La Basilicata in un weekend: in moto con i MotoSensibili

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Visitare in moto la Basilicata in 2 giorni si può! Da nord a sud da est a ovest, con i MotoSensibili l’abbiamo girata così…

“Vogliamo vedere la Basilicata in un weekend.” Questo il desiderio di un gruppo di motociclisti scalmanati di Roma: i MotoSensibili. E sì, scalmanati perché, ad un ritmo forsennato, ci siamo catapultati da nord a sud della Basilicata e poi da est a ovest in soli 2 gg. Macinando circa 1000km di strade lucane siamo riusciti a vedere i principali attrattori del territorio.

Dalla capitale con furore

Ma chi sono i MotoSensibili? Gruppo di motociclisti “autonomi” provenienti da Roma e dintorni. Scorazzano nel territorio del Lazio, sconfinando spesso nelle regioni limitrofe ed oltre. Li riconoscete perché non si fermano mai!

Ho intervistato il più sensibile dei Sensibili. E già, perché loro non hanno un presidente, un capo o un responsabile…? ma il più sensibile! Io sostenevo che in così poco tempo non avremmo capito molto della Basilicata. Lui, Edoardo, con decisione, mi ha risposto che per i MotoSensibili è normale! Loro sono così sensibili che, pur viaggiando a velocità sostenuta, riescono a cogliere l’essenza dei luoghi. Scherzi a parte, deve essere proprio così…! Per me, che facevo fatica a reggere la loro andatura, la concentrazione era tutta sulla strada. Ma loro… Con i GS il mondo è più blu…! ?

La Basilicata in un weekend: in moto con i MotoSensibili

I Motosensibili, su Facebooksi presentano così:

Lasciate ogni speranza o voi che entrate!
Abbandonate le vostre uniformi quotidiane, allacciate il casco e venite a fare un giro dove notai, giardinieri, militari e fancazzisti sono solo motociclisti!
Noi siamo i Motosensibili!
Benvenuti nel nostro mondo!!

Giorno 1

La partenza da Roma è prevista per il primo pomeriggio di Venerdì.

“Arriviamo all’incirca per le 19.30″, dichiarano.

Alle 18.30 erano già qui!

Come da me suggerito, l'”approdo” è avvenuto da nord. Così, prima tappa è stata Melfi, città d’arte. Una visita al castello normanno che domina la città e al museo allestito al suo interno è d’obbligo. Poi, passeggiando per il centro storico, ci concediamo un aperitivo al Cafè Dolce Arte, con gustosissimi stuzzichini e … un SPRITZ in spettrali bicchieri ?…!

Ad ora di cena ci spostiamo, attraverso la SS658 Potenza-Melfi, a Lagopesole. Ai piedi di un altro imponente castello federiciano, ci coccoliamo con una cenetta tipica nella trattoria “La Taverna” . Abbiamo mangiato molto bene. Gli strascinati mollicati con i peperoni cruschi erano ottimi! E poi, un piatto della tradizione ci ha stupiti: l’aquasala.

Dei castelli di Melfi e Lagopesole ne abbiamo parlato dell’articoli 3 castelli di Federico II in un itinerario motociclistico e Le 5 tappe imperdibili nel nord della Basilicata

Tra happy hour e piatti tipici eravamo più che sazi. Era giunta l’ora di riposare. All’ombra del castello di Federico, ecco che ci accoglie un’incantevole dimora: il Bed & Breakfast “La Dimora di Bianca Lancia”. Le camere catturano per l’accogliente atmosfera. Soffitti in legno, caminetto e “affreschi federiciani” arricchiscono di calore l’accoglienza della dimora.

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Giorno 2

1° Tappa: Laghi di Monticchio

Dobbiamo girare la Basilicata in un weekend, quindi sveglia!! Ore 9,00 partenza alla volta di Monticchio, località situata alle pendici del Monte Vulture. Il Vulture rappresenta uno dei più antichi vulcani dell’Appennino Meridionale. Ormai estinto, il vulcano ospita due magnifici laghi, che in questa stagione, la primavera, riflettono il verde inteso della fitta e rigogliosa vegetazione che li attornia. Per raggiungerlo percorriamo la SS 93, Appulo Lucana. Un percorso istituito nei primi del 900, che nel tratto tra Lagopesole e Rionero in Vulture è straordinariamente rilassante. Si attraversa la Valle di Vitalba e il tracciato è piacevolmente scorrevole, con lunghi rettilinei e curve morbide. Anche il panorama, pianeggiante, regala in ogni stagione un piacevole scenario con colori cangianti.

Ci gustiamo l’atmosfera surreale di questa tappa naturalistica meravigliosa, ma il ritmo deve essere serrato. Dunque, rimettiamoci in moto.

2 tappa: Castelmezzano

Prossima tappa le Dolomiti Lucane. Cime rocciose e scoscese spuntano dal nulla nel verde dei boschi lucani. Guglie grigiastre si elevano imponenti nel cuore della Basilicata.

