualsiasi viaggiatore, la raggiungiamo attraverso un itinerario in moto tra Basilicata e Puglia, che si snoda prevalentemente lungo SS96 “Barese”. Questa strada, che parte da Tolve, in provincia di Potenza, come il nome stesso ci suggerisce, raggiunge Bari. Circa 120km che riservano, nel tratto lucano, tanto divertimento. Gli altri 40 km per raggiungere Polignano saranno percorsi sulla strada statale 16 “Adriatica”. Un itinerario in moto di 160 km totali, che avrà come tappe intermedie Irsina e Gravina in Puglia.
La Strada Statale 96 “Barese”
In agro di Tolve, a circa 25 km da Potenza, dalla celebre “Via Appia” SS7, prende il via la “Barese”. Denominata in Basilicata strada provinciale
96 (ex SS), in agro di Gravina in Puglia la diventa statale. Attenzione: stiamo parlando della 96 non della 96bis. Quest’ultima è un’alternativa percorribile, soprattutto se avete una moto stradale… E già, perché la SS 96 è una strada ahimè dissestata, consigliabile ai possessori di enduro stradali e a chi piace praticare un po’ di on-off. Tuttavia, è una di quelle strade che ti lasciano sognare. Tagliata nella montagna, a tratti segue il corso del fiume, adornata da antichi alberi e poi… si perde nelle campagne… Uno di quei percorsi curvilinei che costringono ad un ritmo lento e a sorprendersi dei paesaggi… Inizia subito con un tratto di strepitosi tornanti che scendono a Tolve. Parliamo di questa strada nell’articolo La giostrina: itinerario sulla SS96.
Poi segue il tratto che arriva ad Irsina, il più bello, ma anche il più rovinato… Peccato! Tuttavia, preparatevi al traffico zero: sarete solo voi, gli alberi, l’asfalto (quando c’è 😅, scherzo!) e le colline… Superata Irsina, ancora qualche tornate ci accompagna verso la Puglia. Qui il percorso diventa pianeggiante e prevalentemente rettilineo. Il fondo stradale migliora notevolmente e dopo Altamura la strada continua per alcuni tratti a doppia corsia. Troverete delle interruzioni per i lavori di adeguamento nel fino a Bari… Infine, la SS96 termina con l’innesto sulla Strada Statale 16 “Adriatica”.
La 96bis è l’alternativa alla vecchia SS 96. Uno stradone largo che scorre dritto tra Oppido Lucano e Gravina di Puglia. Qui si guida veloci, immersi in panorama di colline morbide e sinuose… meraviglioso allo stesso modo…
Tappa ad Irsina
Viaggiando sulla SS96, la prima tappa che proponiamo è Irsina. Inserita nel 2018 tra i Borghi più Belli d’Italia a pieno titolo, è indicata dalla Lonely Planet tra i 10 posti top da visitare in Basilicata. Denominata anticamente Montepeloso, Irsina sorge in posizione panoramica con affaccio sulla Valle del Bradano. E’ davvero piacevole il belvedere di P.zza Garibaldi, ma anche la veduta di Via Ascensione lascia sorpresi.
Provenendo dalla 96 ci si ritrova vicinissimi all’antico cuore della città. Pochi metri su corso Matteotti vi conducono alla Porta di S. Eufemia, che introduce al vecchio borgo, uno dei più antichi della Basilicata. Il centro storico è grande e molto bello. Ogni vicolo stupisce per i ricchi palazzi storici, contraddistinti da stemmi ed iscrizioni, e per le numerose chiesette che spuntano ad ogni angolo. Ci si imbatte anche in delle rarità, come la “Casa di Conchiglie“, ed in scorci davvero particolari.
Il monumento più importante di Irsina è la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Un’opera maestosa, preziosa per le sue caratteristiche architettoniche, ma anche per le opere d’arte custodite al suo interno. Di grande rilievo la statua di Sant’Eufemia, attribuita da recenti studi al Mantegna.
D’interesse è anche il Complesso dell’ex convento di San Francesco, con annessa chiesa. I suoi locali sono oggi sede del Museo di Janora, un’esposizione permanente di manufatti archeologici provenienti da necropoli disseminate nel territorio nord-occidentale della Basilicata.
