Ci sono località speciali da raggiungere in moto, posti dove riesci veramente a lasciarti tutto alle spalle… Il Castello di Monteserico è una di queste location.
Saliti sul colle che lo ospita non solo si vive la sensazione di tornare indietro nel passato, ma si riesce percepire una sensazione di fusione dei sensi e dell’animo con natura.
Il Castello di Monteserico è un’avventura a 360 gradi. Raggiungerlo, almeno per la prima volta, regala la sensazione di perdersi e di allontanarsi dal mondo contemporaneo.
Tra le intricate stradine di campagna si arriva in un luogo di pace e serenità. Il panorama sconfinato, caratterizzato da colline morbide e vellutate, ci avvolge in una sensazione di benessere assoluto.
Il Castello di Monteserico in moto
Il Castello di Monteserico incuriosisce per la sua posizione solitaria. Situato in Basilicata, a pochi chilometri dal confine con la Puglia, si erge sulla sommità di un rilievo roccioso che domina un vasto territorio collinare.
Siamo in agro di Genzano di Lucania (PZ), nel nord della Basilicata, in un territorio vocato all’agricoltura. Qui la Riforma Fondiaria, nell’immediato dopoguerra, contribuì a definire il paesaggio. “La terra a chi lavora” fu il motto che, espropriando i latifondisti, suddivise il territorio in piccoli appezzamenti. Ogni appezzamento aveva la sua “Casa Colonica”.
Ammirandolo dall’alto, questo paesaggio racconta un’epoca. Sulla vastità della veduta, le casette coloniche appaio come tanti puntini, ricordi di un sogno oggi abbandonato…
L’atmosfere di un “viaggio” verso il Castello di Monteserico rimanda sensazioni uniche. Un alone di mistero ci avvolge e ci accompagna.
Arrivando, lo si ammira da lontano, con la sua forma squadrata e lineare. Solitario, silenzioso, enigmatico…
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E quando lo raggiungerete, il silenzio, la luce intensa e il panorama immenso amplificano quelle emozioni. Dall’alto ogni cosa appare diversa. Tutt’intorno, le onde del paesaggio incantano.
A est, sullo sfondo, il Parco nazionale dell’Alta Murgia si staglia come una lunga muraglia rocciosa. E intanto, le casette abbandonate lanciano domande… “Perchè sono andati via? E’ stupendo qui…!”.
Anche la chiesetta che ci accoglie all’arrivo sul cucuzzolo è…. strana. Edificata nel XII sec. appare come un tunnel che conduce ad un piccolo altare.
Il Castello di Monteserico in realtà giocò un ruolo strategico, essendo posto lungo importanti direttrici viarie. Fu baluardo difensivo per l’esteso villaggio che pare gli si ergesse accanto. Ma fu anche luogo di villeggiatura, frequentato da Federico II in quanto habitat naturale dei rapaci, tanto cari all’Imperatore, che ancora oggi aleggiano sulle sue mura.
Sobrio nella sua struttura, costituito da una torre centrale e da lineari mura di cinta, è il risultato di rimaneggiamenti costruttivi avvenuti nel corso dei secoli. Una rampa d’accesso lo unisce alla piana antistante, mentre gli altri lati si ergono a picco sulla roccia.
Il castello è solitamente chiuso, apre solo in occasione di eventi, perlopiù nel mese di Agosto. Per visitare l’interno del castello prendete contatti con la Proloco di Genzano di Lucania.
Come raggiungere il Castello di Monteserico in moto
Il Castello di Monteserico si trova a 15km da Genzano di Lucania. Preparatevi a percorrere stradine di campagna, con buche, sabbia, fango e pozzanghere. Ma il bello è proprio questo: raggiungere il Castello di Monteserico è un po’ una conquista.
Asfalto o sterrato?
Per salire sulla collinetta di Monteserico possiamo compiere una scelta, ovvero se affrontare la salita su asfalto o su sterrato.