Riprendiamo la SS 93 e la percorriamo tutta, con le sue curvette e tornantini, fino a San Nicola. Qui “saltiamo” sulla SS 658, Potenza-Melfi, in direzione di Potenza, per poi prendere la Basentana, SS 407, fino all’uscita di Castelmezzano.

Nulla si scorge dell’incanto di questi luoghi fin dopo aver risalito la montagna, su una strada che si lascia briosamente guidare. Superata una galleria, ecco che si intravede Castelmezzano, perfettamente incastonata nelle rocce dolomitiche. Un suggestivo presepe inserito in maniera equilibrata nello scenario naturale. Ciò le ha permesso di essere definita città-natura ed di essere elencata tra Borghi più belli d’Italia.

La Basilicata in un weekend: in moto con i MotoSensibili

3° tappa: Pietrapertosa

Anche Pietrapertosa appartiene al circuito dei Borghi più belli d’Italia. Arroccata pure lei tra le cime delle dolomiti lucane, si pone sulla vetta opposta rispetto a Castelmezzano. I due paesi non si guardano, ma ammirarli entrambi, incastonati e sospesi sulle montagne, è sensazionale. Per poterlo fare bisogna prendere la stradina del bosco che va da Castelmezzano a Pietrapertosa. Una strada non facile, ad una sola corsia, sporca e dissestata. Ma i panorami sono unici! Si costeggia la montagna, per poi entrare nel bosco e sbucare su una cresta montuosa. Da qui si osservano due panorami contrastanti: da un lato si ammira l’aspra e suggestiva visone delle guglie grigie e aride delle Dolomiti e dall’altro un panorama più dolce e arrotondato, colorato di un verde intenso. E’ questo il punto in cui i due paesi ci appaiono insieme, quasi affiancati, gemellati.

Uniti da un cavo d’acciaio sospeso tra le rocce, i due paesi possono essere ammirati da una visuale insolita. Imbragati e appesi nel vuoto ci si può lanciare da un paese verso l’altro. Il Volo dell’Angelo consente di sorvolare le abitazioni e di godere di “un panorama che di norma è privilegio delle sole creature alate: uccelli e angeli”. Uno solo dei Motosensibili ha compiuto il volo. Il più coraggioso? Il più intraprendente? Il più forte? Il meno cagasotto…! ? E’ un’esperienza incredibile, un’emozione unica! Da non perdere.

4° tappa: Craco

 

La strada che scegliamo di percorrere è una via interna. La Provinciale di Pietrapertosa, una stradina che si snoda nel bosco e che ci ha traghettati, avvolti da una luce temperata e scorci incontaminati, verso il sud della Basilicata.  La meta è Craco e per raggiungerla proseguiamo sulla SP 103. A ridosso di Stigliano questa strada ci diverte molto: c’è tutto ciò che serve per rendere un motociclista felice ?. Poi man mano il percorso si fa più scorrevole e i panorami molto morbidi e rilassanti. Fino a raggiungere la stradina comunale che conduce a Craco. Qui lo scenario cambia: ci immergiamo nel paesaggio lunare dei calanchi. La luce chiara riflessa dal paesaggio desertico è abbagliante. E dopo qualche curva, la vediamo nitida: Craco.

Specifico che per addentrarsi nella città fantasma è necessario prenotare una visita guidata. Alcuni Motosensibili sono rimasti sensibilmente delusi che, nel loro giro della Basilicata in un weekend, non avrebbero toccato le rovine con mano. Tuttavia, il pericolo di crolli c’è, dunque solo accompagnati si può essere sicuri di compiere una piacevole visita, senza rischi.

Di Craco ne parlo anche nell’articolo Raggiungere Craco in moto: un itinerario tra boschi e calanchi.

5° tappa: Matera

Ad un tratto, l’ansia pervade il gruppo.

“Ragazzi dobbiamo raggiungere Matera!”

Il progetto era quello di vedere Matera con la luce del pomeriggio, per poi soffermarsi con calma a gustarsi il tramonto tra i Sassi. E così, giù di corsa per le simpatiche curvette e tornantini che da Craco portano a Peschiera. Poi, ci si ritrova nella pianura metapontina e qui tutto scorre… Quindi veloci percorriamo la Basentana (SS407) e la SS7. Ed eccoci a Matera.

Patrimonio mondiale dell’UNESCO, questa città è una delle più antiche al mondo. Raccoglie testimonianze di insediamenti umani dal paleolitico, senza interruzioni, sino ad oggi. Lo scenario di sovrapposizioni di abitazioni, ballatoi, palazzi, chiese e grotte scavate è estremamente suggestivo. Ammirare Matera dal Belvedere di Murgia Timone ha il fascino dell’eterno. Addentrarsi poi nei vicoletti, tra gli edifici e le chiese di epoche diverse, dal medioevo al barocco, dal rinascimento all’epoca moderna, permette di stupirsi ad ogni angolo.