Gravina in Puglia: una città eterna
Abitata già nel paleolitico, Gravina in Puglia è una città di grande fascino. Vanta una storia antichissima di cui si possono ammirare le tracce passeggiando nel cuore della città. Sorge sull’orlo di un burrone, un crepaccio simile ad un canyon, scavato nel banco calcareo della Murgia. Ed è qui che prendono vita i primi insediamenti preistorici. Affacciandosi sulla gravina si può ammirare un habitat rupestre costituito da abitazioni e chiese scavate nella roccia, tra le quali la più importante è quella di San Michele, patrono della città.
Grazie alla sua posizione strategica, fu sempre al centro delle vicende storiche. Fu influenzata dai Greci, occupata dai Romani e i Normanni la posero in primo piano tra le città della Puglia. Federico II di Svevia la definì “giardino delle delizie” e le attribuì il motto, riportato ancora oggi sul gonfalone della città, “Grana dat ed vina”: “offre grano e vino”. Restano, dell’epoca federiciana, i ruderi visitabili del castello.
Numerose le architetture religiose d’interesse, tra cui spicca la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Edificata ad opera dei Normanni intorno al 1100 e elevata a basilica minore la Papa Giovanni Paolo II, questa chiesa sovrasta i due quartieri più antichi della città: Piaggio e Fondovico. Chiamata anche la Matera povera, Gravina ha un centro storico, sviluppatosi tra il VII e il IX sec. d.C., molto caratteristico. Archi e case in tufo si addossano tra loro alternandosi a suggestive grotte.
La Strada Statale 16 “Adriatica
Come abbiamo visto la SS96 termina con l’innesto sulla Strada Statale 16 “Adriatica”. Una importante arteria viaria italiana che collega i principali capoluoghi adriatici. Inizia in Veneto, a Padova, e termina ad Otanto. Superando i 1000 km, è la strada più lunga d’Italia.
Nel nostro itinerario in moto, ne percorriamo una quarantina di km: da Bari a Polignano a Mare. Una superstrada a 2 corsie per senso di marcia, dalla quale si intravede il mare. Dritta come una spada, ahimè senza regalarci particolari emozioni, ci conduce a Polignano in meno di 30 minuti.
Un diamante nell’Adriatico: Polignano a Mare
Tra i borghi marini più belli in assoluto c’è di sicuro Polignano a Mare. Uno di quei posti da vedere almeno una volta nella vita. A picco sul mare, le sue abitazioni sono inglobate sulle sponde ripide dello sperone roccioso su cui sorge la città. Vedute spettacolari e colori formidabili lasciano senza fiato.
La cittadina ha una storia antichissima. Al pari di Gravina in Puglia, Polignano a Mare vanta tracce di presenze umane risalenti ad epoche preistoriche. La sua particolare posizione geografica ha fatto si che mantenesse una centralità nel corso dei secoli, diventando un crocevia di popoli e culture che hanno lasciato una traccia indelebile sul volto della città. Un mix di stili decorativi lasciano trasparire l’influenza delle dominazioni romana, bizantina, normanna, aragonese…
La via preferenziale di accesso al centro storico è l’Arco Marchesale, parte della cinta muraria di epoca cinquecentesca. Vie anguste, archi, stretti passaggi, piazzette intime si susseguono fittamente… fino a raggiungere i sospirati affacci sul mare.
Meravigliosa la veduta della famosa Lama Monachile, una spettacolare caletta di ciottoli bianchi, incastonata in una profonda insenatura rocciosa all’interno del centro storico. E’ questo il panorama più suggestivo di Polignano, sia che lo si ammiri dall’affaccio di Via Porto, sia che lo si osservi dal Ponte Lama Monachile. Quest’ultimo è un’opera dei primi dell’800, realizzata dai Borboni lungo il tracciato dell’antica via Traiana. Ma l’originario ponte romano, risalente al II sec. d.C., c’è ed è ancora percorribile! E’ possibile raggiungerlo liberamente attraverso una ripida scalinata che da accesso anche alla caletta.
Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, non poteva non dedicare un tributo al celebre cantautore italiano. Così, sul lungomare a lui sempre intitolato, il comune ha istallato una statua in bronzo, alta circa tre metri, raffigurante il grande Modugno che, a braccia aperte, guarda il borgo “diamante dell’Adriatico”.
La costa alta e frastagliata è ricca di grotte e insenature. Se avete il tempo, non perdetevi questa meraviglia! Noleggiate una barchetta con conducente e lasciatevi stupire dalla natura, anche via mare.
Questo è uno dei tanti itinerari in moto percorribili tra Puglia e Basilicata, per unire il fascino dell’entroterra allo stupore del mare. Ma è anche un modo per deliziare il motociclista tra le curve di montagna e il relax della riviera.
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