Le strade che raggiungono il Castello di Monteserico, fino allo scorso anno, erano entrambe sterrate. Quest’anno, invece, una delle due, la più breve, è stata asfaltata. Pertanto, il castello è diventato approcciabile da chiunque e anche chi non ama il fuoristrada può arrivare ad ammirare da vicino questo maniero.
Vediamo, dunque, come raggiungere il Castello di Monteserico in moto.
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Percorso su asfalto
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- Partendo da Genzano si percorre un pezzo di SS169 in direzione Potenza. Poi Google Maps ci suggerisce di continuare sulla SP33, effettivamente la più agevole… Qualche Km e si svolta su una strada indicata su Maps come Tratturo di Gravina, che a sua volta ci collega alla SP105. Presa questa provinciale, dopo appena 1km e mezzo troviamo il cartello per il Castello di Monteserico.
- Provenendo dalla Puglia, raggiunta le SS655 Bradanica si prende l’uscita Taccone. Da qui si prosegue prendendo la SP Pilella – Santo Spirito, una provinciale che in realtà si presenta come un stradina di campagna. Da qui in poi troviamo i cartelli per il Castello di Monteserico.
- In alternativa, si può raggiungere il castello di Monte serico anche dalla SS 96 bis Barese, una strada con panorami distensivi che attraversa Puglia e Basilicata. Sulla SS96 bis l’uscita è Taccone
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Percorso su sterrato
Se vi diverte percorrere strade sterrate potete optare per un tracciato di quasi 3km, usato da mezzi agricoli, che accede al Castello di Monteserico da sud.
Nei dintorni si può percorrere in fuori strada anche il Regio Tratturo Palmira-Monteserico-Canosa. Qualche notizia su questo tratturo e su altri tracciati della Basilicata, la trovate >>qui
Cosa vedere nei dintorni del Castello di Monteserico in moto
E’ possibile costruire molteplici itinerari in moto avendo come punto di riferimento il Castello di Monteserico. Nei dintorni possiamo individuare meravigliose location capaci di arricchire anche un semplice giro in moto. Vediamo, tra Puglia e Basilicata, cosa vedere nei dintorni del Castello di Monteserico.
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Cosa vedere in Basilicata
Genzano di Lucania
Partiamo naturalmente da Genzano di Lucania, che dista circa 15km dal Castello.
Simbolo di Genzano è la Fontana Cavallina, riconosciuta tra le 33 fontane più belle d’Italia. Realizzata nella seconda metà dell’800, più che una semplice fontana è vero e proprio monumento in stile neoclassico.
Dalla Fontana cavallina si vede spettare il Pincio di Genzano. Si tratta della sede del Municipio dalla cui terrazza si gode un ampio panorama sulla sottostante Fontana Cavallina, sul paese e sul paesaggio collinare circostante.
A pochi passi dal municipio si trova la Porta di Mezzogiorno, ovvero il più antico accesso al borgo. E oltre questa porta chi si trova il nucleo più antico di Genzano di Lucania. Passeggiando tra questi vicoli scoprirete un borgo autentico, per niente turistico, fatto di antiche viuzze, casette trasandate e piccole chiesette.
Sulla strada principale del paese si staglia, solenne, il Santuario di Maria Santissima delle Grazie.
Acerenza
Acerenza è uno dei paesi più caratteristici della Basilicata, nonché annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Detta dai lucani “la Civetta della Basilicata”, la sua particolare conformazione e posizione la rendono chiaramente avvistabile da buona parte del territorio.
E’, invece, conosciuta fuori regione come la “città cattedrale” per via della sua imponente e preziosa Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio. Questo edificio, assolutamente da visitare, risale all’ XI sec, costruita sui resti di un tempio romano. Ad essa si legano storie antiche e misteriose come quelle dei Templari o del Conte Dracula.