Qui si conclude la prima giornata del tour della Basilicata in un weekend… Cena romantica nei vicoli dei sassi. E pernotto nel B&B “Matera in Vacanza”, una struttura a ridosso dei sassi con camere dotate di tutto il necessario. Parcheggiata la moto, ci si può muovere facilmente a piedi.

Giorno 3

Si riparte da Matera, percorrendo al SS7 in direzione di Metaponto. Questa giornata sarà dedicata ai due mari. Dunque prima tappa la costa ionica. Poi si correrà, verso il tirreno alla volta di Maratea.

1° tappa: Metaponto

Metaponto è oggi una importante località balneare. Zona dalla conformazione pianeggiante, con ampie spiagge ben attrezzate ed acque cristalline. Ma un tempo, Metapontum fu una delle più importanti città della Magna Grecia. Il sito archeologico conserva le antiche rovine, tra cui spiccano le Tavole Palatine. Ovvero, dodici imponenti colonne in stile dorico, resti del Tempio di Hera, simbolo di un glorioso passato.

Un passaggio nel Parco del Pollino

Percorrendo la Basilicata in un weekend non poteva mancare una tappa al Parco Nazionale del Pollino. Più che una tappa, un passaggio lungo la catena montuosa che divide Basilicata e Calabria. Un luogo incredibile, dai paesaggi selvaggi e la natura incontaminata. Rocce dolomitiche, con bastioni calcarei e gole profonde si alternano a verdi pascoli e fitti boschi. L’area protetta più estesa d’Italia custodisce preziose ricchezze e bellezze naturalistiche, ma offre anche avventura e divertimento. Trekking, escursionismo, alpinismo, rafting regalano emozioni indimenticabili!

Con i Motosensibili, da Metaponto, dopo un breve tratto di SS106 Ionica, percorriamo la veloce SS653 Sinnica.

Una sosta la facciamo a Noepoli, piccolissimo paesino compreso nel Parco del Pollino. Noepoli offre uno dei paesaggi più fascinosi tra i paesi del Parco. Ci si imbatte nelle “Timpe“, uno scenario roccioso che ricorda il Grand Canyon statunitense e per questo denominato “Piccolo Canyon”. Il centro storico si arrocca intorno al castello e dall’alto si ammira un favoloso panorama.

Ma noi siamo lì espressamente per quel pezzetto di SS92 che si snoda “like a track”? fin su a Noepoli. Una piccola pista di poco più di 8 km che sale dalla SS653 al piccolo paese. Divertimento, panorami, emozioni…

Naturalmente gli 8 km li percorriamo anche al ritorno! Per riprendere la SS653 in direzione di Maratea.

La “Perla del Tirreno”: Maratea

Una “perla” incastonata nel Golfo di Policastro e bagnata Mar Tirreno. Questa è Maratea, l’unica città lucana che si affaccia sul Tirreno e che vanta 32Km di costa meravigliosa. Un litorale frastagliato su cui si snoda la SS18. La Tirrenica è una delle strade più belle del Sud Italia. Da Napoli a Reggio Calabria, il suo tracciato affianca la costa per quasi tutta la sua lunghezza. Il tratto di Maratea si innesta in un paesaggio superbo, tra scogliere, faraglioni, strapiombi, pendii boscosi, ville e giardini lussuosi e un mare spettacolare.

C’è il tempo per una visita all’antico borgo. Maratea, arricchita da palazzi settecenteschi, portali, archi e viuzze, è denominata anche “la città delle 44 chiese”. Non può mancare una visita al “Cristo di Maratea”, che svetta sul territorio, secondo per dimensioni solo a quello di Rio de Janeiro. Il percorso tortuoso per raggiungerlo, fatto di ripidi tornanti sospesi nel vuoto, offre, oltre ad uno spettacolare panorama, un palpabile brividooo…! Infine, è d’obbligo un tuffo in una delle rinomate ed intime spiaggette marateote.

Saluti e baci

In serata si riprende la SS18 in direzione nord. La statale conduce in Cilento, costeggiando il mare fino a Policastro Bussentino. Poi sale di quota, attraversando le montagne del Parco del Cilento. La strada e bellissima: curve e tornanti spassosi, manto stradale buono, panorami incantevoli e paesaggi unici!

È il momento dei saluti. Il mototour della Basilicata in un weekend volge al termine. Abbraccio i Motosensibili uno ad uno. Saluti e baci! Ci scambiamo inviti reciproci e raccomandazioni varie… A me tocca riprendere la strada di casa. I Motosensibili aprono il gas alla volta di Roma. Un weekend incredibile! A presto amici!

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alleroL

Ho sempre scritto raccontando ciò che mi appassiona: dei cavalli prima dell'ippoterapia poi. Infine, riscopro la mia adolescenziale passione per le moto e nasce Teste di Casco. Inseguo solo ciò che mi appassiona!

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