Basilicata Alpaca
Un’attrazione simpaticissima, sorta pochi anni fa nei pressi di Acerenza, è Basilicata Alpaca. Si tratta di un allevamento del tutto particolare, dedicato agli strani e curiosi alpaca. Questo docile animale si presta per compiere una serie di attività all’interno di un percorso di fattoria didattica del tutto particolare. Un’esperienza rara condotta un uno splendido scenario naturale, affacciati sul Lago di Acerenza.
D’inverno le attività sono sospese; in estate bisogna addirittura prenotarsi. Molto gettonato.
Lago di Acerenza
Il Lago di Acerenza è in realtà un bacino artificiale, nato dallo sbarramento del fiume Bradano. Le sue acque verdi e brillanti arricchiscono la bellezza del già prezioso paesaggio appenninico. Rappresenta un’ambientazione ideale per una pausa nel verde.
Il lago è raggiungibile dalla SP6, percorrendo una stradina che attraverso alcuni tonanti porta sulle rive del lago. Avvertenze: non ci sono indicazione e gli ultimi metri sono sterrati.
Pietragalla
- Spopola sui social piccolo borgo di Pietragalla, che conserva, appena fuori dall’abitato, le ribattezzate casette degli hobbit. Si tratta in realtà di antiche cantine, dove veniva prodotto e conservato il vino: i Palmenti. La location è talmente particolare da regalare la sensazione di entrare in un’altra realtà.
- Un’atmosfera fiabesca si percepisce anche al cospetto del Palazzo Ducale Acquaviva D’Aragona, posto in posizione dominante nel cuore dell’antico borgo. Sorto probabilmente sui resti di un’abbazia e di un castello, custodisce ancora oggi dipinti, arazzi e arredamenti d’epoca, dislocati in maestosi saloni.
- Molto caratteristico l’intrico di viuzze nel borgo antico, che conduce alla chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari.
Irsina
Irsina è uno dei borghi più antichi della Basilicata, nonché paese annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia.
All’antica Montepeloso, così chiamata fino al 1895, si accede ancora tramite le originarie porte. Giungendo da Via Matteotti, si entra in P.zza Garibaldi, la pià grande del borgo.
- Colpisce subito il Monumento ai caduti, posto su una terrazza panoramica da cui si scorge un infinita veduta sulla campagna lucana.
- Poco più avanti c’è la preziosa Cattedrale di Santa Maria Assunta. Si tratta di un edificio antichissimo, in realtà distrutto e ricostruito più volte, che presenta, dunque, più stili architettonici sovrapposti. All’interno custodisce uno scrigno di opere d’arte. La più importante è forse la statua di Sant’Eufemia, patrona della città, da alcuni attribuita al Mantegna (XV sec). Suggestiva la cripta romanica, che poggia sulla pietra viva, elemento originario dell’antica costruzione. La particolarità di questa chiesa è nella parte posteriore, dove assume l’aspetto di una fortezza e forma un unico corpo con le antiche mura di cinta della città. Una strada che passa ai piedi del paese, poco o per niente calcata, offre una panoramica stupenda della Cattedrale e del borgo.
- Tra vicoli magnifici e casette contadine, spiccano qua e là preziosi portali, palazzi nobiliari e numerose cappelle.
- Curiosa la casa del signor Policarpo (Palazzo Policarpo), muratore, che trasformò la sua abitazione in un’opera d’arte, rivestendola interamente di sassolini e conchiglie.
- Sul lato opposto del paese, in P.za San Francesco, si affacciano la Chiesa e il Convento di San Francesco. La presenza dei Frati Francescani a Irsina risale già ai primi del XIV sec., difatti nella cripta della chiesa si ammira un magnifico ciclo di affreschi, di scuola giottesca, datato 1300.
Venosa
A soli 42km dal Castello di Monteserico si colloca la superba Venosa.
La “Città di Orazio” è una delle più grandi e più importati della Basilicata. Inutile dire che rientra nella lista dei i Borghi più belli d’Italia, dato che la sua bellezza appare evidente appena entrati nella città.
- Il Castello Aragonese fa sfoggio di se nel centro della Città. Costruito a metà del 1400, si conserva perfettamente con le sue mura possenti e le 4 torri cilindriche, al di là del fossato. Ospita al suo interno la Biblioteca Comunale e un bellissimo Museo Archeologico.
- Accanto al castello c’è la Chiesa si San Filippo Neri, oggi chiusa per lavori di restauro, con la sua facciata in stile barocco.
- La piazza su cui si affaccia il castello, P.zza Umberto I, è il cuore della movida venosina. Bar, gelaterie e locali, con tavoli all’aperto, accolgono i visitatori e la gioventù del luogo.
- Affascinante il centro storico, dove nei vicoli si scoprono negozietti e botteghe d’artigianato peculiare.
- Di piazza in piazza si raggiunge, lungo Via Vittorio Emanuele II, si arriva alla Concattedrale di Sant’Andrea Apostolo.
- Poco distante, tra i vicoli, si scopre la Casa del poeta latino Quinto Orazio Flacco.
Appena fuori dalla città, troviamo un Complesso Monumentale, da non perdere, costituito da:
- Parco Archeologico, che racchiude resti monumentali della colonia latina di Venusia (fondata nel 291 a. C.), tra cui una domus con mosaici, un impianto termale, l’anfiteatro romano e le catacombe cristiane ed ebraiche.
- l’Abazia della Santissima Trinità, edificata in epoca normanna e che si compone di tre parti: la Chiesa Vecchia, la Chiesa l’Incompiuta e il Battistero. L’impianto della chiesa è quello tipico paleocristiano e all’interno è possibile ammirare diversi affreschi del XIV e XVII secolo e alcune preziose tombe di personaggi illustri di quel tempo.
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Cosa vedere in Puglia
Nella vicina Puglia, invece, si dispiegano i rigogliosi paesaggi del Parco dell’Alta Murgia. Segnaliamo i seguenti punti d’interesse:
Lago di Serra del Corvo
Esattamente al confine fra il parco dell’Alta Murgia e la Lucania si trova un’oasi di pace: il Lago di Serra Corvo. Creato da uno sbarramento dei torrenti Basentello e Roviniero, è una location poco conosciuta e poco frequentata, ma di grande bellezza naturalistica.
Poggiorsini
A beve distanza dal Castello di Monteserico, circa 20km, possiamo raggiungere in moto il “Balcone di Puglia“. E’ così soprannominato Poggiorsini, un piccolissimo borgo posto sul confine tra Puglia e Basilicata. Dalla sua piazza, infatti, si ammira un panorama mozzafiato sulle distese della campagna pugliese e lucana.
La Rocca del Garagnone e la Casetta Western
In uno scenario che ricorda i panorami rupestri della Cornovaglia, disseminata dalle rovine del leggendario Regno di Artù, si trova la Rocca del Garagnone. Dell’antico castello restano pochi ruderi, perfettamente mimetizzati tra le rocce dell’alto costone roccioso che lo ospita.
Proprio ai piedi della Rocca del Garagnone scopriamo una piccola curiosità: la Casetta Western. Divenuta attrazione per caso, questa deliziosa casetta in legno è stata costruita appositamente per un set cinematografico. Il brullo scenario murgiano si adatta perfettamente a ricreare la classica ambientazione da frontiera western americana… e all’improvviso facciamo un salto nel Far West!
Per raggiungere queste due punti d’interesse si percorrono pochi km di facilissimo sterrato.
Il Ponte dei 21 Archi
Un luogo moto amato, ormai, dai motociclisti di Puglia e Basilicata è il Ponte dei 21 Archi. Complice un paesaggio fiabesco, caratterizzato da vellutate e morbide colline, coltivare prevalentemente a grano, che cambiano magicamente colore nelle diverse stagioni dell’anno, ormai avere uno scatto in moto con alle spalle il “viadotto fantasma” è un cult.
Si tratta di un un’opera di incredibile bellezza: un ponte ferroviario, costruito interamente in pietra nella metà del 1800 e abbandonato dal 2011. Si erge solitario, nel fantastico scenario naturale della Murgia.
Le cave di bauxite
Molto conosciute quelle di Otranto, anche a Spinazzola ci sono delle scenografiche cave di bauxite. Un paesaggio che ricorda vagamente quello della Monument Valley americana, caratterizzato da rocce rosse e profondi canyon, si trasforma in un fantastico set fotografico.
Castel del Monte
Addentrandosi per pochi Km nell’Altopiano della Murgia, si scorge su un’altura, anche lui solitario, Castel del Monte. Questa fortezza rappresenta un’opera architettonica superlativa, inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Conosciuto in tutto il mondo per la sua pianta ottagonale, con ad ogni punta una torretta, a sua volta ottagonale, è un esempio di perfezione e armonia in architettura.
Uno dei monumenti italiani più visitati, costruito per volontà di Federico II, da vedere almeno una volta nella vita. Ingresso € 7/10.
Puoi approfondire scoprendo l’itinerario 3 castelli di Federico II in un itinerario in moto
Gravina di Puglia
Gravina di Puglia è una delle città storiche della Puglia, nonché sede del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Paese molto affascinante, simile per molti aspetti a Matera, si caratterizza anch’esso per essere posto a ridosso di un profondo canyon, dove troviamo case-grotta, chiese rupestri e opere irrigue per la canalizzazione dell’acqua piovana. I primi insediamenti umani nella gravina (canyon) risalgono all’età neolitica.
Immancabile l’attraversamento dell’elegante ponte-acquedotto, costruito verso la fine del XVII secolo. Ad una estremità del ponte si ammirano i resti del castello, ovvero solo le mura perimetrali. All’altra estremità l’area archeologica capaeggiata dalla Chiesa rupestre Madonna della Stella.
Il centro storico della città è molto esteso e si scoprono al suo interno meravigliose architetture antiche, civili ed ecclesiastiche.
Minervino Murge
A soli 35km da Monteserico, sorge una delle “città bianche” della puglia: Minervino Murge. Situata a 429m s.l.m. è una delle cittadine più alte del Parco delle Murge.
Nel centro storico si possono ammirare numerose architetture, sia religiose che civili.
- Interessante la Cattedrale di Santa Maria Assunta risalente all’epoca medioevale, ma rimaneggiata nei secoli.
- Molto bella è la Chiesa dell’Immacolata Concezione, realizzata alla fine del’700: ha due campanili e una facciata barocca con fastigio.
- Il Castello, invece, è stato trasformato nella sede del municipio. Costruito nel ‘300, ha subito pesanti rimaneggiamenti.
- All’interno della villa comunale si trova un curioso Faro votivo, sorto in commemorazione dei martiri di Puglia. E’ detto Faro in quanto, fino ad alcuni anni fa, sulla sua cima vi era una lanterna visibile nel raggio di 80 chilometri.
Costruire un itinerario in moto intorino al Castello di Monteserico
Se da solo val bene un’uscita, costruire un itinerario in moto nei dintorni del castello di Monteserico è davvero molto semplice. Non c’è che l’imbarazzo della scelta su dove dirigere la proprio due ruote.
Posto in un territorio di eccezionale bellezza, il Castello di Monteserico in moto è una tappa cult ogni volta che desideriamo staccare la spina e tagliare i contatti con il mondo. Dopo averlo scoperto, diventerà di sicuro uno dei vostri luoghi del cuore.
Intanto puoi provare l’Itinerario in moto al Castello di Monteserico: smanettando sulla SS169.
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